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direttore Paolo Pagliaro

QUANDO BERSANI
FACEVA LE RIFORME

QUANDO BERSANI <br>FACEVA LE RIFORME

di Paolo Pagliaro

Poiché per una rara combinazione astrale non siamo in campagna elettorale, né per il Parlamento, né per le regioni né per i comuni né per i consigli di quartiere, e grazie a Dio e Delrio non lo saremo mai più per le province, è possibile citare uno scritto apologetico che riguarda Bersani senza violare la par condicio.
Si tratta di un commento uscito sul settimanale Panorama a firma di Marco Cobianchi, giornalista economico e saggista di orientamento liberale. Ricorda Cobianchi che Bersani, come ministro dell’Industria, ha permesso ai supermercati di vendere farmaci. allargando la concorrenza, facendo scendere i prezzi e creando nuovi posti di lavoro.
Ha colpito la corporazione dei notai abolendo l’obbligo di avere una loro firma quando si vende un’auto o una moto.
Ha iniziato ad abolire le tariffe minime per i professionisti (eliminate definitivamente da Monti), consentendo a un giovane avvocato di fare concorrenza al collega già affermato proponendo costi più bassi e consentendogli, per di più, di fare pubblicità al suo studio.
Ha colpito il potere forte delle banche vietando le penali di estinzione dei mutui e l’addebito dei costi della chiusura di un conto corrente.
Ha vinto contro le assicurazioni abolendo la figura dell’agente monomandatario.
Ha imposto a quel potere fortissimo che si chiama Enel di vendere una parte consistente di centrali in modo da creare il mercato dove prima c’era un semi-monopolio.
Ha scorporato la rete di trasmissione elettrica (Terna) che ora è quotata in borsa.
Ha consentito ai negozianti di fare sconti tutto l’anno su qualsiasi merce. Ha abolito i limiti quantitativi della produzione del pane e il limite al numero di panifici in ciascun comune. Ha abolito la commissione comunale per aprire un esercizio commerciale. E infine ha abolito il costo della ricarica dei cellulari.
Sostiene il mondadoriano Panorama che un capello di Bersani è più liberale di tutto il Pd.
Ma poiché non è questa l’immagine che Bersani ha saputo dare di sé nella battaglia politica e in quella, altrettanto cruenta, della comunicazione. era inevitabile che alla fine perdesse. (30 ott)

(© 9Colonne - citare la fonte)