Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

SPECIALE CGIE ROMA, 12-14 OTTOBRE 2011

CGIE: LEGGE VOTO ESTERO E' URGENZA, UNICA VIA E' PER CORRISPONDENZA (1)
(9Colonne) Roma, 14 ott - Difficile fare a meno del voto per corrispondenza. E' questo l'orientamento generale dei consiglieri dell'assemblea generale del Cgie, che oggi ha comunque ribadito, per usare le parole del segretario generale Elio Carozza, che una nuova legge sul voto per gli italiani all'estero vada considerata come "l'urgenza delle urgenze. Molte delle nostre preoccupazioni sono contenute nell'unico ddl presente al Senato. Anche se si va a votare a scadenza naturale, nel 2013 abbiamo bisogno di una nuova legge. Se invece si va a votare con voto anticipato diviene veramente urgenza delle urgenze". Anche secondo Norberto Lombardi "dobbiamo affermare che è questa la vera priorità, perché nel voto ci sono elementi dannosi che si trascinano anche nella stessa sopravvivenza della circoscrizione estero". Mario Bosio ritiene comunque che "il voto per corrispondenza vada difeso a oltranza, il problema fondamentale è quello dell'invio delle schede", e Dino Nardi considera perfino "masochistico criticare la circoscrizione estero: vengo da un paese dove tuttora si vota per corrispondenza, non vedo perché guardare il pelo nell'uovo. Ci saranno stati anche dei brogli, ma nessuno è stato ancora condannato" dopodiché "il sistema può essere sicuramente migliorato sotto l'aspetto della tecnicità". Silvana Mangione nota che nel ddl esistente "le nostre richieste sono sostanzialmente accolte, l'unica cosa che non c'è è lo scrutinio presso le sedi diplomatiche locali con rappresentanti di lista".
(SEGUE)
CGIE: LEGGE VOTO ESTERO E' URGENZA, UNICA VIA E' PER CORRISPONDENZA (2)
(9Colonne) Roma, 14 ott - Per Paolo Castellani d'altronde "il voto per corrispondenza è di difficile sostituzione, nessun sistema è inviolabile" mentre per Ugo Di Martino "il sistema per posta non è vero che non funziona, il problema sono le tipografie che non fanno in tempo a stampare le schede, e gli uffici postali non funzionano per recapitare tutti i plichi in tempo". Più complicata invece l'introduzione di seggi elettorali in loco "perché si ridurrebbe moltissimo il numero dei votanti" suggerisce Augusto Sorriso, e qualche problema lo creerebbe anche l'idea di subordinare il voto all'iscrizione a una lista elettorale: per Aldo Schiavone "non si può derogare al dettato costituzionale" che non contempla questo procedimento, anche se Gian Luigi Ferretti si professa "innamorato di quello che stanno facendo i francesi, che voteranno per la prima volta" spiegando che "l'iscrizione alla lista elettorale non è un problema, perché non si nega a nessuno di votare, neanche all'ultimo, perché in quel caso basta prendere un aereo e andare a votare in Italia" e Riccardo Pinna propone il metodo sudafricano: "basta iscriversi la prima volta al consolato dopodiché non bisogna farlo di più. Oltre a questo, il voto per corrispondenza credo sia l'unico possibile". L'unico fuori dal coro è Claudio Lizzola: "Non capisco perché non si contempli l'idea di votare con internet: altri paesi lo fanno, ha un costo minimo, garantisce la segretezza, è il sistema più rapido".
(Sis)
CGIE, ZUPPETTI CHIARISCE: ASSISTENZA SANITARIA E' IN CAPITOLO (9Colonne) Roma, 14 ott - Lo stanziamento per l'assistenza sanitaria è in capitolo: non posso dare adesso cifre esatte perché è ancora presto, lo farò quando disporrò di dati precisi, ma posso assicurare che la voce non è stata cancellata". Così il direttore generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie della Farnesina, Carla Zuppetti, ha risposto ai consiglieri del Cgie che avevano presentato un ordine del giorno al riguardo, alla luce anche dell'intervento del sottosegretario Alfredo Mantica nel corso del primo giorno del Cgie. Alla luce del chiarimento della Zuppetti, l'odg è stato ritirato, ma l'argomento "verrà trattato nell'incontro con il segretario generale del Mae" che Carozza ha richiesto per il pomeriggio. "Volevamo semplicemente sottolineare . - ha spiegato Pasquale Nestico - la grave mancanza del sottosegretario".
(Sis)
CGIE: TARGA E APPLAUSI A ZUPPETTI "PER IMPEGNO PER ITALIANI ALL'ESTERO"
(9Colonne) Roma, 14 ott - Una targa ricordo e una standing ovation: si chiude all'insegna della ‘pace' il rapporto tra il Cgie e la direttrice generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie Carla Zuppetti, prossimo ambasciatore italiano a Berna. Il Consiglio Generale per gli Italiani all'Estero, in occasione dell'ultima giornata dell'assemblea plenaria, ha consegnato alla Zuppetti una targa "per l'impegno profuso in favore degli italiani nel mondo".
(Sis)
CGIE, NARDUCCI (PD): EROSIONE CONTINUA DEL BILANCIO MAE
(9Colonne) Roma, 13 ott - "Noi abbiamo denunciato anche molto duramente, proprio la settimana scorsa, questa continua erosione del bilancio del ministero degli Esteri". Lo ha detto il deputato del Pd eletto all'estero Franco Narducci, intervenendo sulla questione dei prossimi tagli al ministero degli Esteri durante i lavori dell'assemblea plenaria del Cgie in corso a Roma. "Credo che ci sia - aggiunge Narducci - una sorta idiosincrasia con il Mae, perché non comprendiamo come oggi la Farnesina possa avere il bilancio più basso dell'Unione europea, lo 0.25% del bilancio dello Stato e lo 0.11% del Pil". Per quanto riguarda le dinamiche dei tagli dei fondi destinati alla Farnesina "il 55% del bilancio del Mae - spiega il deputato eletto all'estero - è rappresentato da spese non rimodulabili, cioè che non possono essere ricollocate, salvo diverse strategie". Queste dinamiche - ha sottolineato Narducci - portano "a colpire i soliti noti" che sono "la cooperazione allo sviluppo e la direzione generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie".
(Cle)
CGIE, POSSIBILE CONVOCAZIONE PLENARIA STRAORDINARIA A DICEMBRE
(9Colonne) Roma, 13 ott - Quarantanove consiglieri del Cgie, "in considerazione della gravità del momento che gli italiani all'estero stanno vivendo", hanno chiesto la convocazione di "un'assemblea plenaria straordinaria da tenersi nella prima settimana di dicembre". All'ordine del giorno dell'eventuale plenaria ci sarebbe un "incontro formale con il capo dello Stato, una serie di colloqui con tutte le forze politiche e la discussione approfondita dei contenuti della Finanziaria relativi agli italiani all'estero".
(Ram)
CGIE, CAROZZA: METTERE IN PIEDI GRUPPO DI LAVORO SULLA FINANZIARIA
