Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

SPECIALE DUE GIUGNO 2011

NAPOLITANO: DA FORZE ARMATE STRAORDINARI RISULTATI
(Nove Colonne ATG) Roma - Riflettere sulla storia del Paese, ricordare gli eventi che lo hanno segnato, riconoscere l'impegno delle forze armate. È con l'inimitabile equilibrio e la consueta saggezza che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano celebra il 2 giugno, Festa Nazionale della Repubblica. "Oggi ricorre il sessantacinquesimo anniversario della nascita della Repubblica italiana. Stamane, sul sacello del Milite Ignoto, ho rivolto il mio commosso pensiero a tutti i militari caduti per la difesa della Patria, al servizio e per la salvaguardia delle sue libere istituzioni": questo il messaggio che il presidente ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate. "Nell'anno in cui celebriamo il centocinquantesimo dell'Unità d'Italia - aggiunge il capo dello Stato - il 2 giugno ci offre un'opportunità del tutto speciale per soffermarci a riflettere sulla storia del nostro Paese e sui grandi eventi che l'hanno segnata: dalle guerre risorgimentali ai due conflitti mondiali, tra i quali si collocarono gli anni bui della dittatura e del bellicismo fascista; e poi, finalmente, la Liberazione, la Repubblica e la Costituzione e, con esse, una nuova alba e la rinascita della Patria, illuminata dalla riconquistata libertà e dalla ricostruzione della democrazia. Da allora - si legge nel messaggio di Napolitano - l'Italia è cresciuta, quale stato moderno ed industrializzato, protagonista del concerto delle nazioni, in una nuova Europa e nell'ambito delle organizzazioni internazionali di cui essa è stata sempre convinta ed attiva sostenitrice". "Negli scenari complessi ed in costante trasformazione che caratterizzano il mondo sempre più interdipendente e globalizzato in cui viviamo, - osserva Napolitano - il nostro Paese svolge un ruolo fondamentale di equilibrio ed apertura, di incessante ricerca del dialogo e della cooperazione, ma anche di fermo presidio dei valori fondamentali che sono alla base della sicurezza, dello sviluppo e della pace". "Le Forze armate - sottolinea il capo dello Stato - sostengono una parte considerevole di questo gravoso impegno ed hanno contribuito sostanzialmente ai risultati straordinari conseguiti in questi ultimi decenni, grazie alla loro professionalità, alla loro abnegazione, al modo costruttivo in cui esse interpretano i compiti che sono chiamate quotidianamente ad assolvere in tante regioni del mondo: compiti difficili e densi di rischi - ha precisato Napolitano- come gli eventi di questi giorni in Libano ed in Afghanistan purtroppo ancora una volta dimostrano". "Ai militari italiani di ogni grado, specialità e categoria vanno il plauso incondizionato dei cittadini - conclude il presidente della Repubblica - la riconoscenza delle popolazioni presso le quali ogni giorno essi prestano la propria opera di protezione e di assistenza. Ad essi va egualmente il rispetto dei Paesi alleati che di tale opera hanno imparato ad apprezzare sul campo il valore e l'efficacia". Il messaggio del presidente Napolitano in occasione della Festa nazionale della Repubblica si conclude con un "Viva le Forze Armate italiane, viva l'Italia".

