Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

SPECIALE CGIE TORINO, 18 - 20 MAGGIO 2011

EMIGRAZIONE: CGIE A TORINO FESTEGGIA 150 ANNI DI UNITÀ
(9Colonne) Torino, 18 mag - Il Consiglio Generale degli Italiani all'estero celebra i 150 anni dell'Unità d'Italia: per l'occasione, la prima assemblea generale dell'anno si è aperta questa mattina a Torino, anziché nella consueta sede romana della Farnesina. Modificato anche il programma: la mattinata d'apertura sarà dedicata a una serie di relazioni sui 150 anni di emigrazione italiana, tenute da Norberto Lombardi, padre Tassello, Silvia Bartolini e Lorenzo Prencipe. Le relazioni del segretario del Cgie e del sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica sono previste nel pomeriggio. ''Le relazioni di questa mattina - ha spiegato Carozza - saranno raccolte in una pubblicazione sui 150 anni. Oggi vogliamo festeggiare l'Unità''. (Sis)
CGIE, LOMBARDI: ITALIA CI USI COME STRUMENTO PER FUTURO (1)
(9Colonne) Torino, 18 mag - ''Smantellare la rete associativa significherebbe cancellare la storia dell'emigrazione italiana'', piuttosto servirebbe ''renderla flessibile e aprire una fase di transizione'' in cui coinvolgere le nuove generazioni: e in questa opera ''il Cgie in questo senso saprà indicare la rotta come sempre ha fatto''. Lo ha detto Norberto Lombardi, concludendo la sua relazione sulla storia dell'emigrazione italiana nell'unità d'Italia, alla plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero a Torino. ''Il Cgie è oggi in questa città simbolo per rinnovare il sentimento verso il nostro Paese, ma anche per chiedere se l'Italia è disposta ad assumerci come strumento per il futuro'' ha detto Lombardi. (SEGUE)
CGIE, LOMBARDI: ITALIA CI USI COME STRUMENTO PER FUTURO
(9Colonne) Torino, 18 mag - Lombardi lancia un'appello alla classe politica, che ''deve essere in grado di intercettare le aspirazioni, i bisogni e il senso di appartenenza ancora vivo'', e ricorda come ''specie in questo contesto di crisi, vi sono generazioni non più giovani che in molte zone del mondo manifestano bisogni sempre più pressanti ma che vengono sempre più spesso disattesi''. Riguardo all'emigrazione italiana, Lombardi ha ricordato che ''quanti erano indesiderati hanno costruito stati moderni, così come le vittime di Marcinelle e Monongah hanno contribuito alla creazione di un diritto del lavoro''. (Sis)
CGIE, PADRE TASSELLO: RUOLO IMPORTANTE DA MISSIONARI (1)
(9Colonne) Torino, 18 mag - ''Agli emigrati italiani bisogna ricordare quella parte importante di emigrazione italiana rappresentata dai missionari, che offrono solidarietà e danno un segnale importante. Il loro stare sul campo mette in risalto il valore della fratellanza individuale, per loro essere italiani è essere cittadini del mondo''. Lo ha detto padre Tassello, incaricato di relazionare al Cgie sui rapporti tra l'emigrazione e il mondo cattolico.
(SEGUE)
CGIE, CAROZZA A FIRRARELLO: ULTERIORE RIFLESSIONE SU RIFORMA (9Colonne) Torino, 18 mag - Botta e risposta tra Giuseppe Firrarello, presidente del Comitato per le questioni per gli italiani all'estero del Senato, e il segretario del Cgie Elio Carozza, nel corso della plenaria del Consiglio Generale per gli Italiani all'Estero a Torino. Parlando della bozza di riforma di Comites e Cgie che tornerà a essere discussa la prossima settimana, il senatore spiega di essere ''consapevole delle forti contrarietà riscosse all'interno di questo consiglio''. Carozza, al termine del suo intervento, lo rintuzza: ''Se davvero ne è consapevole, forse è il caso di fermare tutto per fare un'ulteriore riflessione''. (Sis)
CGIE, PRENCIPE: PRESTO PER DIRE CHE ASSOCIAZIONISMO E' MORTO (9Colonne) Torino, 18 mag -"Prima di dire che l'associazionismo è irrimediabilmente morto e che va sostituito con altro tipo di rappresentanze, magari politiche" è necessario considerarlo come "la risposta alle esigenze e alle sfide del momento" che le varie comunità italiane nel mondo si sono date nel tempo e nello spazio, e come "un fenomeno mutevole, non sintetizzabile in maniera semplificativa". Lo ha detto Lorenzo Prencipe, illustrando le relazioni tra l'emigrazione italiana e l'associazionismo, nel corso della mattinata che il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero ha dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia, in apertura dell'assemblea plenaria a Torino. Secondo Prencipe, bollare come chiusa l'esperienza dell'associazionismo tradizionale è sbagliato, perché "sappiamo che questo non deve essere un luogo immobile di nostalgia" bensì un fenomeno "mutevole, in grado di costruire ponti e relazioni ". Proprio in ragione di tale mutevolezza, spiega Prencipe, il Cgie è "consapevole che certe forme associative non rispondono più alle esigenze attuali, e che soprattutto le giovani generazioni creano reti di relazioni transnazionali, che si aprono non più soltanto agli italofoni ma anche agli italofili, a coloro che desiderano entrare in contatto con il nostro Paese e la nostra lingua". "E' interesse dell'Italia - conclude Prencipe - mantenere i contatti, anche se talvolta si finge di non capire e si lancia agli italiani nel mondo il messaggio di fare da soli". (Sis)
CGIE, MANTICA: PIÙ' SOLDI PER REFERENDUM CHE PER EMIGRAZIONE (9Colonne) Torino, 18 mag - ''Il ministero degli Esteri incide per lo 0,11% sul bilancio dello Stato, in Inghilterra lo 0,22%: questa è la nostra realtà, non possiamo pensare di raddoppiare il budget. La verità è che i referendum che tutti abbiamo voluto ci costano 27 milioni, mentre io non ho tutti quei soldi da dare agli italiani nel mondo''. Così il sottosegretario agli Esteri Mantica nella sua relazione al Cgie, parlando dei fondi a disposizione del ministero degli Esteri per il settore dell'emigrazione.
