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RENZI AI SENATORI:
FUTURO DIPENDE DA VOI

RENZI AI SENATORI: <br> FUTURO DIPENDE DA VOI

Il treno delle riforme, dopo tre giorni di sosta alla stazione del Senato, si appresta a ripartire. Domani comincia il tour de force che, 9-24 sette giorni su sette e tempi contingentati, dovrebbe portare l' 8 agosto al voto finale, in prima lettura, del dl sulle riforme costituzionali. E così oggi Matteo Renzi ha voluto motivare i senatori con una lettera aperta per ricordare che "stiamo realizzando un' impresa. Una legislatura nata con le difficoltà che ricordiamo può segnare una svolta nella storia repubblicana. La modifica costituzionale di cui state discutendo supera il bicameralismo perfetto, semplifica il processo legislativo, riequilibra il rapporto Stato Regioni, abolisce il Cnel, disegna uno Stato più efficace e semplice. Una rivoluzione del buon senso in linea con le principali esperienze costituzionali europee. Si può essere d' accordo o meno con questa riforma: definirla svolta autoritaria però significa litigare con la realtà". Una stilettata diretta non tanto alle opposizioni, quanto a coloro nella maggioranza di fatto dissentono su diversi punti, in particolare sul Senato elettivo, e che ieri sono tornati a riunirsi per rinserrare le fila: gli emendamenti presentati, fanno sapere, non verranno ritirati. Non una buona notizia per Renzi, che a proposito aveva scritto: "La riforma costituzionale per la quale vi accingete a passare giorni - e temo notti - in Aula è non solo la riscrittura condivisa anche con parte delle opposizioni della Legge Fondamentale ma è anche l' inizio di un affascinante e difficile tentativo di restituire concretezza alla parola speranza. Di restituire dignità alla parola politica. Di restituire onore alla parola Parlamento. Perché il percorso possa iniziare con l' approvazione della riforma costituzionale occorre allora la vostra fatica di questi giorni e per questo vorrei ringraziarvi".



L’APPELLO Quindi l' appello del premier: "So che è il vostro dovere e che anzi molti di voi sono felici di uscire dallo stallo dei primi mesi di legislatura con un progetto ambizioso. Ma so anche che in queste ore vedere il Senato costretto a perdere tempo senza poter discutere in modo civile ma attraverso emendamenti burla è triste. È umiliante, immagino, trascorrere il vostro tempo, prezioso come il tempo di tutti i rappresentanti dello stato, a discutere di argomenti assurdi, come cambiare il nome della Camera dei Deputati in Gilda dei Deputati. Verrà il giorno in cui finalmente anche certi "difensori" della dignità delle Istituzioni si renderanno quanto male fa al prestigio del Senato e del Parlamento mostrarsi ai cittadini come si stanno mostrando oggi". Alla Camera, intanto, si riunivano i parlamentari del Movimento 5 Stelle: "Renzi impone una riforma del Senato contro la democrazia, fermiamolo" il motto. "La casta -secondo il leader del M5S Beppe Grillo- si preserva, i diritti dei cittadini vengono calpestati. Vogliono imporre senatori eletti dalla politica. Senatori selezionati da consigli regionali e sindaci che cosi dovranno svolgere un doppio depotenziando entrambi ruoli. Il 75% degli italiani chiede di votare i senatori. Renzi e Berlusconi li vogliono far eleggere dalla casta". E Mario Michele Giarrusso preannuncia una "grande manifestazione" in Senato per protestare contro la riforma. Quel Senato dove domani sarebbe dovuto andare in scena il confronto tra Renzi e Berlusconi: saltato, però, per l' indisponibilità del Cavaliere, rimasto a Milano.

(28 lug - Sis)

(© 9Colonne - citare la fonte)