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direttore Paolo Pagliaro

Al Sistina “Jesus Christ Superstar"

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Al Sistina “Jesus Christ Superstar

E’ approdato al Teatro Sistina di Roma lo spettacolo più atteso della stagione: la versione evento di Jesus Christ Superstar, la più grande opera rock di tutti i tempi, con un cast d’eccezione che non mancherà di richiamare l’attenzione di tutti gli appassionati di musica e teatro. Prodotto dalla Peep Arrow Entertainment nella versione originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, lo spettacolo firmato Massimo Romeo Piparo è in scena per la prima volta in Europa con un interprete d’eccezione nel ruolo del titolo: Ted Neeley, il Gesù "originale" del celebre film di Norman Jewison, lo storico successo cinematografico del 1973 (nella foto di Gianmarco Chieregato). “Essere invitato a recitare a Roma, al Teatro Sistina per questo festeggiamento del 20esimo anniversario di ‘Jesus Christ Superstar’, è la realizzazione del sogno di una vita. Sono onorato dall'opportunità di collaborare in questa nuova esperienza teatrale italiana, prodotta e diretta dal regista visionario Massimo Romeo Piparo, che ringrazio insieme a tutto lo staff e la crew, ogni membro del cast e i musicisti, per questa avventura straordinaria” dichiara il celebre attore americano.  E con Ted Neeley un’altra novità assoluta: i Negrita. E’ la prima volta, infatti, che una rock band italiana è protagonista di un musical. L’intera band con le chitarre di Drigo e Cesare “Mac” sarà sul palco insieme all'orchestra di 12 elementi diretta dal Maestro Emanuele Friello, mentre il frontman Pau presterà voce e corpo al controverso personaggio di Ponzio Pilato. Il ruolo di Maria Maddalena è stato affidato a Simona Molinari, mentre a vestire i panni del "cattivo" Caifa sarà il grande Shel Shapiro, mitico leader dei Rokes, attore di cinema e teatro, nonché autore, arrangiatore e produttore per molti interpreti della canzone italiana. Nel ruolo di Giuda l’esordiente Feysal Bonciani, fiorentino classe 1990, scelto da Massimo Romeo Piparo e da Ted Neeley, tra oltre cinquecento candidati arrivati da tutta Italia per le audizioni dello spettacolo. Tra i protagonisti spiccano nomi affermati del musical italiano come Paride Acacia (Hannas) - per 20 anni Gesù dell'edizione italiana - e Emiliano Geppetti (Simone), oltre ad un ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce. Sul palcoscenico del Teatro Sistina l’Orchestra dal vivo di 12 elementi diretta dal veterano dei Musical italiani il Maestro Emanuele Friello, le scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso e i costumi di Cecilia Betona. Il prossimo 12 ottobre Jesus Christ Superstar sarà in scena con questo stesso cast all’Arena di Verona per il “Celebration Day” in occasione dei quarant'anni del film e dei venti dalla rielaborazione italiana di Massimo Romeo Piparo, con un’edizione molto speciale che verrà rappresentata al tramonto, inserita nella programmazione ufficiale delle Opere dell'Arena. Jesus Christ Superstar, il capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, è ormai passato alla storia come uno dei musical più famosi e amati di tutti i tempi. La versione italiana in lingua originale firmata da Massimo Romeo Piparo, autore e regista celebrato all’estero per il suo straordinario stile innovativo, compie 20 anni e vanta ormai numerosi record e grandi numeri: tre diverse edizioni prima di questa, 11 anni consecutivi in cartellone nei Teatri italiani dal 1995 al 2006, oltre 1.000.000 di spettatori, più di 100 artisti che si sono alternati nel cast, 19 regioni e più di 1.000 rappresentazioni in 84 città italiane. (PO /red)

A ROMA “SETTE PEZZI DI CARNE” DI RICCARDO REIM

In scena al Teatro Dei Conciatori di Roma, dal 22 aprile al 4 maggio, “Sette Pezzi di Carne” di Riccardo Reim. Sul palco troveremo Valentina Ardinzone, Letizia Barone Ricciardelli, Emanuela Cacciaguerra, Danilo Celli, Chiara Di Pietro, Federica Lamedica e Maria Santirocco. Musiche originali di Raffaele Nicolì. In “Sette pezzi di carne” Riccardo Reim torna a scandagliare (quasi totalmente al femminile) il tema del volto segreto della notte metropolitana: sette personaggi “border line” che, raccontandosi, testimoniano in filigrana, un brutale, gratuito omicidio il cui autore resterà probabilmente impunito. In questo bizzarro mosaico la storia emerge a strappi, a brandelli, a lampi dai vari racconti, costituendone il sottile, misterioso “filo rosso”: un filo continuamente spezzato e ripreso, come le vite dei sette protagonisti. Voci e confessioni (vere? false? distorte?) dal sottosuolo, dunque: un bestiario umano segreto e inconfessabile al di fuori di ogni morale, osservato anche con salutare distacco ironico lontanissimo da ogni “cronaca”; incubi e deliri di un’umanità “saturnina” che si agita in un groviglio di fantasie, ossessioni, indecifrabili rituali, paradossi e sdoppiamenti. Spettacolo claustrofobico e segreto, violento e grottesco, dopo il successo ottenuto nel 2012, Sette pezzi di carne, viene ora riproposto in una nuova edizione al Teatro dei Conciatori, sempre mantenendo la particolare disposizione della platea che annulla il più possibile la tradizionale distanza tra spettatore e spettacolo, ponendo il pubblico nel medesimo spazio degli attori, in una sorta di imbarazzante coinvolgimento. (PO / red)