(Sis)
CGIE, MANTICA: COMITES PIÙ FORTI CON RIFORMA
(9Colonne) Torino, 18 mag - ''Siamo sospesi tra la preoccupazione che le comunità finiscano come residualita' e senza una adeguata rappresentatività e il sogno di rappresentare tutti coloro che sono legati all'Italia, gli italiani del mondo. Io non voglio passare alla storia come quello che ha reso residuali le comunità: il ddl di riforma risponde al bisogno di ridare rappresentatività e sostegno ai Comites''. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica davanti all'assemblea plenaria del Cgie a Torino. ''Il numero di Comites rimane lo stesso - spiega Mantica illustrando la bozza di riforma di cui il Senato tornerà a discutere il 24 e 25 maggio - trasformati in circoscrizioni elettorali. Dovrebbero diventare il luogo di rappresentatività più forte, che ogni anno dovranno dare una fotografia di tutti i problemi delle comunità''. All'interno del progetto di riforma rientra ''la presenza dei presidenti degli Intercomites o dei Comites all'interno del Cgie''.
(Sis)
CGIE, MANTICA: OK MORATORIA MA RAZIONALIZZAZIONE NECESSARIA (9Colonne) Torino, 18 mag - ''Da giugno 2009 a oggi gli unici consolati che sono stati chiusi sono quelli di Norimberga e Durban. Al Senato è stata proposta una moratoria di un anno e il governo la concede, fatto salvo che per i consolati in cui la procedura è già avviata, ma un processo di razionalizzazione è necessario e ci sarà ogni anno. E ditemi voi quanti hanno cambiato banca perché sono stati tolti degli sportelli e si è avviato l'home-banking''. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica al Cgie, parlando di quella che ''non è uno smantellamento della rete consolare, ma una razionalizzazione necessaria'' che prevede lo sviluppo progressivo del cosiddetto consolato digitale al posto delle sedi tradizionali.
(Sis)
CGIE, VOTO ESTERO: MANTICA E FIRRARELLO, MANCA SOLUZIONE
(9Colonne) Torino, 18 mag - ''Andiamo avanti con il voto per corrispondenza, nella speranza che da qui al 2013 entrino in vigore gli elementi rafforzativi'' previsti nella bozza di riforma di Comites e Cgie. Lo ha detto all'assemblea plenaria del Consiglio Generale per gli Italiani all'estero a Torino il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica, per il quale ''nessuno può dire che nel 2006 e nel 2008 sia andato tutto per il meglio'' per quanto riguarda il voto degli italiani all'estero ''ma d'altronde il voto per seggi qualche problema lo porrebbe: in certi seggi in territori molto grandi arrivare al 40% di affluenza mi sembrerebbe difficile''. In mattinata il presidente del comitato per le questioni per gli Italiani all'estero Giuseppe Firrarello aveva detto invece che il voto per corrispondenza ''non soddisfa le comunità all'estero perché non garantisce i principi di riservatezza e segretezza'' ammettendo però che ''è un problema di difficile soluzione, nonostante tutti gli sforzi politici non si è ancora individuata la soluzione perfetta''.
CGIE, BARTOLINI: A REGIONI NON INTERESSA RUOLO IN NUOVO CONSIGLIO (9Colonne) Torino, 18 mag - "Alle Regioni non interessa inglobare o essere inglobati nel Cgie, ma continuare a parlare al tavolo principale, quello del rapporto Cgie-Stato-Regioni che si era inaugurato a Villa Madama, quando abbiamo incontrato anche il ministro (Frattini, ndr)". Lo ha detto Silvia Bartolini, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, nel suo intervento all'assemblea plenaria del Cgie, replicando al senatore Giuseppe Firrarello, che parlando della proposta di legge di riforma del Cgie e dei Comites aveva sottolineato come nel nuovo Consiglio Generale degli italiani nel mondo sarebbe prevista anche una rappresentanza delle Regioni. "Da noi - ha spiegato la Bartolini - non si è mai alzata una richiesta di questo tipo. Nel tavolo Stato-Regioni-Cgie ci sono tutti i punti che ci interessano: la proposta di una fondazione per l'insegnamento dell'italiano, un discorso comune per l'assistenza perché il grido d'allarme è altissimo, e il ritorno a pensare ai giovani dando seguito a tutte le conferenze fatte".
(Sis)
CGIE, CAROZZA: RIFARE CONFERENZA NAZIONALE ITALIANI ALL'ESTERO (9Colonne) Torino, 18 mag - Rimettere al centro dell'attenzione delle istituzioni il recupero di una cultura e di un impegno verso la realtà in continua evoluzione come quella dell'emigrazione, anche attraverso la convocazione di una nuova Conferenza nazionale degli Italiani all'Estero, a dodici anni dall'ultima esperienza: è questa la proposta lanciata dal segretario generale del Cgie Elio Carozza nella sua relazione all'assemblea plenaria. "Appare necessario costruire le condizioni perché una tale riflessione ed analisi possa essere affrontata attraverso la convocazione di una nuova conferenza nazionale, che deve necessariamente essere preceduta da un lavoro preparatorio sia a livello di singolo Paese sia a livello continentale, per meglio raccogliere e rappresentare la molteplicità delle diverse realtà - spiega Carozza - Dagli esiti di questa conferenza e dai contributi delle diverse realtà istituzionali e associative si potrà costruire una nuova prospettiva fondata su una progettualità capace di rispondere ai bisogni e alle sfide dell'Italia e degli italiani nel mondo, facendoli entrare così finalmente a pieno titolo nel "sistema Paese" e di conseguenza nella sua politica estera, in nome di questa ricchezza economica, culturale, sociale, di esperienze e conoscenze dei nostri connazionali nel mondo".