(9Colonne) Roma, 13 ott - "Nelle prossime ore metteremo insieme un gruppo di lavoro interno al Cgie incaricato di preparare un piano relativo alla Finanziaria 2012 e ai capitoli di spesa connessi agli italiani all'estero". È quanto ha annunciato il segretario generale del Cgie, Elio Carozza durante i lavori dell'assemblea plenaria alla Farnesina.
(Ram)
CGIE, SIENA: FACCIAMOCI INTERPRETI ANCHE DI NECESSITA' ORIUNDI (9Colonne) Roma, 13 ott - Dagli interventi di oggi è emersa la "necessità di organo come il Cgie", ma la proposta di legge ora in Parlamento tende a "diminuire la rappresentatività degli italiani all'estero". Lo ha detto il consigliere del Cgie Primo Siena che aggiunge: i Comites mantengono i "rapporti con le comunità degli italiani con il passaporto italiano, ma non con quella degli oriundi composta in grande maggioranza i nostri giovani". "Il Cgie - ha detto ancora Siena - deve farsi interprete di quest'altra Italia, richiamarla alle origini e mobilitarla".
(Cle)
CGIE, CASTELLANI: PROPOSTA DI RIFORMA INVOLUTIVA
(9Colonne) Roma, 13 ott - Quella proposta in Parlamento è una "riforma involutiva rispetto a quella che è la legge vigente". Una riforma "che potrebbe portare alla scomparsa degli organi di rappresentanza degli italiani all'estero". È quanto ha detto il consigliere del Cgie Paolo Castellani commentando il ddl Tofani al momento in discussione alla Camera dei deputati.
(Cle)
CGIE, SCHIAVONE: DECIDERE INSIEME ENTITA' DEI TAGLI SUI SINGOLI CAPITOLI
(9Colonne) Roma, 13 ott - "Non è accettabile che ogni qual volta in Italia si parli di tagli, i primi ad essere penalizzati siano gli italiani all'estero. Tutto ciò non deve più accadere, perché non siamo più disposti ad accettarlo. È per questo che chiediamo che quantomeno venga presa una decisione comune su come operare sui tagli ai capitoli che riguardano i nostri emigrati". È la richiesta avanzata da Michele Schiavone nel corso dell'assemblea plenaria de Cgie in corso a Roma.
(Ram)
CGIE, ZUPPETTI: IMPOSSIBILE AL MOMENTO CALCOLARE I TAGLI
(9Colonne) Roma, 13 ott - "Al momento non è possibile mettere nero su bianco le cifre dei tagli che colpiranno gli italiani all'estero. I tagli possono essere del 20% come possono essere del 45%. L'unica cosa certa è la base disponibile per il 2011 sulla quale, poi, verranno effettuati i calcoli per definire i capitoli relativi ai contributi del 2012". È quanto ha precisato il direttore generale del ministero degli Esteri per gli italiani all'estero e le politiche migratorie, Carla Zuppetti, rispondendo ad alcuni interrogativi posti dall'assemblea plenaria del Cgie.
(PO / Ram)
CGIE, GAZZOLA: BENE CAROZZA, ABBIAMO DOVERE DI RESISTERE
(9Colonne) Roma, 13 ott - Ascoltando gli interventi di questa mattina al ministero degli Esteri, il consigliere del Cgie, Mariano Gazzola ha rilevato che "l'appello del segretario generale Elio Carozza è stato accolto". "Un appello che condivido - aggiunge Gazzola -: abbiamo il dovere di resistere e di trovare le modalità per difendere i diritti degli italiani all'estero", affermando quei diritti come l'accesso alla conoscenza della lingua, il diritto salute, la tutela del lavoro italiano all'estero". "Siamo pronti a innovare - ha concluso - e a costruire il futuro".
(Cle)
CGIE, LOMBARDI: PENSARE A METODI AUTONOMI DI FINANZIAMENTO
(9Colonne) Roma, 13 ott - "Sono preoccupato di fronte alla prospettiva di ulteriori tagli. E la cosa che mi preoccupa di più è che noi non facciamo altro che prenderne altro e decidere quali sedi chiudere e quali corsi sopprimere. È per questo che dobbiamo aprire il capitolo di una riflessione innovativa per capire, a prescindere dalle decisioni del governo, come mettere in piedi forme organizzative autonome". È l'idea proposta da Norberto Lombardi nel corso dell'assemblea plenaria del Cgie. "Da un po' di tempo - ha sottolineato Lombardi - sto pensando che quanto accaduto negli Usa con la raccolta fondi che ha consentito la conservazione dell'insegnamento dell'italiano nelle scuole, non sia solo un modello ma rappresenti esattamente ciò che forse si dovrebbe mettere in atto sempre".
(Ram)
CGIE, LE RELAZIONI DELLE COMMISSIONI TEMATICHE (1)
(9Colonne) Roma, 13 ott - Si è aperta con la presentazione delle relazioni delle commissioni la seconda giornata di lavori dell'assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero in corso alla Farnesina. La quinta commissione - Formazione, impresa, lavoro e cooperazione -, presieduta dal consigliere Franco Santellocco, ha evidenziato, tra le attività svolte, i corsi di formazione per i connazionali all'estero dei Paesi extra Ue e le azioni per le imprese e la loro internazionalizzazione. La commissione ha anche organizzato una riunione straordinaria per individuare un'azione per il sostegno alle pmi alla luce anche di collaborazioni fattive con le imprese e i connazionali all'estero per affrontare meglio la competizione internazionale. La settima commissione - Nuove migrazioni e generazioni nuove - ha affrontato la questione di come rilanciare il dibattito sull'emigrazione tra i giovani e trovare "nuove leve". Ma la commissione si trova a scontrarsi con la dura realtà dei fatti: dei 42 giovani che dalla Francia avevano partecipato alla conferenza dei giovani italiani nel mondo solo cinque oggi "sono ancora interessati a essere presenti" ai lavori del Cgie. Incontri che però nel corso del tempo hanno visto una sempre minor partecipazione delle nuove generazioni, fatto che ha portato il presidente della commissione, Carlo Erio, a chiedersi "cosa rappresentano oggi i giovani? In quale contesto vogliono essere considerati?". "Dobbiamo lasciare loro la ‘casa in ordine', un edificio non contaminato. Chiediamo al comitato di presidenza che, qualsiasi posizione il governo prenda, si trovino il tempo e le risorse - ha detto Erio - affinché in questa assemblea vi sia di nuovo un'assemblea di giovani scelti democraticamente dai Comites e riprendere così il cammino della speranza". Oltre alla questione legata alla necessità della presenza di nuove generazioni negli organi di rappresentanza degli italiani all'estero, anche la questione femminile ha trovato spazio durante la sessione mattutina dei lavori dell'assemblea plenaria del Cgie. La consigliera Anna Pompei Ruedenberg, che è intervenuta a nome del Gruppo Donne, ha espresso l'auspicio che, dopo le prossime elezioni, all'interno del Cgie "ci sia compagine di donne più forte tanto da rendere superfluo lo stesso Gruppo Donne".
(PO / SEGUE)
CGIE, LE RELAZIONI DELLE COMMISSIONI TEMATICHE (2)
