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CONCORDIA, SOLUZIONE ARRIVA DALLA TURCHIA

La rimozione del relitto della Costa Concordia potrebbe prendere la via della Turchia. A dare peso a questa ipotesi è il capo della Protezione Civile, Franco Grabrielli, che in audizione alla commissione Ambiente della Camera ha spiegato come sia economicamente più conveniente l' offerta per lo smaltimento del relitto arrivata dalla Turchia (40 milioni di dollari) rispetto a quella definita "fuori mercato" di Civitavecchia di 200 milioni di euro e alle soluzioni di Piombino e Genova. E c'è poco da scandalizzarsi, ha sottolineato il capo della Protezione civile perché "da 25 anni in Italia non facciamo smantellamento di navi e le nostre navi militari le portiamo in Turchia". "Attualmente in Europa il Paese meglio attrezzato è la Norvegia" ha aggiunto, ma questa ipotesi è stata scartata "per una questione di distanza", anche se l' offerta norvegese era di "prezzi inferiori rispetto a quelli turchi". Quanto alle sedi ipotizzate in Italia, Gabrielli ha illustrato i diversi punti critici che riguardano ognuna. In linea generale i progetti tricolore sono più costosi perché "l' approccio dei progetti italiani non è di smantellamento ma di costruzione, e prevedono l' allestimento dei cantieri come se dovessero costruire e non smantellare". (17 feb - Pif)

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