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direttore Paolo Pagliaro

COVID, L’INCIDENZA CALA
ANCORA: 29 SU 100MILA

Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia sul Covid-19 e diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità. È in diminuzione l’incidenza settimanale a livello nazionale: 29 per 100mila abitanti nella settimana dall’8 al 14ottobre, contro i 34 per 100mila della settimana precedente, secondo i dati del ministero Salute. L’incidenza si trova al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100mila abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. Tra il 22 settembre ed il 5 ottobre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,85 (range 0,82 – 0,87), al di sotto della soglia epidemica e in leggero aumento rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è pari a Rt=0,83 (0,78-0,88). Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 3,8% (secondo la rilevazione giornaliera del ministero della Salute). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 4,3%. Tre Regioni risultano classificate a rischio moderato (Marche, Molise e Valle D’Aosta). Le restanti risultano classificate a rischio basso. Due regioni riportano un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.551 contro 5.903 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (34% vs 33% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 47%). Diminuisce la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (19% vs 21%).Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti. La variante delta continua a rappresentare la quasi totalità dei casi in Italia. Questa variante è anche dominante nell’intera Unione Europea ed è associata ad una maggiore trasmissibilità. “E’ opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale” conclude quindi la nota della cabina di regia. (15 OTT - red)

 

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