(9Colonne) Roma, 13 ott - A intervenire per la prima commissione - Informazione e comunicazione -, che durante l'ultima riunione ha visto la partecipazione del direttore di Rai International Daniele Renzoni, il vicepresidente Mauro Montanari che ha riportato il parere dei consiglieri dei Paesi extra Ue riguardo ai programmi di Rai Italia. Dalle opinioni generali è emerso un aumento della qualità dei programmi, nonostante il segnale in quei Paesi sia ancora "insufficiente". Tra le questioni più preoccupanti, il crollo dei finanziamenti destinati al servizio e il problema del criptaggio delle trasmissioni in Europa che "non possono essere risolti da Rai International". "Il problema resta - ha sottolineato Montanari -, nonostante i ripetuti richiami ufficiali da parte della commissione e di tutto il Cgie". La commissione, durante l'ultima riunione, ha inoltre affrontato la questione della stampa quotidiana e periodica all'estero. Oltre che per la sua funzione storica e di informazione, l'importanza della stampa italiana all'estero sta anche nella stessa "diffusione della lingua italiana in un momento in cui gli istituti per l'insegnamento dell'italiano vengono spazzati via", ha commentato Montanari. La stampa, precisa Montanari, non vuole "sostituire gli enti gestori, ma a volte - aggiunge - la stampa è l'unico ente che diffonda la lingua italiana". Il presidente dell'ottava commissione - Tutela sanitaria - Pasquale Nestico ha affrontato la questione dell'assicurazione sanitaria per gli indigenti, "una delle conquiste del Cgie messe in discussione dai tagli del governo". Nestico ha presentato la proposta della commissione per la mappatura degli italiani indigenti nel mondo con il coinvolgimento degli istituti socio-assistenziali attraverso la distribuzione di un questionario con l'obiettivo di presentarlo alla prossima plenaria. E sempre in ambito di diritti sociali la questione dell'assistenza sanitaria è stata il tema centrale dell'ultima riunione della seconda commissione - Sicurezza e tutela sociale - per cui si è espressa la presidente Maria Rosa Arona. La consigliera ha evidenziato come il governo nella sua relazione presentata ieri alla Farnesina abbia fatto "solo cenno alla questione delle pensioni ma non a quella assistenziale" di cui si sono "perse le tracce negli ultimi anni". I problemi dell'Italia "non si possono risolvere - ha aggiunto la Arona - colpendo le classi sociali più deboli o più lontane come gli italiani all'estero". La commissione ha proposto di "analizzare percorsi alternativi come la ricerca delle risorse nei Paesi di residenza o la creazione di fondazioni per la raccolta di risorse per gli italiani indigenti all'estero", facendo anche appello alle Regioni e alle imprese.
(PO / SEGUE)
CGIE, LE RELAZIONI DELLE COMMISSIONI TEMATICHE (3)
(9Colonne) Roma, 13 ott - Per la terza commissione - Diritti civili, politici e partecipazione - ha preso la parola il presidente Mario Tommasi che ha fatto il punto sulla riforma di Comites e Cgie che dal Senato è ora passata alla Camera senza, però, "che venissero prese in considerazione le indicazioni del Cgie". Il ddl Tofani, infatti, "non tiene conto - dice il consigliere del Lussemburgo - di proposte fatte a suo tempo dal Cgie e che erano la sintesi di dibattiti tra il Cgie, le associazioni e i Comites". La commissione è tornata inoltre a chiedere la riforma del voto estero senza mettere in discussione il voto per corrispondenza ma eliminando le problematiche legate alla sua segretezza. Per la quarta commissione - Scuola e cultura - è intervenuto Fernando Marzo che è tornato sulla questione dei tagli ai finanziamenti sull'insegnamento della lingua e della cultura italiana. A fronte della riduzione delle risorse per questo settore si pone "anche il problema qualitativo: quale sarà il livello dell'insegnamento che sopravvivrà?", si chiede Marzo. "Non è possibile fare alcuna previsione sull'anno futuro - prosegue Marzo -. Un'intera serie di corsi ha chiuso i battenti per la mancanza di certezza programmatica. Tutti hanno chiesto una sola cosa: rendere un servizio anche se in scala ridotta oppure che si facciano proposte alternative". Infine, per la sesta commissione - Stato, Regioni, Province autonome e Cgie - ha letto la relazione il consigliere del Sud America Francisco Nardelli che ha espresso lo "stupore" del Cgie per il ddl Tofani "approvato in Senato". Un testo che rappresenta, secondo il consigliere, "un passo indietro" rispetto alla legge attuale.
(PO / Cle)
CGIE, NARDI: MAE COMUNICHI REALE SITUAZIONE DEI COMITES
(9Colonne) Roma, 13 ott - "Prima che la plenaria del Cgie si concluda, è necessario che il ministero degli Esteri ci comunichi la reale situazione dei contributi ai Comites e i rischi che incombono. I Comites hanno stipulato negli anni contratti d'affitto e contratti lavorativi part-time che non possono essere interrotti dalla sera alla mattina, impegni giuridici e finanziari dei quali i presidenti non posso rispondere personalmente a causa di mancanze causate dalle istituzioni". È quanto dichiarato dal consigliere Dino Nardi nel suo intervento all'assemblea plenaria del Cgie in corso a Roma.
(Ram)
CGIE, AMARO: INCOMBONO ALTRI TAGLI PER ITALIANI ALL'ESTERO
(9Colonne) Roma, 13 ott - "Le cifre, i numeri, non sono ancora stati discussi, ma il governo pensa a tagli estremamente corposi per gli italiani all'estero". È quanto annunciato da Andrea Amaro, in apertura della sessione pomeridiana del Cgie che ha all'ordine del giorno il bilancio 2011 e in particolare i capitoli di spesa relativi a enti di assistenza, Comites, enti gestori, Cgie. "C'è il rischio che i capitoli lingua e cultura, assistenza e altri ancora, vengano chiusi a causa dei tagli sempre più corposi. Pare - ha aggiunto Amaro - che sia stata richiesta anche una riduzione dei finanziamenti del Cgie. Segnali di certo preoccupanti ma che ancora nessuno può confermare. Ci aspettavamo una relazione di governo più chiara su questi punti e invece così non è stato. È per questo che dobbiamo giocare d'anticipo e preparare proposte per evitare la soppressione di determinati capitoli".
(Ram)
CGIE, CAROZZA: CONTINUARE A DIFENDERE ITALIANI ALL'ESTERO
