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direttore Paolo Pagliaro

P2, quella congiura
contro la democrazia

di Paolo Pagliaro

A un ragazzo che non sia uno studente di storia contemporanea,  il termine “strategia della tensione” dice poco o niente. I suoi genitori  sanno invece che si trattò di un progetto eversivo basato sul terrorismo e l’omicidio che negli anni 70 doveva preparare il terreno per una svolta politica di tipo autoritario. Al centro di quella sanguinosa congiura contro la democrazia c’era la loggia massonica P2.  
L’elenco degli affiliati alla loggia venne scoperto il 17 marzo di quarant’anni fa  e un modo per riandare a  quei fatti e comprenderne   l’attualità è leggere il racconto di  Sandra Bonsanti  che Chiarelettere  manda in libreria con il titolo “Colpevoli”.  Bonsanti è stata la cronista di quegli anni, per Repubblica ma non solo ha raccontato le stragi, seguito i processi, letto le carte, sentito protagonisti e testimoni.   Ne ha ricavato la convinzione  che il nostro sia uno Stato deviato, uno Stato infedele. Per essere più precisi, uno Stato fedele a quello che Gustavo Zagrebelsky ha chiamato «piduismo perenne». Un sistema di potere occulto e pervasivo.  
I protagonisti del libro si chiamano Andreotti, Sindona, Gelli.  Degli altri, meno  noti, sappiamo ciò che ne disse Tina Anselmi, la grande accusatrice della P2,  in uno dei suo ultimi incontri con Sandra Bonsanti: sono ancora tutti lì.
Nelle pagine conclusive  a Stefania Limiti che la intervista, Bonsanti ricorda che furono gli uomini dei servizi controllati dalla P2 a decidere, dalle stanze del Viminale,  cosa lo Stato avrebbe o non avrebbe dovuto fare durante il sequestro di Aldo Moro. Il finale era dunque già scritto, e Moro non ebbe scampo.  

(© 9Colonne - citare la fonte)