Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

REDDITO DI CITTADINANZA
LO SCONTRO NEL CDM

Nella nota post-Consiglio dei ministri è solo un dettaglio, l'ultimo del capitolo riguardante il decreto fiscale: "A fronte dell’andamento delle richieste, sono stanziati, per il 2021, 200 milioni di euro per il reddito di cittadinanza". Ma è proprio questo passaggio ad aver acceso gli animi del Cdm che si è riunito oggi in tarda mattinata, ed è terminato solo dopo le 14: Lega, Forza Italia e anche Italia Viva si sono opposti al finanziamento della misura di sostegno voluta dal Movimento 5 Stelle, ritenuta "beffarda" dal ministro Giancarlo Giorgetti perché finanziata dai lavoratori: la misura tornerà ad essere affrontata lunedì in un successivo consiglio dei ministri. Intanto Matteo Salvini già spiega che "la cosa su cui dovremmo intervenire l'anno prossimo è il reddito di cittadinanza, perché garantirlo a chi non può lavorare è sacrosanto, ma gli abusi e i furti ormai sono quotidiani per cui regalare miliardi di euro non è possibile. Si parlava prima del Covid di tre offerte di lavoro congrue da poter accettare se ti offrono un posto e non lo accetti sei fuori".

Ma il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte non ci sta: "ogni giorno Salvini e Meloni si svegliano e lottano contro i sostegni dello Stato alle persone e alle famiglie in difficoltà economica. A ogni occasione - l’ultima il Consiglio dei Ministri di oggi – alcune forze anche di maggioranza si danno da fare per sabotarli. Si battono contro gli aiuti per chi è senza lavoro, per chi lo sta cercando o affonda nel precariato, senza percepire paghe dignitose". Ebbene, affonda Conte, "che approfondiscano un po’. In base a dati di inizio 2021 fra le persone che percepiscono il Reddito oltre 360mila lavorano, evidentemente con paghe basse, con cui non si arriva alla fine del mese. Ignorano che questo strumento è un’ancora di salvezza per molti disabili, minori e soggetti fragili; che in molti non sono ad oziare sul divano ma alle prese con piani e processi di formazione e acquisizione di titoli di studio per trovare una strada lavorativa; che il Reddito è stato un argine di protezione anche di fronte all’emergenza Covid". Dunque "giù le mani dal Reddito di cittadinanza. Certo, il M5S è al lavoro per migliorarlo sul lato delle politiche attive e di inserimento nel mercato del lavoro, da sempre carenti in Italia".

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