(NoveColonne ATG) Roma - "E' un momento tra i più delicati e difficili per le politiche rivolte agli italiani che vivono all'estero ma non bisogna mollare". Elio Carozza, segretario generale del Consiglio generale degli italiani all'estero aprendo al ministero degli Affari esteri i lavori dell'Assemblea plenaria del Cgie, ha espresso il malessere della comunità italiana residente all'estero e ricordato che "crisi economica, instabilità politica ed episodi legati al costume incidono negativamente sulla vita di milioni di connazionali". "Connazionali che, - secondo Carozza - si sentono sottovalutati e ignorati e che sono preoccupati per il rischio di vedere tagliato il cordone ombelicale con la madre patria". "Per non tradire una parte importante della storia degli italiani all'estero - ha aggiunto - abbiamo il dovere di trovare le modalità per continuare a difendere gli interessi degli italiani all'estero". "Le questioni relative degli italiani all'estero sono marginalizzate dall'attenzione politica - ha aggiunto Carozza - viviamo una sensazione di impotenza e disagio: un'umiliazione. Tuttavia affronteremo i problemi degli italiani residenti all'estero in questa assemblea in maniera positiva perché c'è volontà e determinazione". Bisogna, secondo il segretario generale del Cgie "reagire, combattere, resistere: sono queste le armi per risalire la china e trovare risposte ai bisogni degli italiani che vivono nel mondo. Abbiamo - ha aggiunto Carozza - il dovere di continuare con testardaggine a difendere i diritti per gli italiani all'etero e investire sul patrimonio culturale, economico e finanziario costituito dagli italiani che vivono nel mondo". "Adesso - ha continuato - dobbiamo guardare in avanti e tutti insieme. Non è questo il momento di creare divisioni". "Dopo la riforma costituzionale che aveva creato la circoscrizione estero e la legge sul voto all'estero eravamo tutti convinti che si sarebbe aperta per gli italiani all'estero una nuova fase storica. Non era una conquista ma era un punto di partenza: una nuova stagione" ha detto Carozza. "Avevamo la consapevolezza dei mutamenti intervenuti tra e nelle nostre comunità. L'emigrazione italiana aveva riscattato se stessa e vinto una battaglia storica. In questi ultimi tre anni - ha però sottolineato Carozza - abbiamo invece assistito al paradosso dei paradossi: l'attacco subdolo e poi frontale alla rappresentanza, un forte ridimensionamento dei finanziamenti, disattenzione e disinteresse da parte del governo".
CGIE, MANTICA: RIFORMA VA VALUTATA IN OTTICA CRISI
(NoveColonne ATG) Roma - La crisi economica e sociale italiana è il fil rouge di questa ultima assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero del 2011. Un periodo difficile, di tagli in ogni settore, anche e soprattutto in quello che riguarda le politiche per gli italiani all'estero. Non si conosce ancora l'entità dei tagli, ma l'allarme c'è e lo ha lanciato lo stesso sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica che alla Farnesina ha aperto la prima giornata di lavori dell'assemblea plenaria del Cgie ricordando che la priorità di questo e dei prossimi governi sarà quello del raggiungimento del pareggio di bilancio. Il taglio alle spese del ministero degli Esteri sarà di 206 milioni di euro, annuncia Mantica. Si tratta di "notizie ancora ufficiose, non ratificate", ma sicuramente la scelta dei settori su cui verranno applicati questi tagli sarà un "lavoro difficile" che farà porre dei "problemi non trascurabili". Primo fra tutti la riduzione dei finanziamenti al settore che riguarda gli italiani all'estero che potrebbe mettere in discussione lo stesso funzionamento degli organi di rappresentanza. "Credo - aggiunge - che si possa operare riformando alcune strutture", partendo dal ddl presentato inizialmente in Senato e ora in discussione in commissione Esteri alla Camera. "Devo dare atto - prosegue Mantica - che su questo tema c'è un grande senso responsabilità e partecipazione da parte di tutti". Il governo in particolare auspica, volendo mantenere l'impegno delle elezioni 2012 per il rinnovo dei Comites e del Cgie, tempi rapidi in Parlamento per l'elaborazione della nuova legge: "O chiudiamo tutto entro maggio-giugno - avverte il sottosegretario - o non ci saranno i tempi per votare con la nuova legge" e "questo va valutato anche alla luce della riduzione generale dei fondi", aggiunge. La riforma di Comites e Cgie, infatti, deve essere portata avanti anche in un'ottica di necessaria revisione dei costi e del funzionamento di queste strutture prendendo atto della riduzione delle spese a partire da quelle per le stesse elezioni. Il senatore Mantica è poi passato ad affrontare nello specifico le tre grandi questioni che riguardano le politiche per gli italiani nel mondo: il voto all'estero, l'insegnamento della lingua italiana all'estero e la riforma della rete diplomatico-consolare. Il sottosegretario ha rassicurato la platea riguardo all'impossibilità di sopprimere la circoscrizione Estero dal momento che per farlo dovrebbe essere portata avanti una riforma costituzionale impossibile entro il 2013. In ogni modo "la riforma del sistema bicamerale - ha spiegato Mantica - è auspicata da tutte le parti politiche perché così com'è è difficile operare in Parlamento". In ogni caso la circoscrizione estero non "è assolutamente messa in discussione da questo governo", assicura. Il governo però ha posto e continua a porre all'attenzione del Parlamento la necessità della "riforma voto all'estero con proposte correttive a legge vigente per rendere più trasparente il voto degli italiani all'estero". Riguardo alla questione degli enti gestori, per l'anno prossimo sono previsti ulteriori tagli. Al di là della riduzione delle risorse, secondo Mantica vanno riviste le modalità dell'insegnamento italiano all'estero. E' già iniziata la ricerca di una soluzione condivisa dal ministero degli Esteri e dal ministero dell'Istruzione dell'università e della ricerca attraverso la pianificazione "più razionale" del settore a partire dalla stessa riflessione rispetto ad "alcune scuole italiane all'estero". Il senatore del Pdl ha fatto l'esempio della scuola italiana ad Asmara che attualmente ha quattro alunni. Il problema, secondo Mantica, non è la riduzione degli enti gestori, ma il fatto che questi operino nel mondo "a macchia di leopardo". "Occorre lavorare su questo tema tutti insieme, ciascuno con la propria esperienza, e non più in modo settoriale e diviso", perché si tratta di "grande tema - sottolinea Mantica - che riguarda il Mae, il Miur, il dibattito parlamentare e il Cgie". Sulla rete consolare entro il 30 novembre il ministero degli Esteri dovrà presentare il proprio "programma di riduzione della spesa della rete consolare" di cui però ancora non si hanno notizie ufficiali. L'unica certezza è che ci saranno ulteriori chiusure di consolati, dal momento che "la riduzione dei costi è necessaria". "Dati i tempi - spiega Mantica -, non potremo fare dibattiti lunghissimi, ma troveremo modo di informare il Cgie". Un invito al dialogo ma anche alla comprensione.