(Sis)
CGIE, MANTICA: GIE, MANTICA: RIFORMA COORDINAMENTO PER REGIONI (9Colonne) Torino, 18 mag - E' il futuro ruolo del Cgie, così come immaginato dalla riforma, il vero problema dei rapporti tra governo e italiani nel mondo, e non tanto i Comites o la ristrutturazione della rete consolare. Ne è convinto il sottosegretario con delega agli italiani nel mondo, Alfredo Mantica, che parlando delle modifiche previste dalla proposta di legge Tofani giacente in Senato immagina nel Consiglio Generale per gli italiani all'estero "un luogo aperto, un punto di incontro" dove le Regioni "possano fare un piano di sinergie, investimenti, perché ognuno non vada per la sua strada" nelle politiche per i propri corregionali all'estero. "E se non è il Cgie - dice davanti all'assemblea plenaria, dopo che la presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo Silvia Bartolini aveva individuato piuttosto nella conferenza Stato-Regioni-Cgie questo tavolo di confronto -, non ditemi che è la conferenza, perché ci abbiamo messo un anno e mezzo a organizzarla e non mi pare abbia dato grandi sviluppi".
(Sis)

"PIUTTOSTO L'AZZERAMENTO", CGIE BOCCIA RIFORMA TOFANI (1)
(9Colonne) Torino, 18 mag - Piuttosto che far approvare la riforma così come contenuta nella proposta di legge Tofani al vaglio al Senato la prossima settimana, meglio azzerare il Cgie e ricominciare tutto daccapo. Alla fine della prima giornata dell'assemblea plenaria del Consiglio Generale per gli Italiani all'estero, eccezionalmente a Torino per il cento cinquantenario dell'Unità d'Italia, la provocazione di Stefano Pedica ottiene i consensi dei presenti. A sorpresa, dunque, gli applausi sono per il senatore dell'Idv, proprio colui che tanto era stato contestato per una proposta di legge che mirava addirittura all'eliminazione del Cgie. Le critiche, manco a dirlo, sono invece per il sottosegretario Alfredo Mantica e per la bozza preparata dalla maggioranza. Aveva cominciato il segretario Carozza, che nella sua relazione aveva spiegato che "con rammarico abbiamo constatato e dobbiamo ancora constatare che la proposta di legge del senatore Tofani è lontanissima dalle attese, elimina la portata democratica della stessa rappresentanza di base e assume il carattere di un inizio liquidatorio della stessa rappresentanza parlamentare". Una proposta "che non raccoglie il consenso delle nostre comunità all'estero, delle sue rappresentanze istituzionali e associative, che non è sostenuta da una larga condivisione delle forze politiche".
(Po / SEGUE)
"PIUTTOSTO L'AZZERAMENTO", CGIE BOCCIA RIFORMA TOFANI (2)
(9Colonne) Torino, 18 mag - Anzi, aveva rincarato Carozza, ciò che emerge è la volontà "di uno smantellamento delle politiche in favore delle comunità all'estero, di una assoluta mancanza di progettualità, di lungimiranza, di visione culturale e istituzionale verso l'altra Italia che vive fuori dall'Italia". E allora, per reazione, ecco l'idea di Pedica. "La proposta Tofani non deve passare neanche al Senato perché produrrebbe la paralisi totale, qualcosa che non capirebbe nessuno. Meglio affrontare il problema con l'azzeramento totale, sedendosi a un tavolo nuovo ma con le vostre proposte, non con quelle imposte da questo governo". E l'idea riscuote consensi tra i consiglieri: "Meglio l'azzeramento che una cosa che già sappiamo non funzionerà" conviene Francisco Nardelli. "Fermiamo questa legge sciagurata per arrivare a una riforma che sia ‘top-down', che provenga dal basso" inneggia Silvana Mangione. E Gianluigi Ferretti, che da uomo di destra si dice "preoccupato e imbarazzato dal fatto che questa riforma la stia facendo proprio il governo che io ho votato" definisce "un obbrobrio a colpi di maggioranza" la proposta di legge. Fino a Lorenzo Losi, che esplicitamente osserva che "forse la proposta di Pedica è la soluzione migliore, meglio un azzeramento che porti a una riflessione veloce".
(Po / Sis)
CGIE: MATTINA DEDICATA A PROCESSI INTEGRAZIONE NAZIONE PER NAZIONE (9Colonne) Torino, 19 mag - E' iniziata da pochi minuti a Torino, presso il Centro Incontri della Regione Piemonte, la seconda giornata dell'assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero. La sessione mattutina sarà tutta incentrata sull'analisi dei processi di integrazione degli emigrati italiani Paese per Paese. Nel pomeriggio spazio alle relazioni dei vicesegretari generali delle commissioni continentali.(Sis)
FOCUS / CGIE, GERMANIA: SCUOLA E DISOCCUPAZIONE PROBLEMI PER EMIGRATI
(9Colonne) Torino, 19 mag - Non è ancora così roseo lo stato dell'integrazione degli italiani in Germania. E' quanto emerge dalla relazione fatta al Consiglio Generale degli italiani all'estero da Tommaso, nella mattinata che l'assemblea plenaria ha dedicato all'analisi dei processi di integrazione paese per paese. Per quanto riguarda i giovani, Conte spiega che "l'insuccesso scolastico dei nostri giovani ha aumentato i problemi, in un contesto in cui, nel 2009, il tasso di disoccupazione degli italiani in Germania era del 19.3% contro l'8.3% di quella dei cittadini tedeschi". Gli studenti italiani in Germania nel 2009-10 "erano oltre 48mila, e ancora troppo alta è la percentuale di quelli che frequentano le scuole differenziali". Conte sottolinea inoltre che "non c'è molto contatto tra i cosiddetti cervelli in fuga" prima di occuparsi della questione anziani: "Molti vorrebbero tornare a vivere in Italia, ma l'assistenza sanitaria tedesca è migliore, e in molti sono costretti a trascorrere l'inverno in Germania e l'estate in Italia. Una sorta di vita spezzata" a cui porre rimedio "lavorando maggiormente sull'integrazione".
