Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

PADOAN: NO AL QUARTO ANNO DI RECESSIONE

PADOAN: NO AL QUARTO ANNO DI RECESSIONE

L'Italia si impegna “ad adottare misure aggiuntive per rafforzare lo sforzo fiscale già delineato nella bozza del piano di bilancio” ma attenzione: “Un quarto anno di recessione va evitato a tutti i costi”. È quanto scrive il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nella lettera di risposta del governo italiano al vicepresidente della Commissione Ue, Jyrki Katainen. Il titolare dell'Economia assicura che l'Italia intende centrare l’obiettivo di un aggiustamento strutturale dello 0,3% del Pil nel 2015 contro lo 0,1% previsto nella manovra 2015. Il tutto con tre misure economiche che consentiranno di recuperare in tutto 4,53 miliardi: lo spostamento di 3,3 miliardi per ridurre il deficit dal Fondo originariamente previsto per l’alleggerimento del carico fiscale, la riduzione di 500 milioni della quota di fondi nazionali stanziati per il cofinanziamento dei Fondi di coesione europei ed esclusi dai tetti del patto di stabilità interno applicato alle Regioni, e infine l’estensione del meccanismo di reverse-charge al settore retail, supportata da una clausola di salvaguardia sulle accise. Padoan avverte comunque che misure che penalizzino la crescita sono da evitare assolutamente: “È mio dovere ricordarvi che l’economia italiana sta affrontando una delle recessioni più gravi e durature della sua storia, giunta al terzo anno, mentre c’è il serio rischio di deflazione e stagnazione. Un quarto anno di recessione va evitato a tutti i costi perché sarebbe difficile tirarne fuori il Paese”. La strategia di bilancio del governo, insiste Padoan, è tesa “a minimizzare questi rischi macroeconomici”. Inoltre, “deve essere considerata all’interno dell’agenda complessiva delle riforme strutturali”. Per questo motivo, scrive ancora il ministro, l’Italia “ha deciso di utilizzare la flessibilità offerta dalla legislazione europea e nazionale per realizzare un ambizioso pacchetto di riforme con l’intenzione di rilanciare la crescita potenziale. Queste riforme avranno un impatto diretto sulla crescita potenziale e la sostenibilità del debito, permettendo così, in accordo con la regolamentazione europea e le leggi nazionali, una deviazione temporanea dal cammino di convergenza verso gli obiettivi di bilancio di medio periodo”. Il portavoce di Katainen ha già fatto sapere che la Commissione “accoglie con favore la collaborazione costruttiva dell’Italia”, ricordando che la “consultazione è ancora in corso” e che “mercoledì saranno pubblicate le analisi solo di quei Paesi con serie deviazioni” dalle regole. (Asc – 27 ott)

(© 9Colonne - citare la fonte)