(27 maggio 2016) “Il rafforzamento delle capacità istituzionali è una delle chiavi di volta per consentire una transizione democratica di successo in Myanmar. Un Parlamento in grado di legiferare più efficacemente potrà dare un contributo essenziale a questo processo e sono particolarmente orgoglioso che l’Italia stia intervenendo in questo settore in maniera così tempestiva”: è quanto sottolineato dall’ambasciatore italiano a Yangon, Pier Giorgio Aliberti, a margine della cerimonia di chiusura, svoltasi a Nay Pyi Taw, della seconda fase del progetto di rafforzamento delle capacità del Parlamento birmano. Si tratta di un progetto co-finanziato dal ministero Affari esteri e della Cooperazione internazionale e dalla Scuola nazionale dell’amministrazione, attuato da quest’ultima insieme all’Ipalmo (Istituto per le relazioni tra Italia e i Paesi dell’Africa, America latina e Medio Oriente). “Grazie a questa iniziativa – si legge in una nota diffusa dalla nostra ambasciata - 66 tra membri del Parlamento e funzionari parlamentari birmani hanno potuto conoscere strumenti innovativi di analisi delle politiche pubbliche, approfondendo le conoscenze di processi e procedure parlamentari di altri ordinamenti”. Alla cerimonia ha preso parte anche il vice presidente della Camera Bassa, U T Khun Myat, che ha espresso forte apprezzamento per i risultati raggiunti. (Red)
SCHEDA / L’AMBASCIATORE
Pier Giorgio Aliberti è ambasciatore d’Italia in Myanmar dal 15 giugno 2015. In precedenza era il capo dell’Ufficio Politico dell’Ambasciata d’Italia a Washington, dove aveva iniziato a lavorare nel 2010. Prima di trasferirsi negli Stati Uniti, era stato al ministero degli Esteri con l’incarico di corrispondente europeo e capo ufficio Pesc/Pesd alla Direzione generale per l’integrazione europea (2007-2010), e di vice responsabile per le Relazioni esterne Ue, con enfasi su Mediterraneo e Golfo Persico, Balcani ed ex Unione Sovietica (2006-2007). In precedenza, era stato a Bruxelles, dove aveva lavorato al Gabinetto dell’Alto Rappresentante Pesc, Javier Solana, come responsabile per Serbia e Croazia (2003-2006); all’Ambasciata d’Italia a Copenaghen in veste di capo dell’Ufficio economico-commerciale (2001-2003) e, con uguali mansioni, a Nairobi, dove svolgeva anche funzioni di vice rappresentante permanente presso Unep e Habitat (1998-2001). Negli anni 1993-97 si era occupato di questioni economico-commerciali nell’area ex-sovietica alla Direzione generale Affari economici ed era stato capo segreteria della Direzione fenerale del Personale e dell’Amministrazione. Laureato in Economia Politica presso l’Università Bocconi di Milano nel 1991, ha continuato gli studi, dopo il Corso di preparazione per la Carriera diplomatica all’Ispi a Milano, all’Ecole Nationale d'Administration (“Diplome International”), a Strasburgo e Parigi, e all’Imperial College at Wye, University of London, dove nell’ottobre 2001 ha conseguito un Master of Science in Economia Ambientale Applicata.