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USA: IL COVID HA UCCISO
QUANTO LA “SPAGNOLA”

“L’epidemia dei non vaccinati” non arresta la sua sanguinosa galoppata negli Stati Uniti dove, nonostante il lieve calo di ricoveri e di contagi, si è tornati a contare una media di duemila decessi al dì, il massimo dall’inverno. Nella sola giornata di ieri le vittime negli States sono state, secondo l’autorevole database del New York Times, ben 2.087, con un aumento del 51% rispetto alle due settimane precedenti. Dall’inizio della pandemia, gli Usa sono così arrivati a contare ben 679.059 caso letali, ovvero grossomodo tanti quanto quelli provocati dalla pandemia influenzale del 1918-19.

POSSIBILI ALTRI 100MILA MORTI. Secondo più di un esperto il paragone è interessante perché come l'influenza “spagnola” del 1918-19, il coronavirus potrebbe non scomparire mai del tutto, anche se la speranza è che si trasformi in una lieve indisposizione stagionale grazie alla vaccinazione e alla capacità del nostro organismo di divenire immune all’agente patogeno. Ma potrebbe volerci del tempo. “Ci auguriamo che in futuro contagiarsi con il Covid sarà come prendere un raffreddore, ma non c'è alcuna garanzia di ciò”, ha messo in guardia Rustom Antia, biologo della Emory University, intervistato dal Guardian. Il timore di molti virologi statunitensi è che l'inverno inneschi una nuova ondata virale. A tale proposito, una proiezione epidemiologica dell'Università di Washington prevede che circa altri 100mila americani moriranno di Covid-19 entro il primo gennaio. (21 SET - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)