(Sis)
FOCUS / CGIE, AFRICA: FORTE PRESENZA ITALIANA CON PMI
(9Colonne) Torino, 19 mag - "L'Italia può essere un volano per il Mediterraneo" in una zona dove la presenza italiana spicca "nel campo delle piccole e medie imprese". Lo ha detto Franco Santellocco, che ha relazionato al Cgie sulla presenza degli italiani in Africa, in particolare in Algeria, Marocco, Etiopia e Kenya. Santellocco non ha mancato di distinguere le specificità di quattro Paesi molto diversi tra loro: "In Marocco, in particolare, l'attività degli italiani è molto organizzata".
(Sis)
FOCUS / CGIE, ARGENTINA: ITALIANI INTEGRATI ED ECCO ‘NUOVI CITTADINI' (9Colonne) Torino, 19 mag - In Argentina vi sono attualmente oltre 740mila cittadini italiani più gli oriundi, che sono quasi la metà della popolazione, più di 2000 associazioni, 2 istituti di cultura, 7 camere di commercio. Numeri snocciolati da Mariano Gazzola al Cgie, che sottolinea come "il recente incremento non è certo dovuto a una nuova migrazione ma alle nuove procedure per l'acquisizione della cittadinanza". Secondo Gazzola, "Oggi gli italiani sono pienamente integrati nel tessuto economico e politico argentino" e in questo senso "importante è stata la ratifica del trattato che assicura l'assistenza sanitaria ai nostri concittadini". Sono inoltre previsti diritti politici attivi e passivi "e alcune province come Buenos Aires hanno riformato la propria costituzione per permettere il voto agli stranieri. Va riconosciuto impegno per la giustizia per le vittime della dittatura". Gazzola chiude spiegando che "l'Argentina sta attraversando una fase di continua crescita economica, senza che questo faccia passare l'interesse per la riscoperta delle proprie origini. Tanto hanno fatto italo argentini per mantenere radici anche quando governo italiana non faceva nulla". (Sis)
FOCUS / CGIE, AUSTRALIA: ITALIANO E' LINGUA STRANIERA PIU' PARLATA (9Colonne) Torino, 19 mag - I consolati di Brisbane e Adelaide per ora si sono salvati dalla chiusura "ma rimangono a rischio di eventuali ristrutturazioni, che non devono aggravare i già esistenti disagi per i nostri cittadini nell'usufruire dei servizi consolari". Lo ha detto Francesco Papandrea al Cgie, parlando dello stato dell'integrazione degli italiani in Australia. Una fotografia in bianco e nero, quella di Papandrea: da una parte "oggi la comunità è perfettamente inserita, molti della prima generazione sono stati capaci di inserirsi con successo in attività imprenditoriali, mentre le successive generazioni si sono caratterizzate per un alto livello di istruzione, anche superiore a quella degli australiani, con ruoli molto importanti anche a livello politico". D'altra parte "non sono assenti problemi di povertà e di emarginazione" e i problemi legati all'alto tasso di invecchiamento: "Più della metà dei nati in Italia sono ultra-65enni, necessitano di elevati livelli di assistenza sanitaria: le prospettive sono molto preoccupanti, serve massima e urgente attenzione". Per quanto riguarda l'associazionismo, "una consistente fetta di quello tradizionale è alla fine, interessa ben poco alle nuove generazioni, ma questo può aprire a nuovi modi di associazionismo: sta a noi e ai Comites cavalcarli". La lingua italiana, infine, "al 2006 era ancora la prima lingua straniera parlata in Australia, ed è pienamente integrata nei piani di studio delle scuole dell'obbligo, anche se preoccupano i tagli dei contributi ministeriali agli enti gestori". (Sis)
FOCUS / CGIE, BRASILE: ITALIANITA' TRA GIOVANI STA DILUENDO
(9Colonne) Torino, 19 mag - In Brasile "il senso dei valori nazionali è ancora molto vivo presso le comunità periferiche, mentre nei grandi centri abitati le necessità dei nuovi stili di vita hanno contaminato e diluito l'italianità: il passato è un fatto storico che può servire come aggregazione culturale, ma non nella vita di tutti i giorni". Lo dice Mario Araldi, nella sua relazione sullo stato dell'integrazione degli italiani in Brasile, secondo cui nel paese sudamericano, e soprattutto tra i giovani "l'italianità sta diluendo". "E' difficile definire il sentimento reale e le aspettative dei giovani Da un lato c'è interesse e ricerca di informazione tramite le moderne tecniche di comunicazione, ma quando gli si chiede un impegno attivo dimostrano una certa titubanza verso il volontariato. Non cerchiamo colpevoli, la motivazione è storica". In Brasile sono 300mila gli italiani registrati all'Aire, e si calcola che siano 26 milioni gli abitanti di origine italiana.
(Sis)
FOCUS / CGIE, BELGIO: NUOVA EMIGRAZIONE E' FUTURO
(9Colonne) Torino, 19 mag - Attualmente sono circa 290 mila gli italiani residenti in Belgio, secondo i dati dell'Aire, ma nel dato non si contano "i giovani della nuova emigrazione, che spesso non iscrivono perché almeno inizialmente vedono l'Aire come una cosa negativa. Invece sono proprio loro il nostro futuro", il futuro dei Comites e del Cgie "perché forse il nostro ciclo si sta chiudendo e uno nuovo se sta aprendo". Lo ha detto al Cgie Fernando Marzo, consigliere di Genk, parlando dell'emigrazione italiana in Belgio.
(Sis)
FOCUS / CGIE, CANADA: MOVIMENTO GIOVANI MOLTO INTERESSANTE (9Colonne) Torino, 19 mag - Secondo Carlo Consiglio "la comunità italiana è perfettamente integrata in Canada. Abbiamo politici, posti nei vertici nelle industrie, nelle costruzioni, abbiamo dovuto prestare un italo-canadese alla Fiat per sviluppare i suoi programmi...". Consiglio, che ha presentato il rapporto sugli italiani in Canada alla plenaria del Cgie. "C'è un movimento di giovani molto interessante, che hanno cominciato a interessarsi dopo la conferenza: non hanno bisogno di nulla, ma hanno necessità di un aiuto per sviluppare ulteriormente la loro italianità. Questo mi sembra positivo".
