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direttore Paolo Pagliaro

IO SCAPPO PERCHE’
NEL MIO VILLAGGIO…

di Massimo Marnetto

Io scappo perché ieri nel villaggio vicino sono arrivati con le jeep e i mitragliatori. Hanno ammazzato gli uomini, violentato le donne, rapito i ragazzini per farne dei soldati, rapito le ragazzine per farne le loro prostitute. E prima di andare via hanno incendiato tutto e il fumo si vedeva salire in cielo, oltre la collina.

Io scappo perché domani arriveranno anche nel nostro villaggio e faranno la stessa cosa, nessuno ci difenderà. Guardo mia moglie, il suo silenzio mi urla nelle orecchie "fai qualcosa, salva almeno i nostri figli". Loro dormono in questa notte dove ogni rumore è un tuffo al cuore, ogni cane che abbaia mi gela.

Io scappo al mattino presto salendo sul camion di uno sconosciuto che non parla mai. Gli ho dato metà dei miei risparmi, per andare in Europa. Andremo su al nord, fino alle coste libiche e poi attraverseremo il mare, anche se non l'ho mai visto. Saluto il mio vecchio padre tra le sue galline, lo  abbraccio forte mentre mi benedice, perché so che ci rivedremo solo in cielo.

Io scappo in quest'alba fredda, perché gli assassini si alzano tardi, ma non mi troveranno. Guardo il mio villaggio allontanarsi dietro alla polvere del camion. Dico ai miei figli di guardare bene anche loro, per non dimenticare la terra dove sono nati, dove io sono nato, ho giocato, ballato nei matrimoni e pianto nei funerali.

Io scappo perché voglio vivere. E qui c'è solo morte.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)