CGIE, CAROZZA: GRAZIE A NAPOLITANO PER IMMAGINE CHE DA' A ITALIA
(NoveColonne ATG) Roma - "Al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano va il caloroso saluto e ringraziamento del Cgie, dei Comites e di tutti gli italiani che vivono nel mondo, per il lavoro che egli svolge e per l'eminenza del suo ruolo grazie ai quali l'immagine e la credibilità internazionale dell'Italia riscontrano una reale positività in grado di controbilanciare le criticità sempre più diffuse nell'opinione pubblica dei nostri paesi di residenza a causa dell'instabilità politica, della crisi economica finanziaria e purtroppo di episodi legati alla sfera morale del costume". Lo ha detto Elio Carozza, segretario generale del Consiglio generale degli italiani all'estero al ministero degli Affari esteri nel dare il via ai lavori dell'Assemblea plenaria del Cgie. "Al presidente Napolitano vogliamo rivolgere la rispettosa richiesta di ricevere il Cgie- ha aggiunto Carozza - per ascoltare la voce preoccupata delle comunità italiane che si sentono ingiustamente sottovalutate e ignorate".

CGIE, FIRRARELLO (PDL): NON TAGLIEREMO CORDONE CON EMIGRATI
(NoveColonne ATG) Roma - "Quello che stiamo vivendo è un momento difficile. Occorre avere maggiore pazienza rispetto a quella dimostrata finora". Lo ha sottolineato alla Farnesina il senatore Giuseppe Firrarello intervenendo all'Assemblea plenaria del Cgie. "Non mi preoccuperei - ha aggiunto il presidente del Comitato per le questioni sugli italiani all'estero del Senato - dei disegni di legge presentati, a volte contraddittori tra loro, perché in questa legislatura non troveranno conclusione. Bisogna invece accelerare l'iter del disegno di legge per rinnovare i rappresentanti degli italiani residenti all'estero". "Bisogna trovare - ha aggiunto il senatore - dei punti di incontro e canalizzarli in legge. Confermo la mia volontà e quella di tanti altri colleghi e della maggioranza del Parlamento" ha concluso Firrarello. "Non vogliamo tagliare il cordone ombelicale con gli italiani all'estero. Gli italiani nel mondo sono una risorsa che va garantita".

CGIE, FEDI (PD): RILANCIARE INIZIATIVA POLITICA
(NoveColonne ATG) Roma - Bisogna fare un sforzo in più, interloquire di più con i parlamentari: è il momento di rilanciare un'iniziativa politica per gli italiani all'estero. Oggi di politica per gli italiani nel mondo non se ne parla". Lo ha detto il deputato Pd eletto nella Circoscrizione Oceania, Marco Fedi, intervenendo alla Farnesina all'Assemblea plenaria del Consiglio Generale degli italiani all'estero. "Il sottosegretario Mantica ha lanciato un appello: ha richiesto collaborazione. Ma questa richiesta di collaborazione - si è domandato l'esponente del Pd - può esserci sono quando si parla di tagli?". "Oggi con la perdita di credibilità del nostro governo rischia di perdere credibilità anche la nostra diplomazia" ha aggiunto Fedi. "In questa legislatura non si avranno né i tempi né i modi per una riforma costituzionale. Mi chiedo allora : ‘quando ci sarà una discussione, un dibattito serio per capire che visione si ha del futuro della rappresentanza?". "In Italia e all'estero si chiede un cambiamento di passo: noi chiediamo al Governo di aprire una discussione seria sulla rappresentanza. Occorre ristabilire un rapporto di fiducia con le nostre comunità: la presenza italiana nel mondo non è un ‘costo' ma è una dimensione culturale. Disperderla sarebbe è un errore. Non capire che la stiamo disperdendo è un atto di arroganza".

