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Il primo libro su Sherlock Holmes

31/10/1892

Il 31 ottobre 1892 Arthur Conan Doyle pubblicava “Le avventure di Sherlock Holmes”, prima raccolta di storie del celebre detective che l’allora 33enne scrittore e medico scozzese aveva pubblicano su diverse riviste fin dal 1887 quando (visto che il suo studio medico di Portsmouth aveva una scarsa clientela ed aveva molto tempo libero) narrò sullo Strand Magazine la prima avventura delle imprese poliziesche e deduttive di Sherlock Holmes, sotto il titolo di "Uno studio in rosso”. A quanto pare, all’uscita de “Le avventure di Sherlock Holmes”, Doyle aveva già deciso di “uccidere” la sua creatura (successivamente dirà che aveva finito per odiarlo…). Nel 1893, infatti, pubblicò il racconto “L'ultima avventura”, nel quale Sherlock Holmes muore precipitando nelle cascate svizzere di Reichenbach, avvinghiato al suo mortale nemico, il professor Moriarty. Il racconto verrà poi ristampato nel libro “Le memorie di Sherlock Holmes” che uscirà nel 1894. Ma, a causa delle proteste del suo editore e dei tanti lettori appassionati del detective, nel 1901, Doyle decise di fare resuscitare Sherlock Holmes nel racconto “L'avventura della casa vuota”, contenuto nella raccolta “Il ritorno di Sherlock Holmes” del 1903. L’autore immaginò che, grazie alla conoscenza delle tecniche di lotta giapponese bartitsu (che Doyle scrisse però erroneamente “baritsu”), Holmes, mentre lottava contro Moriarty sul bordo della cascata, fosse riuscito a scivolare attraverso la presa delle braccia del suo nemico che avrebbe quindi perso l’equilibrio precipitando nel vuoto. Holmes si fece poi credere morto per sfuggire alla vendetta dei sodali di Moriarty ed iniziò a viaggiare per il mondo.

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