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direttore Paolo Pagliaro

“Anatomia del best seller” di Stefano
Calabrese

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

“ANATOMIA DEL BEST SELLER” DI STEFANO CALABRESE

 “Twilight”, “Hunger Games”, “L’Alchimista”, “Il codice da Vinci”: come si costruisce un successo editoriale di dimensioni planetarie? A questa domanda prova a rispondere Stefano Calabrese in “Anatomia del best seller. Come sono fatti i romanzi di successo”, edito da Laterza (pp. 192, euro 16). Non era mai accaduto che i romanzi – certi romanzi – avessero tanto successo e generassero volumi di vendite così possenti come negli ultimi vent’anni. La serie di Harry Potter, le trilogie di Twilight e Hunger Games, i romanzi di Coelho, le detective story di Stieg Larsson e Dan Brown, da “Il codice da Vinci” a “Inferno”, i romanzi di Murakami o opere come “Il cacciatore di aquiloni” e “Cinquanta sfumature di grigio”, sono diventati successi mondiali da milioni di copie vendute. Quali sono i motivi di questo successo? Bisogni profondi a cui queste narrazioni si ispirano ma anche fattori produttivi impensabili solo pochi anni fa: dalla tendenza intermediale per cui un libro viene concepito da subito per essere adattato a film, videogame, graphic novel, allo sviluppo di comunità di lettori-fan che danno vita a un flusso continuo di prodotti paralleli all’opera originaria – prequel, sequel, spin off, fake, fanzine. (Red)

 

 

“ERA DI MAGGIO” DI ANTONIO MANZINI

“Era di maggio” di Antonio Manzini (Sellerio, pp. 400, euro 14) prende il via tre giorni dopo gli eventi che concludono il precedente romanzo, “Non è stagione”. Perché l’indagine che lì si era aperta non si è ancora conclusa. C’è poi il fatto più grave, l’assassinio di Adele, una cara amica del vicequestore Rocco Schiavone, uccisa da un killer mentre dormiva nel letto di Rocco. Costretto a scavare nel proprio passato il vicequestore cercherà di chiudere il cerchio una volta per tutte. Manzini, attore e sceneggiatore, ha pubblicato i romanzi “Sangue marcio” e “La giostra dei criceti”. La serie con Rocco Schiavone è iniziata con il romanzo “Pista nera” (Sellerio, 2013) cui è seguito “La costola di Adamo” (2014) e “Non è stagione” (2015). Ne fanno parte anche i racconti presenti nelle antologie poliziesche “Capodanno in giallo”, “Ferragosto in giallo” e “Regalo di Natale”, pubblicate da Sellerio.

 

 

 

 

 

 

 

“TU SEI IL MIO DESIDERIO” DI ANTHONY ELIZABETH

Oxfordshire, 1921. Le antiche sale della dimora di Belfield Hall sono troppo ampie e solitarie per Madeline. A diciassette anni, sola al mondo, è stata costretta a lasciare il suo paese, la Francia, per andare in Inghilterra, patria del suo tutore. Questa la trama di “Tu sei il mio desiderio” di Anthony Elizabeth, edito in Italia da Garzanti (pp. 350, euro 16.40; traduzione dall'inglese di Claudia Marseguerra). In questa terra lontana la ragazza non conosce nessuno, tutto le sembra ostile. Solamente nell'immensa biblioteca riesce a ritrovare il sorriso. Lì, tra quelle pareti colme di libri che parlano di mondi da scoprire, ha trovato il suo rifugio. Eppure un giorno tutto cambia. Passeggiando per i boschi, quasi per caso, si imbatte nel guardacaccia della tenuta: Nathan Mallory. I suoi modi bruschi e arroganti non riescono a celare la bellezza dei suoi occhi. I suoi occhi scuri come il buio più profondo, che sono capaci di leggere fin negli abissi della sua anima. Madeline rimane senza fiato e cerca di resistere. Vengono da mondi diversi e cedere alla tentazione è sbagliato. È proibito. Ma anche inevitabile. Perché i loro cuori parlano la stessa lingua. Quella della passione, del desiderio, della fusione l'una nell'altro senza timori. Fino al momento in cui il giorno arriva, il fuoco della notte si spegne e i segreti che Nathan le ha nascosto vengono a galla. Segreti che parlano di Mr Maldon, duca di Belfield, l’uomo che l’ha accolta e protetta. L'uomo che ora più che mai ha bisogno di lei, per difendere la sua relazione con Sophie che ancora una volta è in pericolo. Madeline è davanti a un bivio. Credere a Nathan è difficile, anche se è impossibile dimenticare quegli attimi in cui nulla aveva più senso: solo i loro battiti all'unisono, solo i loro respiri in un unico respiro. Dopo il successo di Tu sei mia, che ha conquistato i lettori italiani che aspettavano con ansia un suo nuovo romanzo, Elizabeth Anthony torna a Belfield Hall. Ai suoi intrighi di palazzo e alle sue passioni proibite. Alle sue regole che vengono infrante in nome di un valore più alto che è quello dell'amore, quando diventa tentazione irresistibile. (Red)

