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CESARE LOMBROSO, UNA FACCIA DA CRIMINE

CESARE LOMBROSO, UNA FACCIA DA CRIMINE

"Tu guarda che faccia da delinquente ha quello", tutti Lombroso in erba oggidì. Perché ormai è penetrata nel senso comune la capacità di individuare la faccia da "ceffo", da "delinquente". Uno zigomo prominente, un naso esageratamente aquilino, lo sguardo torvo, la fronte bombata, e ti manderebbero in prigione per direttissima, senza processo. Ma Cesare Lombroso, l'antesignano d'Italia della cosiddetta criminologia, la disciplina che nel tempo ha perso molte delle sue pretese di scientificità, ma ha tenuto banco nei dibattiti tra esperti per molto tempo, era però - va ricordato - non un improvvisato teorizzatore di antropologia bislacca, ma un medico, un antropologo e un giurista, nato nel terzo decennio dell'800 e scomparso ai primi bagliori di futurismo, nel 1909. Ci deve essere stato in lui un imprinting sul destino legato agli albori, all'eredità genetico-biografica, tanto che ad un certo punto si cambia il nome di battesimo e da Marco Ezechia Lombroso, diventa più semplicemente Cesare. Cesare fonda la sua attività di ricerca sul concetto del criminale per nascita, concetto secondo cui l'origine del comportamento delinquenziale è già contenuto nelle caratteristiche anatomiche, meglio ancora fisiognomiche del criminale. C'è un elemento in nuce discriminatorio in tale approccio: il semplice essere fatto in un modo poteva comportare immediatamente la colpa della predisposizione a delinquere. Tanto che il lombrosianesimo avrebbe fatto gola a diverse successive menti gelide, nate per sopraffare l'altro da sé, che non hanno chiesto altro di meglio se non trovare un fondamento scientifico al mito della razza. Se poi uno dice che tutti i nani coi baffi sono potenziali dittatori, dice lombrosianamente una baggianata. Per questo il fondatore dell'antropologia della criminalità, in un secondo momento della sua attività, cercò di compendiare le sue intuizioni antropomorfe con fattori sociali, quali l'ambiente in cui il soggetto cresce, l'educazione che riceve, cose che condizionano il criminale (che da criminale nato comincia ad apparire come criminale diventato) decisamente di più dell'asimmetria occipitale. Successivamente alla fortuna, o alla curiosità che gli studi di Lombroso ebbero (si pensi solo alla loro applicazione in ambito giallistico, che sia romanzo o che sia serie televisiva), l'ambiente scientifico, ha superato le sue teorie, derubricandole a pseudoscienza. Ma ciò non toglie l'originalità del contributo che è stato in grado di dare; i due più famosi iniziatori delle moderne correnti psicoanalitiche, Sigmund Freud e Carl Gustav Jung, hanno raccolto suggerimenti insiti in alcune ricerche di Lombroso, specialmente sul versante dell'impatto della socialità sulla psiche dell'individuo.

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