(11 febbraio 2016) Federico II di Svevia visse gran parte della sua vita in Italia. Nato a Jesi, nelle Marche, nel 1194, trascorse la sua infanzia a Palermo. A 17 anni si recò in Germania dove rimase fino al 1220. Nel periodo compreso tra il 1220 e il 1250, Federico viaggiò molto spostandosi nei territori dell‘impero, soprattutto nelle regioni continentali del Regno di Sicilia. Molto frequenti furono i suoi soggiorni in Puglia dove predilesse, in modo particolare, la Capitanata (regione storico-culturale della Puglia che ha costituito una unità amministrativa, dapprima del Regno di Sicilia, poi del Regno di Napoli e, quindi, del Regno delle Due Sicilie) tanto da fare di Foggia sede di un suo palazzo e capitale imperiale. Il corso organizzato dall’Istituto italiano di cultura di Monaco di Baviera e da Forum Italia e.V. – appuntamenti il 3, 10, 17 marzo, dalle 18 alle 19.30, presso la sede dell’Iic - si occuperà di aspetti della vita di Federico II meno noti e metterà in luce quanto la storia e l’opera dell’imperatore siano oggi, in considerazione dell’incontro di culture diverse che la sua figura esprimeva, più che mai attuali. A curare il corso Pasquale Episcopo: pugliese, Episcopo ha studiato ingegneria a Napoli. Nel 1988 ha concluso il dottorato presso l’Università di Roma con una tesi in ricerca operativa. Da 22 anni vive a Monaco di Baviera. Consulente di project management, dal 2000 lavora come insegnante di lingua italiana per la Mvhs. Nel 2007 e 2008 ha tenuto dei corsi di italiano alla Lmu (Fach- und Fremdsprachen Programm). Dal 1993 è giornalista pubblicista e scrive regolarmente su alcuni giornali in Germania e in Italia. Il corso si baserà su materiale raccolto a Foggia sia presso la biblioteca provinciale e il museo civico, sia durante incontri avuti con uno dei massimi studiosi della storia di Federico II e di Foggia, Giuseppe de Troia. (Red)

SCHEDA / L’IIC MONACO DI BAVIERA

La fondazione dell’Istituto italiano di cultura di Monaco di Baviera risale all’anno 1955; il terreno era quello della “Casa degl’Italiani”, la quale era stata costruita verso fine degli anni trenta prevalentemente grazie ai contributi degli importatori italiani di frutta e verdura che vivevano attorno ai mercati centrali. Infatti l’Istituto italiano di cultura è ubicato tra i mercati centrali e la Theresienwiese. Probabilmente distrutta durante la guerra, la palazzina è stata ricostruita con fondi del governo italiano tra gli anni 1954/55.