CGIE, FARINA (PD): RIMANERE VICINI A INTERESSI ITALIANI NEL MONDO
(NoveColonne ATG) Roma -"E' ancora grande il rapporto tra l'Italia e la sue comunità, in Europa e nel mondo. Bisogna dare un senso a quanto abbiamo affermato in questi anni". Lo ha detto Gianni Farina, deputato del Pd eletto in Europa e residente in Svizzera, intervenendo alla Farnesina all'Assemblea plenaria del Consiglio Generale degli italiani all'estero. "Dal 2008 ripetiamo la vecchia litania - ha aggiunto - gli obblighi dello stato, la valorizzazione della comunità italiane nel mondo. Dimenticando che sono un patrimonio enorme da mettere al servizio della nostra nazione". A proposito della proposta di legge Calderoli, che prevede la soppressione della circoscrizione estero l'esponente del Pd ha calcato la mano. "E' straordinariamente di poca serietà. Toccherà al consiglio generale affrontare con un dibattito serio la proposta di rinnovamento del consiglio generale". "Dobbiamo rimanere vicini agli interessi della nostra comunità".

CGIE, NERI (PD): PROPOSTA DI RIFORMA VA APPROVATA AL PIU' PRESTO
(NoveColonne ATG) Roma - La proposta di riforma va approvata subito perché se non si affronta subito la questione si andrà a votare con la vecchia legge". Lo ha detto il consigliere del Cgie Luciano Neri nel corso dell'assemblea plenaria del Cgie alla Farnesina. Dalla relazione di governo, aggiunge Neri, "l'assurdo viene trasformato in normalità": "È normale, ad esempio, che si possano spostare le elezioni di Comites e Cgie per fare la riforma". Il consigliere è poi intervenuto sul tema della questione morale, perché tutto quello che è stato ricollegato agli italiani all'estero, "l'arresto di Di Girolamo, le intercettazioni alle conversazioni tra Dell'Utri e Micciché e tra Berlusconi e Lavitola su Caselli", ha ricordato Neri, è stato fatto in modo strumentale: "Quando qualcuno vuole far scomparire e denigrare gli italiani all'estero utilizza" queste argomentazioni. "Dovremmo mettere la questione morale all'ordine del giorno perché riguarda anche noi e non farla raccontare dagli altri".

CGIE, D'AMICO (LN): AIUTIAMO PRIMA I CITTADINI ITALIANI RISPETTO AGLI IMMIGRATI
(NoveColonne ATG) Roma -"Non voglio né difendere né denigrare il governo ma ragionare su alcuni punti insieme a voi" in un momento in cui "la situazione economica è molto difficile". Ad affermarlo è il deputato leghista Claudio D'Amico, membro della Commissione bilancio e membro dell'Osce intervenendo alla prima giornata di lavori del Consiglio generale per gliitaliani all'estero alla Farnesina. "Dobbiamo affrontare i temi dandoci delle priorità - ha ribadito D'Amico -. Continuo a vedere riduzioni dei fondi per gli italiani all'estero mentre aumentano quelli che riguardano l'immigrazione nel nostro Paese, investimento che ci costa dieci volte più di quello che diamo agli italiani all'estero". "È giusto - si chiede il deputato leghista - togliere ai concittadini all'estero per dare agli immigrati?. Per quanto riguarda la cittadinanza ritengo che essa non possa essere assolutamente allargata in maniera indiscriminata come vorrebbe il centrosinistra, ma al contrario, dovremmo fare in modo di rendere più difficili le condizioni che la permettono, in quanto la cittadinanza è l'ultima frontiera che rimane per la nostra salvaguardia. E' folle quindi la proposta della sinistra di introdurre lo jus soli come negli stati Uniti. In quel Paese lo jus soli aveva un senso, in quanto, si trattava di un Paese sterminato con pochissima popolazione e quindi era necessario popolarlo. Il nostro Paese al contrario è altamente popolato con alcune province, soprattutto in Padania, come quella di Milano che presentano una densità abitativa più alta di quella ad esempio di Pechino in Cina o Calcutta in India. Quindi non ci sono i presupposti per applicare lo jus soli". Secondo Claudio D'amico quindi "bisogna risolvere prima i problemi dei nostri cittadini e poi quelli degli altri. Ci prendiamo carico di cittadini bisognosi che vengono da altri Paesi mentre servono invece misure a favore dei nostri cittadini".

CGIE, PORTA (PD): EMIGRAZIONE E' RISORSA NON PROBLEMA
(NoveColonne ATG) Roma - "Gli italiani all'estero sono una risorsa ma non sembra questa la percezione del governo e di questa maggioranza". Lo ha detto Fabio Porta, deputato del Pd eletto nella ripartizione America Meridionale e vice presidente del Comitato permanente della Camera sugli italiani all'estero. Porta intervenuto alla Farnesina in occasione dell'assemblea plenaria del Cgie ha aggiunto: "Questo Cgie è la dimostrazione che l'emigrazione è una risorsa e non un problema". Sulla riforma Comites Cgie Porta ha invece spiegato: "Non è una priorità. Per gli italiani all'estero sono prioritarie e urgenti altre questioni come assistenza e voto". "Abbiamo bisogno - ha concluso - di un organo come il Cgie per svolgere al meglio il nostro lavoro".

CGIE, NARDUCCI (PD): ITALIANI ALL'ESTERO AVVERTONO DISAFFEZIONE
(NoveColonne ATG) Roma - "Credo che in questi tre anni l'intero sistema degli italiani all'estero ha pagato un prezzo durissimo". Lo ha detto il deputato del Pd eletto all'estero, Franco Narducci, intervenendo all'Assemblea plenaria del Consiglio Generale degli italiani all'estero alla Farnesina. Narducci ha aggiunto: "Se c'è qualcosa che oggi all'estero viene colto è il gesto di disaffezione da parte di governo e istituzioni nei confronti degli italiani all'estero. Questa disaffezione può creare una cesura forte tra italiani all'estero e istituzioni di questo Paese". "In questa manovra - ha aggiunto Narducci - c'è una chiara mancanza di coraggio da parte di chi ha responsabilità politica: non si ha la capacità di fare scelte coraggiose: si taglia su Comites e enti gestori distruggendo un patrimonio senza affrontare temi nodali come la le leggi per gli italiani all'etero. Si parla solo di tasse e non si affrontano temi importanti". A proposito della riforma Calderoli, Narducci aggiunge: "è inaudita la sua proposta: come si fa a proporre una riforma costituzionale in questi termini? Non c'è un paese al mondo a carattere federale dove si propone un modello del genere. La costituzione - continua - non si può fare a ‘spizzichi e bocconi'". "Non si può continuare a tagliare: gli italiani nel mondo sono una risorsa quantificabile nonostante i gesti di disaffezione che continuano ad arrivare dalle istituzioni del nostro Paese".

