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Naïf Hérin, la cantautrice valdostana
che piace sempre più all'estero

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Naïf Hérin, la cantautrice valdostana <br> che piace sempre più all'estero

(22 giugno 2017) Chi dice Naïf Hérin dice un’artista di straordinario talento. Cantautrice e musicista, ha all’attivo 15 anni di musica, 500 concerti tra Italia e Francia, numerose collaborazioni con artisti di fama internazionale e 5 album. Nata ad Aosta 35 anni fa, Naïf scrive in lingua italiana e francese ed ha appena aggiunto un altro importante tassello al suo percorso musicale (in passato ha scritto brani per Paola Turci e fatto parte della band di Arisa): da metà maggio, infatti, è disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming, "Carbonworks", il nuovo disco di Neal Barnard, dottore americano e guru internazionale del food con la passione per la musica. Un disco che vanta la partecipazione straordinaria di artisti del calibro di Chris Thomas King e Bobby Read. Ad impreziosire l’album è proprio Naif che interpreta il brano “Song for an angel”.

Naif, si dice che Neal Barnard ti abbia ascoltato per caso su una radio e si sia subito innamorato della tua voce, tanto da proporti di cantare per il suo disco il brano "Song for an angel".

E’ tutto incredibilmente vero. Una stazione radiofonica belga stava trasmettendo una mia canzone, lui era negli Usa. Si è subito innamorato della mia voce, che ha trovato forte e pulita. Mi ha scritto una email. All’inizio pensavo che fosse solo un mio fan. Invece c’era qualcosa di più. E da lì, abbiamo subito iniziato a progettare.

Cosa ha rappresentato per te lavorare a questo progetto?

E’ stato tutto molto formativo. Il fatto di partire, di spostarmi dall’Europa per lavorare in città come Washington o New York ha rappresentato un’esperienza nuova per me. L’incontro con Neal è stato fantastico: è una persona che ti conquista subito. Sono diventata anch’io una sua fan.

Cosa racconta la canzone che hai interpretato?

La canzone, scritta in inglese ma da me interpretata in italiano, racconta di un evento bellissimo, come l’incontro che Neal aveva fatto con un cervo, in una foresta meravigliosa. E descrive dell’attimo di innamoramento che si prova vedendo uno spettacolo della natura così emozionante. E’ come se si fosse visto un angelo. E da qui, il titolo del brano.

Quanto vale questa esperienza nel tuo percorso di crescita professionale?

Il mio precedente album ‘Metamorfosi’ aveva stabilito un cambiamento per me: sia a livello personale che musicale. Questo nuovo brano è la piena dichiarazione di quel cambiamento. Oltre a rappresentare una vera e propria dichiarazione d’amore verso la musica.

Naif, tu sei considerata una cantante poliedrica ed eclettica per eccellenza: cosa ti spinge a sperimentare sempre nuove forme musicali?

E’ nel mio Dna: voglio sempre sperimentare cose diverse. Credo che io abbia come un fuoco dentro. Questa fiammella che arde mi porta a cercare sempre luoghi diversi. Spesso c’è anche il rischio di perdersi. Ma di certo vale sempre la pena provare!

Pubblichi album anche sul mercato francese e in passato ti sei ritrovata negli USA a lavorare con grandissimi musicisti di fama internazionale. Cosa ti hanno lasciato queste esperienze all’estero?

Mi hanno aperto nuovi mondi e nuovi orizzonti. Voglio sottolineare anche la grande umanità e umiltà dei grandi artisti che ho conosciuto. Nella traduzione in lingua italiana e nell’interpretazione di ‘Song for an angel’, Neal Barnard mi ha dato totalmente carta bianca. E questo l’ho molto apprezzato.

Sei considerata un’eccellenza italiana nel mondo...

Essere italiana è il mio valore aggiunto. La mia verve, la creatività, la caparbietà: sono tutte qualità molto italiane di cui vado fiera!

A cosa stai lavorando in questo momento e quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sono in Cina dove sono in programma tre concerti. Inoltre, l’esperienza di Carbonworks mi ha consentito di stringere nuove collaborazioni per delle produzioni in Usa. Lavorerò così alla scrittura di nuovi brani. Sto preparando poi un nuovo album: l’attività musicale mi sta rapendo completamente. Sto vivendo un momento davvero magico…


SCHEDA / L’ALBUM

Dopo aver presentato il suo nuovo disco al Metrograph Theater di Manhattan (New York) in presenza degli attori Alec Baldwin, Meggie Q e del famoso musicista e compositore Moby da venerdì 12 maggio è disponibile anche in Italia in digital download e su tutte le piattaforme streaming “Carbonworks”, il nuovo disco, già entrato nelle classifiche americane, del dottor americano punto di riferimento nel food Neal Barnard inciso con la straordinaria partecipazione dell’italiana Naif Herin e artisti del calibro di Chris Thomas King e Bobby Read. Carbonworks è stato registrato da una band formata da musicisti provenienti da tutto il mondo: Neal Barnard (chitarra), Allegra Havens (violino), Naif Hérin (voce), Chris Thomas King (chitarra), Russell Kirk (sax), Nikki Lerner (voce), Jeff Phelps (cello), Bobby Read (sax), Martha Roebuck (voce), Shea Roebuck (basso), Mike Stetina (batteria), Phi Khanh (voce), Chau Nguyen (dan trahn), Jeff Reed (contrabbasso), Chris White (contrabbasso) e Anastasia Migliozzi (viola). Neal Barnard è un fisico e autore di più di 70 pubblicazioni scientifiche e ben 18 libri: le sue ricerche presso l’Istituto Nazionale Sanitario statunitense hanno rivoluzionato il trattamento nutrizionale del diabete, ed è un’autorità riconosciuta nel campo della scienza e della salute. Come fondatore del Physicians Committee for Responsible Medicine e come membro di facoltà della George Washington University School of Medicine, il fisico pioniere ha fortemente influenzato le politiche nutrizionali degli Stati Uniti, che hanno ingaggiato una forte campagna contro il cibo industriale e hanno lavorato per sostituire, con metodi più soft, l’uso degli animali nell’educazione e nella ricerca.


(© 9Colonne - citare la fonte)