(Sis)
FOCUS / CGIE, FRANCIA: EMIGRAZIONE GIOVANE SI TROVA SU SOCIAL NETWORK
(9Colonne) Torino, 19 mag - "Oggi in Francia l'Italia ha un'immagine molto positiva, l'immagine dell'emigrato con la valigia di cartone è finita negli anni '70. Oggi c'è un'emigrazione giovane e molto qualificata nei grandi centri di ricerca come Tolosa, Lione". Anche per questo "assistiamo a una stasi dell'associazionismo classico, ma basato molto sui social network". Parola di Bruno Capaldi, incaricato dal Cgie di relazionare sull'emigrazione italiana in Francia. I giovani italiani di Francia "hanno una coscienza politica, anche se molti non hanno capito l'importanza delle municipali, organizzate dai Comites". In Francia "esiste un welfare di alto livello e i nostri connazionali ne hanno accesso senza alcuna discriminazione. Ma negli ultimi si è assistito a un impoverimento delle classi più basse, che fanno sempre maggiori richieste ai consolati per l'accesso all'assistenza indiretta". Infine, "l'immigrato italiano non torna in Italia, perché si trova molto ben inserito nel tessuto francese".
(Sis)
FOCUS / CGIE, GRAN BRETAGNA: LEGAME CON L'ITALIA DA RAFFORZARE
(9Colonne) Torino, 19 mag - Gli italiani emigrati di prima generazione "si sentono integrati, ma non necessariamente nel paese che li ospita, ma spesso nel loro microcosmo, all'interno della politica di integrazione del multiculturalismo" caratteristica della Gran Bretagna. Quelli di seconda e terza generazione invece "non hanno riscontrato problemi con la lingua, sono talmente integrati che a volte è anche difficile distinguerli. Sono legati all'Italia, ma come un paese dove passare le vacanze o andare a trovare i parenti rimasti. Non c'è ancora una grande coscienza politica". Diverso il discorso per la nuova emigrazione "che va in Inghilterra attratta dalle prospettive di lavoro, o per imparare la lingua: molti restano e si interessano anche dell'attività politica inglese e hanno un forte interesse per quello che accade in Italia, perché pensano un giorno di ritornare". E' questo il quadro dipinto dai consiglieri del Cgie di provenienza britannica, nella relazione sullo stato dell'emigrazione in Inghilterra.
(Sis)
CGIE, FASSINO: SENSIBILE A ESIGENZE DI COMUNITA' EMIGRATI (1)
(9Colonne) Torino, 19 mag - Il neo-sindaco di Torino, Piero Fassino, ha portato il suo saluto al Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, la cui assemblea plenaria è riunita in questi giorni nel capoluogo piemontese in omaggio alle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia. "Quando ero al governo -ha ricordato Fassino - sono stato anche responsabile delle comunità italiane all'estero e avevo come naturale interlocutore il Cgie, è stata un'esperienza molto ricca dal punto di vista umano. Torino e Piemonte sono state una grande terra di emigrazione, prima che di immigrazione: basti pensare che in Argentina c'è un numero di discendenti piemontesi pari a quello della popolazione del Piemonte, una presenza che ha mantenuto legami profondi e relazioni che continuano anche oggi". Per questo "non posso che essere sensibile all'esigenza che si abbia verso le comunità all'estero l'attenzione necessaria per valorizzarle. Per un lungo periodo l'Italia ha guardato all'emigrazione più come un problema che come una risorsa, ora quella visione è stata superata, tutti avvertono come gli italiani all'estero siano un ponte straordinario di relazioni e credo che noi dobbiamo lavorare perché sia così". (SEGUE)
CGIE, FASSINO: SENSIBILE A ESIGENZE DI COMUNITA' EMIGRATI (2)
(9Colonne) Torino, 19 mag - Per Fassino "occorre perseguire un duplice obiettivo: continuare a batterci perché cittadini italiani all'estero siano totalmente integrati senza nessuna forma di discriminazione, e poi battersi perché ognuno possa vivere la propria identità culturale originaria liberamente. Perché sia così occorre mettere in campo tutti gli strumenti necessari: giustamente si rivendica un maggiore impegno concreto dello stato italiano, perché c'è una discrasia evidente tra il peso che le nostre comunità hanno nei loro paesi e le risorse che vengono messe loro a disposizione". Anche l'intervento di Comuni e Regioni in questo senso è fondamentale. "Bisogna battersi perché ci sia una politica meno chiusa, cui negli ultimi anni si è affiancato l'impegno degli enti locali: è bene che si costruiscano relazioni tra gli emigrati e le proprie regioni d'origine. Come sindaco di Torino farò in modo che anche chi non conosce Torino si senta un torinese fino in fondo".
(Sis)
FOCUS / CGIE, USA: VERO PROBLEMA E' PERMESSO SOGGIORNO
(9Colonne) Torino, 18 mag - L'avvenuta integrazione degli italiani negli Stati Uniti risale ormai a molti decenni fa, e la comunità italiana è parte fondante della stessa nazione americana, ma ci sono anche delle difficoltà: per esempio, come spiega Augusto Sorriso al Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, "è difficilissimo negli Stati Uniti ottenere un permesso di soggiorno, e di questo il Cgie non si interessa: dovremo pensare anche a questi emigrati veri, gli unici che hanno veramente il bisogno dello Stato per integrarsi". Per Sorriso inoltre c'è "la necessità di aumentare i fondi per lingua e cultura: se saranno sempre più ridotti sarà ridotta la nostra identità e la nostra integrazione".
