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Coronavirus, l’appello dei calabresi a Stoccarda: Riaprire l’ospedale di Cariati

Coronavirus, l’appello dei calabresi a Stoccarda: Riaprire l’ospedale di Cariati

Riaprire l’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati (Cosenza), chiuso da dieci anni, per aiutare la sanità regionale a far fronte all’emergenza Coronavirus: l’appello arriva dalla comunità calabrese residente a Stoccarda. “Siamo preoccupati per i nostri familiari che si trovano in Italia e abbiamo paura a rientrare. Rivolgiamo il nostro appello alle istituzioni locali e al governo nazionale affinché si possa sbloccare questa situazione”, afferma a 9colonne Giovanni Calabrò, presidente dell’associazione calabrese Azzurri di Fellbach, comune alle porte di Stoccarda. La storia dell’ospedale di Cariati è tornata alla ribalta della cronaca a causa della crisi sanitaria in corso, ma la questione è al centro di petizioni, appelli e proteste da molto tempo: la struttura entrata in funzione nel 1978 è stata chiusa con il piano di rientro oltre dieci anni fa. Da allora Cariati è senza un ospedale ma oggi più che mai si sente la mancanza di una realtà come questa che potrebbe venire in soccorso alle altre strutture della zona, sotto pressione da mesi. In Calabria “la situazione è preoccupante ed è assurdo che ci sia un ospedale funzionante che non viene utilizzato”, ribadisce Calabrò. I calabresi residenti nella zona di Stoccarda sono circa 10mila, di cui mille provengono proprio da Cariati. (Red - 16 apr)

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