CGIE, GARAVINI (PD): PRIORITA' E' RINNOVO E NON RIFORMA RAPPRESENTANZA
(NoveColonne ATG) Roma - "Il mio dubbio è che la proposta di riforma di Comites e Cgie sia l'ultima goccia delle misure degli italiani all'estero una più devastante dell'altra. Ma la legge di riforma non è una priorità". È quanto ha dichiarato la deputata del Pd eletta all'estero Laura Garavini, intervenuta nella prima giornata di lavori all'assemblea plenaria del Cgie alla Farnesina. Il dubbio della parlamentare eletta nella circoscrizione Estero ripartizione Europa è che "la vera volontà sia quella di compromettere definitivamente gli organi di rappresentanza e in particolare i Comites e il Cgie". "Nonostante la buona volontà di noi parlamentari - ha aggiunto la deputata -, è impossibile che i parlamentari possano essere sempre presenti sui territori di elezione" dal momento che devono anche essere "presenti ai lavori parlamentari. Come possiamo mettere in discussione organi di rappresentanza che mettono in collegamento noi con le comunità all'estero?". Secondo la deputata democratica, "il rinnovo degli organi di rappresentanza è una priorità" non la loro riforma. "Se c'è priorità dal punto di vista delle risorse" prima di tutto viene la promozione "della lingua e cultura italiana all'estero, poi la razionalizzazione - e non la risoluzione - della rete diplomatico-consolare". "Dal punto di vista legislativo - ha proseguito la Garvini - la priorità è la messa in sicurezza del voto all'estero" dal momento che "le risposte del governo - ha aggiunto - non sono soddisfacenti". Secondo la deputata infatti la proposta dell'esecutivo di votare esclusivamente nei seggi allestiti presso i consolati è "un tornare indietro".

CGIE, MANGIONE: STOP A CHIUSURA IRRAZIONALE CONSOLATI
(NoveColonne ATG) Roma -"Lo smantellamento di politiche essenziali quali la promozione della lingua e la cultura italiana, i servizi consolari, la stampa periodica all'estero e l'attenzione alle giovani generazioni, insieme alla negazione dei diritti di democrazia con il secondo rinvio del rinnovo dei Comites e del Cgie, crea una situazione di emergenza per le comunità residenti nei nostri Paesi". È quanto si legge nella relazione del vicesegretario generale dei Paesi Anglofoni extraeuropei, Silvana Mangione. "È infatti molto grave - si legge nella relazione - il momento attraversato dalle nostre comunità, che non sono sufficientemente protette e valorizzate nemmeno dagli eletti all'estero, e sono emarginate in maniera sempre più pesante dall'azione del governo e del Parlamento italiani, come se si fossero completamente perduti il significato e i valori del principio e dei diritti di cittadinanza o se essi fossero applicabili soltanto ai figli di italiani residenti in Italia". "La cittadinanza - ha detto la Mangione - è per noi ragione di appartenenza e di orgoglio, è legame morale e concreto, è capacità e desiderio di compartecipazione alle difficoltà che vive il nostro Paese d'origine, ma è anche richiesta di uguaglianza nei rapporti e nelle decisioni degli interventi cosiddetti a favore degli italiani all'estero, ma in realtà, in massima parte, a favore dell'Italia. Primo fra questi è certamente l'insegnamento della lingua e della cultura italiana all'estero, messo in pericolo dai tagli sempre più devastanti ai contributi agli enti gestori, come se persistesse l'antico concetto che l'italiano deve essere insegnato soltanto agli italiani e ai figli degli italiani e non invece a tutti coloro che possono essere attratti dalla bellezza della nostra lingua di cultura e attraverso essa dall'Italia". "La progressiva erosione della forza dei nostri organismi rappresentativi - ha sintetizzato la commissione - è stata evidente anche nel loro mancato coinvolgimento nella predisposizione dei piani Paese con la conseguenza che sono state del tutto disattese le proposte delle comunità, che avrebbero permesso di tenere aperte, praticamente a costo zero, le strutture consolari, ad esempio, a Durban. Per l'ennesima volta, quindi, la commissione si oppone fermamente alla chiusura dei consolati di Adelaide e Brisbane in Australia e di Detroit e Filadelfia in Usa per le palesi ragioni di opportunità di maggiore internazionalizzazione dell'Italia in questo momento di grave crisi economica. Fra le altre azioni suggerite dalla commissione c'è la proposta, forse provocatoria, di chiedere direttamente al presidente del Cgie, ministro Franco Frattini, quali sono le politiche del governo per gli italiani all'estero. Per converso, da parte della commissione - ha concluso la Mangione - c'è l'impegno ad aprire il dibattito, insieme ai Comites e alle giovani generazioni, sull'impostazione delle linee di intervento per il futuro, e la convinzione che, malgrado tutto, si debbano creare i presupposti per indire al più presto la seconda conferenza degli italiani nel mondo, (ricordando che la prima risale al 2000), da tenersi in concomitanza con la seconda conferenza dei giovani italiani nel mondo".

CGIE, CASTELLENGO (ITAL-UIL): SIA RICONOSCIUTO LAVORO DEI PATRONATI
(NoveColonne ATG) Roma - "Ci avete portato via tutto, ma il cuore no". Mario Castellengo usa questa frase, "rubata" dallo sfogo di un'emigrata italiana nel corso della sua ultima missione in Australia, per battezzare il suo intervento all'assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero. "Fuori dai confini nazionali - ha detto Castellengo - c'è una situazione davvero dura per i nostri emigrati che con i tagli dei servizi consolari, hanno perso punti di riferimento importanti nei rispettivi Paesi. E allora - ha aggiunto - anche per i certificati di esistenza in vita, necessari per riscuotere le pensioni, si rivolgono ai patronati, all'Ital che rappresento, creando un flusso lavorativo importante che noi continuiamo a svolgere volentieri ma che vorremmo ci venisse riconosciuto dal Mae. Non chiediamo soldi, chiediamo solo il sacrosanto riconoscimento dello sforzo che ogni giorno viene profuso negli uffici di tutto il mondo al servizio dei nostri italiani all'estero".

