Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

CLIMA, PARISI ALLA CAMERA:
GOVERNI NON ALL'ALTEZZA

"Sfortunatamente le azioni intraprese dai governi non sono state all'altezza di questa sfida e i risultati finora sono stati assolutamente modesti", è "come guidare la notte: le scienze sono i fari ma poi la responsabilità di non andare fuori strada è del guidatore, che deve anche tener conto che i fari hanno una portata limitata". Il Nobel per la Fisica Giorgio Parisi parla dritto alle menti e ai cuori dei 400 delegati, provenienti da più di 70 Paesi, che prendono parte alla riunione parlamentare organizzata a Montecitorio in preparazione della Cop26, riunione promossa oggi e domani dalla Camera in collaborazione con il Senato e l'Unione interparlamentare. Una vera e propria ovazione, quella con cui viene accolto lo scienziato, che richiama con forza i decisori politici alle loro responsabilità. "Il Pil non è una buona misura dell'economia, cattura la quantità ma non la qualità della crescita e se rimarrà al centro dell'attenzione come adesso il nostro futuro sarà ben triste" denuncia il fisico, citando sul tema Bob Kennedy. Poi il forte appello per i giovani: "Bloccare il cambiamento climatico è un'impresa che occuperà l'umanità per moltissimi anni e le nuove generazioni avranno un ruolo fondamentale. L'educazione è un punto cruciale". "Il futuro è dei giovani – ribadisce il premio Nobel - i quali devono avere tutti gli strumenti che permettano loro di orientarsi in questo mondo complesso".

PELOSI. Quelle di Parisi sono "parole di grande saggezza che provengono da uno scienziato. La scienza è la risposta a tanti interrogativi, che si tratti del clima o del Covid" afferma in Aula a Montecitorio Nancy Pelosi, speaker della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.

FICO. A far gli onori di casa, invece, il presidente della Camera Roberto Fico, secondo cui "siamo di fronte a scelte non più rinviabili" e se non invertiamo il percorso "mineremmo i fondamenti stessi dei nostri sistemi democratici", per una sfida in cui è "fondamentale l'impulso dei parlamenti". 

CASELLATI. Al suo fianco la presidente del Senato, Elisabetta Casellati: "Siamo alla vigilia di un appuntamento fondamentale per le politiche climatiche globali" sottolinea la seconda carica dello Stato ricordando l'appuntamento di Glasgow a novembre, rimarcando che "solo l'applicazione effettiva dello storico accordo di Parigi del 2015 potrà contribuire al raggiungimento degli obiettivi che l'intera comunità internazionale si è data". (SEGUE)

DI MAIO. Chiude la cerimonia di apertura l'intervento del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: "La scienza deve rappresentare un riferimento per i cittadini e in particolare per i decisori politici" sostiene il responsabile della Farnesina, rilevando che "la lotta al cambiamento climatico non è più rimandabile, dobbiamo agire insieme e subito: i problemi climatici non tengono conto dei confini tra stati, per questo serve un impegno globale". Secondo Di Maio "il rientro di Washington negli accordi di Parigi è stato un messaggio politico importantissimo, siamo certi che gli Usa vogliano assumere un ruolo di impulso e guida degli sforzi globali. Saluto con favore anche la ratifica degli accordi di Parigi da parte della Turchia. Questa è una partita che dobbiamo giocare tutti". "L'auspicio dell'Italia – afferma inoltre il ministro degli Esteri - come presidenza del G20 e partner del Regno Unito nella Cop26, è che questo sia l'anno della svolta sul clima, per definire e soprattutto intraprendere i passi del prossimo decennio". (Roc – 8 ott) ///   

(© 9Colonne - citare la fonte)