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direttore Paolo Pagliaro

CONTI: IL MIO SANREMO
SARÀ UN PO’ “PEPOSO”

CONTI: IL MIO SANREMO <br> SARÀ UN PO’ “PEPOSO”

Come sarà il Sanremo 2015 condotto da Carlo Conti? E’ ancora presto per dirlo ma la macchina organizzativa è già partita. “Il Festival rimane una straordinaria vetrina per i cantanti italiani. So già che molti artisti torneranno su quel palco volentieri e con l’entusiasmo della prima volta” assicura lo stesso conduttore “mangia-ascolti” di Rai1 che svela di aver già avuto vari incontri con alcune case discografiche. Conti - che è anche direttore artistico del Festival - parla dalla sede Rai di viale Mazzini, a Roma, dove questa mattina ha presentato il regolamento della 65esima edizione della manifestazione.

 

 


VOTO ANCHE VIA WEB O CON UNA APP
- I nomi dei protagonisti del festival della canzone italiana li conosceremo solo più là - il 14 dicembre - ma intanto il Sanremo targato Conti inizia a prendere forma: l’appuntamento è dal 10 al 14 febbraio e tra novità (il voto a distanza sarà espresso anche attraverso il Web e/o una app creata per l’occasione) e vecchie tradizioni (un brano a testa per gli artisti “campioni”, la gara con eliminazioni) l’attesa cresce e c’è già “un bel fermento”: “Mi inchino davanti ai miei predecessori che hanno fatto tutti ottimi Sanremo. Quest’anno tocca a me e cercherò di portare all’Ariston l’esperienza maturata negli anni sia come disc jockey che come direttore artistico di radio. A Sanremo - aggiunge il conduttore - vorrei tutti i sapori della musica italiana. Vorrei canzoni che lascino un segno e che siano canticchiate dagli italiani. Non ho preclusioni né nei confronti di cantanti provenienti dai talent né nei confronti di artisti del passato”. “Per le Nuove Proposte - spiega Conti - abbiamo pensato a un sistema più ‘peposo’. Una sorta di torneo tennistico con scontri diretti per quarti, semifinali e finale. Un po’ di competizione ci sta bene”. Conti sottolinea poi la novità del televoto ora anche via app/web: “Un nuovo metodo, la chiave giusta”.

 

 


SEDICI I BIG IN GARA
- Ma se lo spettacolo televisivo è ancora tutto da costruire (“ora pensiamo solo alla selezione delle canzoni” sottolinea più volte Conti) è chiarissimo il regolamento della prossima edizione del festival: saranno 16 gli artisti della categoria campioni, in finale ne arriveranno 12 e alla fine ne resteranno in gara tre: “In questo Sanremo cresce il numero dei cantanti (lo scorso anno erano 14, ndr) e diminuisce quello delle canzoni - precisa Conti - visto che ogni artista presenterà un solo brano. La terza serata, invece, sarà una sorta di festa con i 16 big chiamati a interpretare altrettante cover (per le quali arriveranno nuovi arrangiamenti), anche con il supporto di ospiti italiani e non solo. Ci aspettiamo duetti speciali. Verrà assegnato, inoltre, un premio speciale alla cover più votata della serata”. Nelle prime due serate si esibiranno 8 big e 4 giovani mentre venerdì - quarta serata del Festival - la canzone-artista con la percentuale di voto complessiva più elevata verrà proclamata vincitrice della sezione “Nuove Proposte”. E’ ancora presto, invece, per parlare di ospiti o vallette: “Io sono un po’ bruttino - ironizza il presentatore di ‘Tale e Quale show’ - e non mancherà una bella presenza femminile. Gli ospiti? Siamo incoscienti: non abbiamo ancora contattato qualcuno”. Certo è che pubblico - e non solo - si aspetta molto da Carlo Conti: “Per la Rai è un perno centrale” sottolinea il direttore di Rai1 Giancarlo Leone che si è detto soddisfatto degli ascolti portati a casa dalla rete ammiraglia di viale Mazzini: “Salgono gli ascolti di Rai1 nel mese di settembre: il prime time si fissa al 19,94%, con un incremento dell’1,16 rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Questo smentisce la crisi della tv generalista”. A proposito del Festival il direttore di Rai1 ha voluto anche precisare che “l’edizione di quest’anno costerà un milione e mezzo di euro in meno, frutto del minor costo della convezione triennale tra la Rai e il Comune di Sanremo”. E se qualcuno si aspetta un festival di serate lunghissime si sbaglia. Sia Conti che Leone assicurano serate televisive più brevi: “Non dobbiamo inseguire la notte per fare share” ha detto Leone. E Conti conferma: “Non abbiamo intenzione o necessità di serate lunghissime”. Per capire che Festival sarà non ci resta che aspettare. Comunque vada - ricordando l’augurio di Piero Chiambretti ai cantanti in gara nel lontano Sanremo ’97 - sarà un successo. (Gil – 29 set)

(© 9Colonne - citare la fonte)