Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

SE RUBASSIMO
UN PO’ MENO

SE RUBASSIMO <br> UN PO’ MENO

Dopo due anni di indagini,  la Guardia di Finanza ha denunciato 62 persone che si erano associate per frodare il fisco. Attraverso false cooperative e false fatturazioni la combriccola, guidata da due rispettabili imprenditori romani, ha sottratto allo Stato 1 miliardo e 700 milioni di euro.  
Per apprezzare la cifra, ricordiamo che l’operazione Mare Nostrum costa circa 100 milioni l’anno,  e noi stiamo chiudendo questa straordinaria missione umanitaria, perché la giudichiamo troppo costosa. 
E’ pacifico che se fosse ripristinata la legalità, l’Italia avrebbe risolto una parte non piccola dei suoi problemi economici.
Nel budget delle Regioni – di cui molto si discute in questi giorni - la spesa sanitaria incide per circa il 75% della spesa corrente. Come ha documentato il recente libro bianco dell’Ispe, il costo stimato della corruzione nel sistema sanitario italiano supera i 23 miliardi l’anno. Ma l’effetto economico complessivo è decisamente superiore, perché questo furto fa crescere debito pubblico e prelievo fiscale.
C’è corruzione nell’aggiudicazione degli appalti, nei rapporti con la sanità privata, nell’acquisto di beni e servizi, ci sono false attestazioni di forniture, false richieste di rimborso, false prescrizioni, gare pilotate e gare non necessarie, aumento artificioso del prezzo dei farmaci e dei dispostivi medici,  ci sono accordi di cartello e omessi controlli.
Non è una calamità naturale, volendo si rimedia. La Asl di Salerno perdeva 500 euro al minuto, 700 mila euro al giorno, 250 milioni all’anno.  Nominato nel 2011 Commissario Straordinario, Maurizio Bartoletti – di professione colonnello dei carabinieri con un Master in gestione di impresa -  ha riportato la Asl al pareggio, senza tagli lineari, senza togliere qualcosa ai cittadini salernitani, senza risorse aggiuntive, senza sostituire un dirigente. Ma facendo rispettare la legge, questo sì. (22 ott)

 

 

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