(Sis)
CGIE: INPS, VIA A VERIFICA ESISTENZA IN VITA PENSIONATI ALL'ESTERO (1) (9Colonne) Torino, 19 mag - L'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, che gestisce il servizio di pagamento delle pensioni all'estero ha pianificato una serie di attività di verifica dell'esistenza in vita dei beneficiari dei trattamenti. Lo ha reso noto l'Inps, in occasione dell'assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero di Torino, ricordando che "l'iniziativa risponde a un preciso obbligo previsto dal contratto di fornitura del servizio., che mira ad evitare il pagamento di prestazioni a persone diverse dai legittimi beneficiari". L'Istituto nazionale di previdenza sociale fa sapere che "l'accertamento generalizzato costituisce il più efficace e irrinunciabile strumento per arginare il ripetersi dei casi di fraudolente riscossioni di pensione dopo la morte del beneficiario". (SEGUE)
CGIE: INPS, VIA A VERIFICA ESISTENZA IN VITA PENSIONATI ALL'ESTERO (2) (9Colonne) Torino, 19 mag - La verifica - spiega la nota - è realizzata attraverso la localizzazione del pagamento di una rata delle pensioni a sportelli di Western Union per la riscossione diretta da parte dei pensionati, secondo una procedura già introdotta nel 2010. La verifica è realizzata in modo scaglionato nell'arco di tre mesi: a maggio riguarderà i pensionati residenti nel continente americano, a giugno toccherà a tutti gli altri, mentre in occasione della rata di luglio l'accertamento riguarderà le pensioni semestrali. In ogni caso, la riscossione diretta da parte del pensionato sarà considerata come prova di esistenza in vita, che porterà automaticamente le consuete modalità di pagamento. Lettere bilingue spedite a tutti i pensionati e ‘help desk' approntati in Sud America, oltre al sostegno in caso di necessità di patronati e Consolati agevoleranno gli interessati, e sono state anche previste, assicura l'Inps, delle procedure alternative qualora vi fosse qualche pensionato impossibilitato a recarsi di persona allo sportello.
(Sis)
EMIGRAZIONE, FVG: RAFFORZARE LEGAME TRA REGIONE E CORREGIONALI ALL'ESTERO
(9Colonne) Torino, 19 mag - La Regione Friuli Venezia Giulia, presente a Torino all'Assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero (Cgie), raccoglie gli apprezzamenti per la co-organizzazione della prima Conferenza dei Protagonisti Italiani nel Mondo dello scorso ottobre a Villa Manin ed annuncia l'intenzione di rafforzare e rendere ancora più sinergica l'interazione tra il sistema territoriale e quanti rappresentano l'estremo Nordest d'Italia nel globo. A questo proposito, il responsabile della direzione regionale Relazioni internazionali, Giuseppe Napoli, ha confermato la volontà dell'assessore Elio De Anna di organizzare la seconda conferenza dei Corregionali Protagonisti a Toronto, in Canada, nell'ambito della terza conferenza dei Giovani Corregionali dell'area Nordamericana in programma dal 20 al 22 ottobre 2011. (red)
CGIE, REFERENDUM: EMIGRATI CON DIRITTO VOTO SONO 3,3 MILIONI (9Colonne) Torino, 20 mag - Sono 3 milioni 385mila gli italiani all'estero che potranno esercitare il voto in occasione dei referendum abrogativi del 12 e 13 giugno prossimi, con un aumento dell'8.6% dei votanti rispetto alle consultazioni "dovuto all'aggiornamento e miglioramento delle liste Aire", secondo i dati riportati al Cgie dal ministro plenipotenziario Carla Zuppetti. Il 4 aprile scorso, ha spiegato il dirigente della Farnesina, è iniziata la campagna informativa all'estero, in particolare tramite Rai International e i principali giornali di riferimento degli italiani all'estero nei rispettivi paesi. Il voto avverrà per corrispondenza, e le schede confluite a Roma verranno scrutinate tutte insieme in Italia.
(Sis)
CGIE: PLENARIA CHIUDE CON RELAZIONI TEMATICHE
(9Colonne) Torino, 20 mag - E' ripresa con le relazioni tematiche l'assemblea plenaria del Cgie, che si chiuderà questa mattina. Il programma prevede gli interventi sulla rete consolare da parte di Dino Nardi, su lingua e cultura da parte di padre Tassello, sull'assistenza diretta e indiretta da parte dei consiglieri Arona e Nestico, sui rapporti tra Stato, Regioni, Province autonome e Cgie (Inchingoli) , sulle nuove generazioni (Carlo Erio), sul lavoro e formazione (Santellocco).
(Sis)
CGIE, FARINA (PD): RIFORMA RAPPRESENTANZA NON ERA PRIORITA' (9Colonne) Torino, 20 mag - Pensare alla riforma di Comites e Cgie "è una baggianata" perché "con tutti i problemi che avevamo nel 2008, dalla scuola che non funziona alle Camere di Commercio, vorrei capire a chi è venuto in mente di parlare di questo". Lo ha detto, intervenendo al Cgie, Gianni Farina, deputato del Partito democratico eletto all'estero, secondo cui peraltro "gli organismi elettivi del Comites erano stati già riformati in seguito a introduzione del voto all'estero, dopo una lunga e attenta riflessione". Per Farina poi "stiamo smantellando la rete consolare, e in questo caso i Comites sono ancora più importanti: io proporrei addirittura un Comites in tutte le città perché c'è bisogno di avere un rapporto quotidiano con le persone. Bisogna allargare la rappresentanza, non chiuderla ai soliti 50 soloni pronti a governare per tutti". Farina, dopo aver sottolineato il problema dei tagli ai finanziamenti, spiega che "non ho mai capito perché i corsi per l'apprendimento della lingua locale debbano essere finanziati dall'Italia: esiste un diritto europeo sacrosanto che va applicato, ogni paese ha l'obbligo di far sì che i cittadini siano ben inseriti". Infine, una riflessione sul referendum per il nucleare: "Potrebbe capitare che la Cassazione decida sul nucleare dopo che gli italiani nel mondo hanno già votato, o che cambi il testo: sarebbe un fatto molto grave". (Sis)
CGIE, GARAVINI (PD): MANTICA SI SCUSI AFFOSSANDO RIFORMA
(9Colonne) Torino, 20 mag - Laura Garavini, deputata del Pd eletto all'estero, in occasione dell'assemblea plenaria del Cgie, esprime "sgomento per la relazione di governo di Mantica, che dall'inizio cerca di mettere tutti gli uni contro gli altri. Ma noi abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra compattezza: siamo tutti contrari alla riforma". La Garavini si sofferma poi sull'incidente occorso durante la prima giornata dei lavori tra Mantica e il consigliere Luciano Neri. "Un sottosegretario non si può permettere di farsi scattare i nervi e di dover essere bloccato, ritengo che non sia un atteggiamento accettabile e mi auguro che possa rendersi conto del suo aver superato i limiti: le scuse migliori che dovrebbe fare agli italiani all'estero costituirebbero il tenere conto delle richieste che vengono all'unanimità, e dunque finalmente affossare questa riforma di legge che è attualmente all'attenzione del Senato". Da parte sua, la Garavini spiega che "farò di tutto perché alla Camera non ci siano ulteriori passaggi, e per bloccarla". La deputata parla poi di una proposta di legge bipartisan, chiamata ‘Controesodo', "che introduce benefici fiscali per chi rientra in Italia. Questa proposta di legge può alleviare i destini di chi va via a malincuore, e per ridare al nostro sud risorse umane preziose".
