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direttore Paolo Pagliaro

ART.18: CGIL IN PIAZZA PD, PROVE D’INTESA

ART.18: CGIL IN PIAZZA PD, PROVE D’INTESA

Dopo la resa dei conti e la vittoria tutto sommato schiacciante sul Jobs Act nella direzione nazionale del Pd, Matteo Renzi è convinto: "Al Senato non ci saranno franchi tiratori". A Palazzo Madama però, anche dopo la riunione del gruppo del Partito democratico di questa mattina, restano sul tavolo gli emendamenti, sette, firmati da una trentina del gruppo della cosiddetta minoranza, capitanata in questo caso da Federico Fornaro e da Maria Cecilia Guerra. Ai quali il capogruppo Luigi Zanda ricorda che "esistono delle regole in un gruppo e vanno mantenute, l' unica regola democratica che conosco è che la linea data dalla maggioranza va mantenuta" auspicando che "le proposte di modifica siano nella responsabilità di chi li ha presentati" perché "io attribuisco grande valore alla direzione di ieri". Da parte loro, gli autori degli emendamenti ' interni' spiegano che sì, "abbiamo accolto con favore l' ampliamento dell' articolo 18 anche ai neo-assunti in caso di ingiusto licenziamento per motivi disciplinari, fatto ieri dal presidente del Consiglio. Ma ci permettiamo di sottolineare la questione risorse che il governo metterà a disposizione nella legge di stabilità: 1.5 miliardi di euro l' ho sono aggiuntivi per la cassa integrazione deroga oppure no? Dove sono le risorse per l' ampliamento degli ammortizzatori?". La preoccupazione di Fornaro e Guerra è che "nel documento della direzione non si fa cenno alle altre questioni degli emendamenti presentati da noi: i voucher, il demansionamento, il controllo a distanza". Secondo Fornaro e Guerra "riteniamo che gli emendamenti, firmati peraltro da molti senatori, debbano essere vagliati dal governo, finora non abbiamo ricevuto nessuna risposta né positiva né negativa e in questo senso la discussione deve ancora partire, per noi è aperta". In ogni caso "gli emendamenti restano, nessuno ci ha chiesto di ritirarli. Poletti nella scorsa assemblea si è detto aperto, oggi non c' era perché sta lavorando proprio su questo".



LA MANIFESTAZIONE IL 25 OTTOBRE E a mettere in discussione il "consenso crescente" vantato ieri da Matteo Renzi nel suo intervento alla direzione del Pd, è anche Susanna Camusso, leader della Cgil, che spiega che "noi stiamo lavorando per preparare la manifestazione del 25 ottobre e abbiamo attorno a noi molto consenso, e credo che ne troveremo ancora di più dopo ieri perché ci troviamo di fronte al fatto che si vuole modificare la norma dell' articolo18 anche per coloro che già ce lo hanno. Quindi mi pare che aumentino le ragioni della mobilitazione".  (30 set - Sis)

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