 

 

 

“NEMMENO HOUDINI” DI ALESSIO MUSSINELLI

La storia narrata in “Nemmeno Houdini” di Alessio Mussinelli (Fazi editore, pp. 317, euro 14,90) è ambientata a Sarnico, lago d’Iseo, nell’agosto 1938. La vedova Moranti, dopo una lunga e scrupolosa ricerca di un nuovo collaboratore domestico, assume Esperanto Barnelli, giovane avvenente quanto avido, che la convincerà ad acquistare, tra le altre cose, una villa sul lago di Garda, una motocicletta e un’auto di lusso, con il pretesto di farle conquistare le attenzioni dell’amato D’Annunzio, morto in realtà già da tempo. In paese, intanto, Metello Patelli, detto il Bruttezza, insegue il proprio sogno di diventare organista della parrocchia ma don Fulvio Martinelli, il nuovo reverendo, gli mette i bastoni fra le ruote. Mentre l’infatuazione della Moranti verso il maggiordomo inizia a scemare, e Metello decide di fondare un’orchestrina per dar sfogo alla propria passione, la vedova scopre d’avere un figliastro: l’emaciato e delicatissimo Archemio, organista provetto. Da qui, mille colpi di scena – un finto prete, un baule pieno di documenti, un buffo incidente stradale, un tesoro nascosto in fondo al lago – fino al rocambolesco finale in cui, come in una commedia delle più classiche, tutti i fili si scioglieranno in una piacevole soluzione. Gli abitanti del piccolo centro affacciato sul lago sono i protagonisti di questa storia vivace e piena di intrecci. Lo stile garbato e l’ironia dell’autore fanno del romanzo un tenero e appassionato omaggio all’esuberante vita di provincia dell’Italia che fu. Mussinelli è nato e vive in provincia di Bergamo, a due passi dal lago d’Iseo. Laureato in Lettere, ha conseguito il diploma di Master in scrittura e produzione per la fiction e il cinema presso l’Università Cattolica di Milano. Appassionato di dolci e fai-da-te, è tastierista in un gruppo di musica da ballo e si dedica con grande trasporto alla scrittura. Nel 2013, con Fazi, ha pubblicato “Nemmeno le galline”. (Red)

 

 

“PARLARSI” DI EUGENIO BORGNA

 

Nel corso della nostra vita siamo accompagnati da alcune esperienze fondamentali che ci consentono di conoscere cosa noi siamo e cosa sono gli altri; e fra queste esperienze come non ripensare alla tristezza, alla sofferenza, alla felicità, alla solitudine, alla tenerezza, al desiderio di comunità e di comunità di destino, alla speranza, alla malattia e alla morte volontaria, e ai modi con cui entrare in comunicazione con ciascuna di queste esperienze? Ma cosa è questa parola ambivalente, “comunicazione”, che entra in gioco in ogni forma di discorso e di vita? Comunicare vuol dire rendere comune (dal latino munus, dono): è dialogo, relazione. Significa entrare in relazione con la nostra interiorità e con quella degli altri, nella convinzione che comunicazione sia sinonimo di cura. Noi entriamo in relazione con gli altri, allora, in modo tanto più intenso e terapeutico quanta più passione è in noi, quante più emozioni siamo in grado di provare e di vivere. Questi i temi affrontati nel saggio “Parlarsi. La comunicazione perduta” di Eugenio Borgna (Einaudi, euro 11, pp. 100).

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