(Sis)
CGIE, COMM. DIRITTI POLITICI: PROPOSTA TOFANI NON NOSTRA, VA RIGETTATA
(9Colonne) Torino, 20 mag - La Commissione diritti civili politici e partecipazione del Cgie, presieduta da Mario Tommasi "ha deliberato di rifiutare" la proposta di legge di riforma di Comites e Cgie, "che non tiene conto delle proposte fatte da noi nel 2007, che erano la sintesi di istanze e riflessioni al nostro interno. Non è necessario intervenire sulla legge dei Comites, che è di recente emanazione (del 2003, ndr) e che ancora non ha mostrato tutte le sue potenzialità". Tommasi spiega che "abbiamo presentato nel 2010 una serie di proposte di modifica, ma non sono state minimamente prese in considerazione nel testo che sarà presentato. Auspico che vi sia un'ulteriore tempo di riflessione. Ho l'impressione che si voglia presentare un testo blindato, ma questo ddl non è il nostro e va rigettato". Tommasi ha quindi definito "inaccettabili" le chiusure di rappresentanze diplomatiche quali quelle di Durban, Detroit, Philadelphia.
(Sis)
CGIE, PORTA (PD): ITALIA NON VEDE EMIGRATI COME RISORSA
(9Colonne) Torino, 20 mag - E' stato presente per tutti e tre i giorni di lavori, ascoltando con interesse ogni intervento e relazione: quando questa mattina ha preso la parola, Fabio Porta per prima cosa ha criticato l'assenza dei parlamentari della maggioranza: "Spesso siamo rimproverati perché non lavoriamo troppo sinergicamente - ha detto il deputato del Pd eletto in Sud America - vorrei che spiegaste ai parlamentari di centrodestra che questo si fa a volte incontrandosi: in tre anni non ho mai avuto il piacere di vedere, per esempio, il senatore Caselli, che pure è il responsabile del più grande partito di maggioranza, il Pdl". Porta ha ripreso l'intervento di ieri del neo-sindaco di Torino Piero Fassino, dicendo che "dissento da Fassino, perché l'Italia non vede gli italiani all'estero come risorsa, non è stata presa una iniziativa per gli italiani all'estero, e in questo ci metto anche l'Inps". Secondo Porta, in particolare, "è di una gravità assoluta non aver fatto i rinnovi del Cgie, ed è offensivo che Mantica ci dica che non abbiamo letto la legge di riforma delle rappresentanza: l'abbiamo letta eccome, e non ci sono state date risposte alle nostre domande. Questa legge - è l'allarme lanciato da Porta - toglie i giovani dalla politica, apicalizzando le rappresentanze".
(Sis)
CGIE: OMAGGIO PLENARIA A MORRIONE, EX DIRETTORE RAI INTERNATIONAL (9Colonne) Torino, 20 mag - L'assemblea plenaria del Cgie ha reso omaggio con un applauso a Roberto Morrione, il giornalista Rai scomparso questa mattina a Roma. Morrione, oltre ad aver fondanto Rainews, aveva ricoperto anche l'incarico di direttore di Rai International. Franco Siddi, presidente della commissione informazione del Cgie, ha ricordato Morrione come "un uomo buono e giusto, che faceva della notizia la regina dell'informazione".
(Sis)
CGIE, INCHINGOLI: PER RIFORMA SI RIPARTA DA CONF. CON STATO E REGIONI (9Colonne) Torino, 20 mag - La sesta commissione del Cgie, Stato-Regioni-Province autonome-Cgie, presieduta da Antonio Inchingoli, è dell'opinione che "questa legge venga messa da parte, che venga sospesa ogni iniziativa" riguardo alla proposta Tofani di riforma delle rappresentanze degli italiani nel mondo. "L'auspicio - ha detto Inchingoli - è quello di potersi ritrovare e creare un tavolo di concertazione con rappresentanti del governo, delle Regioni, del Cgie e di un rappresentante dell'associazionismo". Secondo Inchingoli peraltro "nessun tipo di discorso se non si parte dal documento dell'ultima conferenza Stato-Regioni-Cgie", e in particolare dal passaggio in cui si prevede l'istituzione di un "gruppo di lavoro che sostituisca la cabina di regia". Infine, spiega il presidente della commissione spiega che "intendiamo promuovere iniziative perché si possa recuperare la rappresentatività del mondo associativo".
