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Una vita da peacekeeper, Andrea Angeli
presenta il suo libro “Kabul–Roma”

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Una vita da peacekeeper, Andrea Angeli <br> presenta il suo libro “Kabul–Roma”

(27 settembre 2016) Dalle prigioni del Kerala al confinamento in un container della base Nato di Herat, dagli infidi sentieri balcanici alle stanze della Farnesina. Sono storie vecchie e nuove legate al peacekeeping e alla diplomazia internazionale quelle che Andrea Angeli racconta nel suo libro “Kabul – Roma. Andata e ritorno (via Delhi)” (Rubbettino, 2016). L’autore presenterà il volume il 6 ottobre alle 19 presso la sala eventi dell’Enit di Francoforte, nell’ambito del ciclo di incontri “Un libro al mese” organizzato dal Consolato Generale della città tedesca. Modera l’incontro il giornalista Danilo Taino, corrispondente da Berlino del Corriere della Sera. “Kabul – Roma” racconta la carriera di un funzionario internazionale: uno spaccato di vita al centro di avvenimenti controversi che hanno costellato la nostra storia recente e su cui non si è ancora fatta chiarezza. Al centro la nebulosa vicenda dei fucilieri di marina in India, alla quale il libro dà alcune risposte. (Red)


LA SCHEDA / ANDREA ANGELI


Andrea Angeli, marchigiano, classe 1956, lavora per le Nazioni Unite nel ruolo di peacekeeper. Laurea in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, Angeli ha iniziato a lavorare per le Nazioni Unite nel 1987. Il primo incarico è stato a Santiago del Cile, nel delicato passaggio dal regime di Pinochet alla democrazia. Nel tempo, il suo lavoro lo ha portato in Namibia, in Iraq sul finire del decennale conflitto con l’Iran, a New York, in Cambogia, nei Balcani dove ha vissuto l’assedio di Sarajevo dall’Holiday Inn, bunker della stampa e dei funzionari internazionali, posto lungo l’arteria cittadina ribattezzata Sniper Alley, “viale dei cecchini”.

(© 9Colonne - citare la fonte)