Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

NESSUN GOLPISTA
NEI PARAGGI

di Paolo Pagliaro

Silvio Berlusconi dice che se andiamo a vedere il vocabolario, un colpo di Stato si ha “quando un governo eletto dal popolo viene sostituito da un governo nominato senza passare per le elezioni”. Negli ultimi vent' anni – prosegue Berlusconi - avremmo dunque avuto 4 colpi di Stato. I beneficiati, sembra di capire, sarebbero Monti, Letta, Renzi e un quarto a scelta tra Dini, D’Alema o altri che si sono installati a Palazzo Chigi per volontà del Quirinale e grazie alla fiducia del Parlamento, ma senza essere stati votati per quell’incarico direttamente dai cittadini.
Questa teoria del colpo di stato ultimamente va molto di moda, grazie al cosiddetto Mattinale di Forza Italia, agli scritti del professor Becchi, ai post di Grillo e alle campagne per l’impeachment di Napolitano. 
Se il criterio suggerito da Berlusconi fosse accolto, la storia dell’Italia moderna e contemporanea andrebbe riscritta, perché saremmo in presenza di un ininterrotto colpo di stato.
E’ successo infatti che nei 153 anni della sua storia unitaria, e nonostante la durata ventennale del regime di Mussolini, l’Italia abbia avuto 127 governi, con una durata media di poco più di un anno. Non risulta però che ci siano state 127 elezioni politiche.
Come è noto, non c’è alcuna legge che prevede l’elezione diretta del presidente del consiglio.La Costituzione stabilisce che il presidente della Repubblica possa dare l’incarico di formare il governo a chiunque ritenga in grado di ottenere la maggioranza e quindi la fiducia parlamentare. E prima di sciogliere le Camere e indire le elezioni anticipate, il Presidente ha il dovere di fare tutti i tentativi per dare un governo al suo paese.
E’ l’abc della democrazia e non si vedono golpisti nei paraggi. (18 apr)

 

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