(Sis)
CGIE: COMM. RETE CONSOLARE, SPECCHIO INEFFICIENZA PAESE
(9Colonne) Torino, 20 mag - Rivedere il sistema di call center negli uffici consolari; non limitare a internet sistema di appuntamenti, perché riduce di molto l'utenza; evitare la chiusura di sedi dove vi sono importanti comunità italiane e privilegiare agenzie ai consolati; utilizzare un funzionario itinerante per la raccolta delle impronte digitali; strutturare meglio la rete coinvolgendo di più i Comites, che conoscono meglio i vari territori; aprire sportelli consolari ove sia necessaria la chiusura di sedi di rappresentanza; mantenere ed estendere la rete degli uffici onorari; valutare la possibilità di un maggior utilizzo di personale contrattista, anche se già oggi è oltre il 50%. Sono queste le richieste formulate dalla commissione del Cgie sulla rete consolare, e riassunte da Dino Nardi nella sua relazione. "La rete consolare è lo specchio dell'inefficienza dell'Italia - spiega Nardi - Il governo non ci è amico, gli altri ministri pur in presenza di finanziarie ‘lacrime e sangue' riescono sempre a portare a casa qualcosa, mentre il ministero degli Esteri non ci difende abbastanza come succedeva invece con il ministro Tremaglia e con il viceministro Danieli. Mantica invece di farsi carico delle nostre richieste, giustifica quello che non viene fatto dal governo".
(Sis)

CGIE, NARDUCCI (PD): ABBIA POTERE NEGOZIALE, ALTRIMENTI NON CONTIAMO (1)
(9Colonne) Torino, 20 mag - "Il Cgie deve continuare ad avere un potere negoziale che è fondamentale, altrimenti anche la nostra voce nel parlamento si perde. La situazione è veramente critica: ci sono innumerevoli leggi che abbiamo depositato sui diritti di cittadinanza, sulla rappresentanza, sugli istituti di cultura, che stanno chiusi in un cassetto. Abbiamo una disattenzione da parte di tutto il Paese, e non voglio dire dal governo, anche se ci vuole un gesto, un segnale da parte di chi ne ha la responsabilità". Lo ha detto Franco Narducci, deputato del Partito democratico eletto in Svizzera, intervenendo all'assemblea plenaria del Cgie a Torino. Per quanto riguarda la ristrutturazione della rete consolari, Narducci conviene sul fatto che "non c'è bisogno che, soprattutto in Europa, in ogni paese ci debbano essere cinque consolati, forse ne bastano una o due" ma ribadisce che "noi vogliamo i servizi di prossimità. Io mi batto per il consolato di Manchester, per quello di Lille, per Amburgo, e ho detto quello che pensavo al governo: mi sono battuto perché l'indagine conoscitiva non sia solo del Senato ma anche della Camera, perché non possiamo pensare che su una cosa così importante decida solamente un ramo del Parlamento. Dobbiamo avere più forza, dobbiamo avere delle garanzie perché i cittadini abbiano dei punti di riferimento anche telematici".
(SEGUE)
CGIE, NARDUCCI (PD): ABBIA POTERE NEGOZIALE, ALTRIMENTI NON CONTIAMO (2)
(9Colonne) Torino, 20 mag - Narducci poi prende di mira Marco Zacchera, presidente del comitato delle questioni per gli italiani nel mondo alla Camera: "E' un'anomalia che Zacchera sia lì per non far fare niente. Convoca il comitato e ci racconta tante belle cose, poi va in aula e vota sistematicamente contro gli italiani nel mondo. Già per due volte gli ho chiesto le dimissioni di persona". Infine, sulla riforma di Comites e Cgie: "Penso che una proposta di autoriforma del Cgie avrebbe evitato a noi deputati tutto quello spargimento di nervi che si sta verificando. Ora bisognerà vedere il testo di Tofani con gli emendamenti che verranno introdotti, perché così come è adesso è irricevibile, poi alla Camera vedremo: noi dobbiamo svolgere il nostro ruolo - spiega ai consiglieri - recuperare quelle istanze che avete indicato e che servono a recuperare la rappresentanza".
(Sis)
CGIE: SIDDI, SU INFORMAZIONE MANCA DISEGNO STRATEGICO
(9Colonne) Torino, 20 mag - Da parte del governo, per quanto riguarda le politiche per l'informazione in lingua italiana all'estero, "manca un disegno strategico, a meno che non si voglia considerare strategico cancellare le esperienze, ridurre in condizioni di disagio tale realtà" . Lo ha detto Franco Siddi, presidente della commissione comunicazione e informazione del Consiglio Generale degli Italiani all'estero, in occasione della plenaria a Torino. Dopo aver brevemente riepilogato le mosse del governo negli ultimi 12 mesi circa le riduzioni di fondi, Siddi ha ricordato come "molti giornali stanno andando in crisi" e come "disperdere questo patrimonio sia uno sbaglio, una sottovalutazione culturale. Molti giornali sono strumenti di tutela degli interessi italiani, in senso nobile, hanno dato l'opportunità di modellare un'immagine: basta solo questo per capire che deve continuare ad esserci un intervento pubblico. La riforma dell'editoria la attendiamo da 5 anni: stava per essere fatta dal precedente governo, quello attuale l'ha annunciata ma di annuncio in annuncio sono passati tre anni e non c'è uno straccio di idea". L'appello della commissione è dunque "che il ministero degli Esteri in primis si faccia carico di una istanza di verifica, prima che qualcuno perda la vita per asfissia, che sarebbe una colpa grave". Siddi non esclude "la possibilità di promuovere una class action tra i giornali all'estero, se non basteranno i ricorsi amministrativi che abbiamo incoraggiato". (Sis)
CGIE: ODG SU TUNISIA, ITALIANI SOSTENGANO TURISMO
(9Colonne) Torino, 20 mag - L'assemblea plenaria del Cgie ha approvato un ordine del giorno in cui si esprime "fraterna solidarietà al popolo tunisino che si è liberato da una lunga dittatura e ha intrapreso un percorso democratico per garantire ai suoi cittadini il rispetto della dignità umana e la garanzia dei diritti politici e sociali". Nell'odg, il Consiglio Generale degli Italiani all'estero "rivolge un appello al governo italiano per rafforzare il suo impegno di aiuti umanitari e anche di sostegno allo sviluppo economico in Tunisia; agli italiani di sostenere il turismo in Tunisia anche perché un fallimento della prossima stagione avrà conseguenze destabilizzanti: sono 400mila le famiglie tunisine che vivono di turismo e che rischiano il lavoro; alla comunità italiana residente in Tunisia, perché continui a contribuire al rafforzamento del processo di evoluzione democratica e allo sviluppo socio-economico del Paese". (Sis)

 

 

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