CGIE, SIDDI (FNSI): GOVERNO INVESTA SU LINGUA ITALIANA
(NoveColonne ATG) Roma - "Registro una certa tristezza per le parole, seppur realistiche, pronunciate questa dal sottosegretario Mantica". Ha esordito così Franco Siddi, rappresentante dell'Fnsi al Cgie, nell'ambito dell'assemblea plenaria alla Farnesina. "Soprattutto in assenza di una visione strategica per il futuro degli italiani all'estero - ha tuonato Siddi - fare battute sulla lingua italiana, sulla sua diffusione, sul suo utilizzo non sta nei compiti del governo. Il governo deve, invece, valutare il patrimonio della nostra lingua senza scadere nei soliti giochi di parole e pensando seriamente all'italiano come strumento utilissimo per un Paese che vuole fare ‘sistema' nel mondo".

CGIE, POZZETTI (CGIL): TUTELARE LAVORATORI FRONTALIERI E IMMIGRATI
(NoveColonne ATG) Roma - "Bisogna lavorare e cercare di costruire insieme un'iniziativa che ci consenta di coinvolgere le massime istituzioni dello Stato per essere ascoltati e allo stesso tempo che riesca ad abbracciare le nostre comunità all'estero". È l'invito fatto da Claudio Pozzetti, responsabile frontalieri della Cgil, nel suo intervento all'assemblea plenaria del Cgie. "Nei confronti dei nostri frontalieri che ogni giorno vanno a lavorare in Svizzera - ha aggiunto - viene operata la stessa discriminazione che pochi chilometri più a sud, nella nostra Italia, colpisce i lavoratori stranieri in Italia. Bisogna superare quest'incredibile situazione e far sì che i nostri italiani e gli stranieri impiegati in Italia, godano di ogni diritto, dalla sanità all'istruzione".

CGIE, MAURO: LE PAROLE DI CALDEROLI DISTRUGGONO L'ITALIANITA'
(NoveColonne ATG) Roma -"Ho sempre partecipato a queste riunioni con grande attesa. Ora, invece, sono pervaso da sensazioni che stanno diventando certezza: ovvero che i giochi siano già fatti e che forse conti poco la nostra parola. Abbiamo bisogno di Comites che siano laboratori di cultura per i nostri giovani, che siano in grado di trasmettere all'estero la nostra italianità". È quanto detto dal consigliere Giorgio Mauro, nel corso del suo intervento all'assemblea plenaria del Cgie. "Le parole di Calderoli, che anche Mantica ha minimizzato - ha sottolineato Mauro - stanno creando sempre più opinione. Quella cattiva opinione per cui gli italiani all'estero avrebbero smesso di essere italiani. Cose non vere che colpiscono negativamente la bella realtà della nostra emigrazione".

CGIE, SORRISO: INUTILE RIFORMARE ADESSO ORGANI RAPPRESENTANZA
(NoveColonne ATG) Roma - "Che senso ha riformare adesso Comites e Cgie? Alla luce di un'imminente riforma dello Stato, con la conseguente riduzione del numero dei parlamentari, infatti, ci ritroveremmo tra tre o quattro anni a dover mettere di nuovo mano alle leggi che regolano la nostra rappresentanza". È la perplessità espressa da Augusto Sorriso, componente del Comitato di presidenza del Cgie, in apertura della prima sessione pomeridiana dell'assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero in corso alla Farnesina che ha all'ordine del giorno la riforma di Comites e Cgie.

CGIE, LOMBARDI: CI SONO FIGLI E FIGLIASTRI ANCHE TRA OBBLIGHI DI LEGGE?
(NoveColonne ATG) Roma - "Il sottosegretario Mantica questa volta ha trattato dei punti specifici" che "destano tanti interrogativi quanti sono i riferimenti fatti". È quanto dichiara il consigliere del Cgie Norberto Lombardi che è intervenuto all'assemblea plenaria alla Farnesina. In particolare, Lombardi si chiede perché mentre da una parte sono previsti "tagli forti su alcuni settori come l'insegnamento della lingua all'estero", dall'altra "ci sono voci che non si possono toccare perché sono obblighi di legge? Perché non si possono toccare voci come le missioni estero" mentre si possono tagliare le spese per il "rinnovo elettorale di Comites e Cgie che sono comunque obblighi di legge? Ci sono figli e figliastri anche tra gli obblighi di legge? Perché si accoglie positivamente la proposta di legge governativa che salva la circoscrizione Estero sia pur limitando il numero degli eletti all'estero" e poi "si insiste sulla proposta di legge sulla rappresentanza per sostituire il Cgie con gli eletti all'estero? Qual è la coerenza tra queste due proposte? Non sarebbe il caso di sospendere le decisioni sul Cgie almeno per renderle coerenti con le riforme costituzionali sulla circoscrizione estero?", si chiede il consigliere. Oltre alla questione dei tagli, Lombardi ha accusato il governo della mancanza di una politica chiara legata alla riduzione delle spese: in questo modo "non possiamo nemmeno fare una previsione o scegliere una linea di difesa per il futuro", ha sottolineato il consigliere di nomina governativa. "Il Cgie - è l'appello di Lombardi - guidi un moto di reazione nelle comunità italiane all'estero prima che sia troppo tardi". "Una reazione - aggiunge il consigliere - per dire una volta per tutte che se le istituzioni non vogliono fare facciamo noi". E poi rivolgendosi al deputato leghista Claudio D'Amico, Lombardi ha aggiunto: "Ci è venuto a fare il solito comizio della Lega Nord contro gli immigrati". È "indegno", ha detto Lombardi, che di fronte ai rappresentanti di un "organismo che ha ereditato la storia dell'emigrazione italiana" e che rappresenta anche i tanti italiani "morti negli Oceani e nelle miniere", si usi questa "contrapposizione tra immigrati ed emigrati". È una contrapposizione "indegna - ha concluso Lombardi - dal punto di vista storico e morale".

 

 

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