PIER GIORGIO BELLOCCHIO IN “PORTE CHIUSE” DI SARTRE

Prosegue la stagione Prove di volo al Teatro Argot Studio  (via Natale del Grande, Roma, Trastevere)  che anche quest’anno rinnova il suo rapporto con Pier Giorgio Bellocchio che dal 22 aprile al 4 maggio  torna sulla scena romana con il fortunato spettacolo dal titolo, “Porte chiuse” di J.P. Sartre, per la regia e traduzione di Filippo Gili. In scena saranno ancora Pier Giorgio Bellocchio, dal mese di luglio impegnato con le riprese di La prigione di Bobbio ultimo film di Marco Bellocchio, Vanessa Scalera,  fino al 18 aprile sul set di Mia madre, ultimo lungometraggio di Nanni Moretti, Liliana Massari e Massimiliano Benvenuto. Lo stesso cast insieme ad Apollonia Bellino, Vincenzo De Michele, Arcangelo Iannace, Aglaia Mora, Maria Claudia Moretti, Omar Sandrini e Beniamino Zannoni sta attualmente girando il film tratto dal testo teatrale Il Gabbiano di Anton Čechov,  per la regia di Filippo Gili, andato in scena lo scorso dicembre al Teatro Orologio di Roma. (red)

A ROMA I “SOSPETTI” DI LORENZO DE FEO

Dopo il successo di “È morta zia Agata”, la commedia musicale andata in scena per cinque settimane, torna al Teatro Millelire di Roma (via Ruggero di Lauria 22) un nuovo testo di Lorenzo De Feo.  Il 22 aprile debutta, infatti, “Sospetti”. Il testo, in scena fino al 27 aprile, è diretto da Antonio Lupi, in scena con Junia Tomasetta e Antonio Diana. Due amici di lunga data. Finalmente la loro prima casa in affitto. Una padrona di casa stravagante che manda videomessaggi come i terroristi di Al-Quaeda. I due si conosco da tanto tempo ma solo la convivenza svelerà quelle piccole manie che ognuno di noi ha in privato. Presto il sospetto si insinuerà tra i due e la complicità si sgretolerà creando incomprensioni e ripicche. Un gioco perverso. Ma solo il colpo di scena finale farà capire che non tutto è quello che sembra. Una commedia con musiche eseguite dal vivo dal duo Salvi-Magnifico al flauto e alla chitarra Un lavoro musicale he si ispira alla tradizione degli spettacoli del Quartetto Cetra degli anni 60. (PO / red)

OMAGGIO A CECILIA MANGINI, PRIMA DOCUMENTARISTA ITALIANA

Il 19 aprile debutta a Roma, presso il Teatro Scuderie Villino Corsini, lo spettacolo "Ostinata Passione" di Marianna De Pinto dedicato a Cecilia Mangini, la prima donna documentarista italiana. Lo spettacolo è ispirato dal libro di Gianluca Sciannameo “Con Ostinata Passione. Il cinema documentario di Cecilia Mangini” (edizioni Dal Sud). “Sono nata in Puglia nella sera del 31 luglio dell’infido 1927 e mi circondano secoli di fuoco” si presenta l’autrice in questa pièce che ripercorre decenni di storia nazionale, di evoluzione di costumi, di conquiste di diritti, di perdita di identità. Dagli anni '30 agli anni '70 lo spettacolo segue, nel lavoro della documentarista in particolare il filone femminile. Dai riti magico-religiosi del sud degli anni 50, alle donne operaie della catena di montaggio, dalle tabacchine del Salento, alle emigrate del sottobosco del lavoro domestico. Anni di cambiamenti e conquiste, in una forbice che allontana sempre di più il progresso dallo sviluppo. La condizione della donna come e quando è davvero migliorata? Quale è stato il prezzo da pagare per la desiderata parità? “Essere donne”, “Stendalì suonano ancora”, “All’armi siam fascisti”, “L’inceppata”, “La passione del grano”, “Maria e i giorni”: le immagini e i testi dei documentari di Cecilia Mangini e di suo marito Lino del Fra e i versi di Pasolini si mescolano a racconti di donne vissute in quel tempo, sospese tra il ricordo famigliare e la vera memoria storica.(PO / red)

   

 

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