DUE GIUGNO, LA RUSSA: FORZE ARMATE CAPOSALDO INSOSTITUIBILE
(NoveColonne ATG) Roma - Rivolgendosi a "soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri, personale civile della Difesa" il ministro Ignazio La Russa ha pronunciato il discorso in occasione del 65esimo anniversario della festa della Repubblica. "Una ricorrenza di fondamentale importanza per la storia del nostro Paese ma che assume un valore ancor più significativo in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia". "Due date che concludono un percorso storico che, iniziato con i moti risorgimentali, ha trovato concreta realizzazione con l'Unità d'Italia del 1861 e si è completato con la scelta da parte degli Italiani - per la prima volta chiamati ad esprimersi a suffragio universale - della Repubblica, il 2 giugno del 1946.Di questa storia nazionale le Forze armate sono state un caposaldo insostituibile intorno al quale l'Italia si è stretta per trovare coesione e superare, di volta in volta, gli ostacoli incontrati lungo il cammino che ha portato il Paese dall'Unità sino ai giorni nostri". "Le Forze armate - ha proseguito La Russa - hanno fornito un contributo determinante nel costruire, rafforzare e consolidare il sentimento di unità nazionale. Un sentimento, sintesi di valori quali l'amor di Patria, il senso del dovere e la generosa solidarietà, che le Forze armate hanno saputo custodire e rinnovare fornendo, durante l'intero secolo e mezzo di storia nazionale, prove di eroismo e abnegazione". "In questo giorno solenne e ricco di significati - ha detto ancora il ministro - rivolgo a voi il mio caloroso saluto e il mio più vivo apprezzamento. Il professionale, generoso e responsabile impegno, in Patria e all'estero, che contraddistingue il vostro quotidiano agire, è testimonianza concreta di quel sentimento e di quegli ideali che hanno animato lo spirito di chi, dal Risorgimento fino alla proclamazione della Repubblica, si è prodigato, spesso fino all'estremo sacrificio, per salvaguardare gli irrinunciabili valori di libertà, giustizia e democrazia. Rivolgiamo oggi il nostro commosso pensiero e la nostra ammirata riconoscenza a quanti hanno sacrificato il bene più prezioso della vita nell'assolvimento del dovere. Il loro sacrificio rimarrà per sempre un esempio di coraggio e attaccamento alla Patria, patrimonio unico e inestimabile degli uomini e delle donne con le stellette". "Siate fieri - ha concluso La Russa - del prezioso apporto fornito dalle Forze armate al bene collettivo e orgogliosi dell'affetto e del rispetto degli Italiani, che riconoscono in Voi i protagonisti di un silenzioso, tenace, insostituibile impegno per la sicurezza e la stabilità internazionale".

DUE GIUGNO, CHITI: QUEST'ANNO HA SIGNIFICATO PARTICOLARE
(NoveColonne ATG) Roma - "Oggi, nel giorno in cui celebriamo la festa della nostra Repubblica, il nostro pensiero va al 2 giugno 1946, quando si svolsero in Italia le prime elezioni libere a suffragio universale maschile e femminile. I nostri padri e le nostre madri furono chiamati a compiere due scelte che avrebbero segnato l'avvenire del paese: la Repubblica e l'Assemblea Costituente, che approvo' poi la Costituzione". Così Vannino Chiti, vicepresidente del Senato, presente a Roma ai Fori Imperiali alla celebrazione per la Festa della Repubblica. "Quest'anno il 2 giugno - aggiunge Chiti - ha un particolare significato: è doveroso ringraziare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha voluto celebrare degnamente questa ricorrenza che coincide con il 150esimo compleanno del nostro paese, invitando numerosi capi di Stato e delegazioni straniere". "La festa del 2 giugno non è solo una parata militare, pur importante, in onore delle nostre forze armate e per sottolineare il contributo da esse dato alla storia del paese: ha anche un grande valore civile. Celebrare il 2 giugno significa ricordare il percorso che dalla lotta della Resistenza contro il nazi-fascismo portò alla nascita della nostra democrazia; significa rafforzare i nostri valori condivisi, quelli scritti nella Costituzione, che fondano il nostro essere una comunità, un popolo, prima delle legittime differenze politiche, sindacali, culturali e religiose".

DUE GIUGNO, POLVERINI: FESTA CHE ASSUME MAGGIORE IMPORTANZA
(NoveColonne ATG) Roma - "Oggi celebriamo una festa estremamente importante per il nostro Paese, che quest'anno assume una valenza ancora maggiore perché si svolge in coincidenza dei 150 anni dell'Unità d'Italia". Lo dichiara il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. "La parata del 2 giugno - sottolinea Polverini - è sempre un momento di grande emozione con una grande e sentita partecipazione dei cittadini, che ci deve indurre a ripristinare un clima politico e sociale più coeso e di maggiore sobrietà, come più volte auspicato dal presidente Napolitano. Un ringraziamento in questa giornata va a tutte le nostre forze armate, che abbiamo visto sfilare, per lo spirito di sacrificio e il coraggio con cui da sempre operano per il bene del nostro Paese. Il nostro pensiero - conclude Polverini - va oggi in particolare ai nostri soldati impegnati nelle missioni all'estero dove, nonostante i rischi, non rinunciano a portare il contributo dell'Italia alla costruzione della democrazia e della pace".

 

 

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