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direttore Paolo Pagliaro

COVID, UNA RISALITA
DI LIVELLO GLOBALE

908.585 contagi e 14.869 morti. Sospinta dalle varianti, torna estremamente pesante l’incidenza della pandemia da Covid-19 a livello planetario come dimostrano anche i dati (dalle 6.30 di ieri mattina alle 10 odierne) che si rilevano dall’autorevole database della Johns Hopkins University. Complessivamente, dalla comparsa del morbo, la malattia ha causato nel mondo 134.719.328  infezioni, di cui almeno 2.901.103 rivelatesi letali.

A livello di singoli paesi, gli Stati Uniti restano di gran lunga la nazione più colpita con 561.074 morti su 31.085.251 contagi.

Sul fronte delle infezioni la classifica (limitatamente alle 14 nazioni che hanno oltrepassato i due milioni di casi, nove delle quali sono ormai sopra i tre milioni) prosegue con il Brasile (13,37 milioni di casi) quindi con l’India (13,20), la Francia (5,00) che precede la Russia (4,62). Al sesto posto figura la Gran Bretagna (4,38), quindi la Turchia (3,74) che supera l’Italia (3,73), la Spagna (3,34), la Germania (2,99), la Polonia (2,52), la Colombia (2,50), l’Argentina (2,49), e il Messico (2,27).

Per quanto riguarda i dati relativi alla mortalità, al secondo posto alle spalle degli Usa si colloca sempre il Brasile con ben 348.718 vittime di cui ben 3.693 nella giornata di ieri che fanno seguito ai 4.249 del giorno precedente. La tragica classifica prosegue con il Messico (207.020), quindi con l’India (168.436) mentre in quinta posizione figura la Gran Bretagna, (127.284) seguita dall’Italia (113.579) quindi la Russia (102,649, di cui 402 nelle ultime 24 ore), la Francia (98.395, di cui 301 registrati ieri) e la Germania (78.297).

OMS: IERI PIÙ CONTAGI IN EUROPA. Gli ultimi dati disponibili dell’Oms sull’avanzamento della malattia a livello globale parlano di ben 718.659 nuove infezioni e di 12.639 decessi da Covid tra le 17 di ieri. I dati dell'Oms, al contrario di quelli di altri database, tengono conto solo delle informazioni confermate ufficialmente su infezioni e decessi fornite dalle autorità sanitarie dei singoli Stati. In Europa si sono registrati circa il 35% dei nuovi casi (257.789), a seguire Nord e Sud America (247.444) e quindi il Sudest asiatico (145.724). (10 apr / deg)

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