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PNRR, GUERRA: AIUTERA'
IL LAVORO FEMMINILE

“Anche grazie alla pressione esercitata dalle associazioni femminili, si è scelto un approccio di tipo trasversale: significa che il tema della riduzione dei divari di genere e della discriminazione delle donne è presente in tutte le componenti in cui si articola il piano. Alla fine di ogni missione c'è un paragrafo che indica gli obiettivi specifici di riduzione dei divari di genere. Inoltre è stato inserita nel Pnrr l'indicazione che le gare di appalto possano essere usate per ridurre le discriminazioni”. Lo afferma la sottosegretaria all'Economia Maria Cecilia Guerra in una intervista a Repubblica. “Faremo dei bandi – aggiunge - che diano un punteggio in più alle imprese che garantiscano condizioni di trasparenza della retribuzione e non applichino politiche di discriminazione. Potremmo anche premiare la presenza di donne nei consigli di amministrazione nelle imprese. E valutare come elemento di condizionalità l'impegno ad aumentare l'occupazione femminile, certo questo si pub fare solo in certi settori. E a breve si potrà parlare anche di certificazione di genere”, “il Pnrr ha previsto un finanziamento di 10 milioni: è un progetto pilota, che pero aprirà la strada a questo nuovo tipo di certificazioni. È un tema che si lega a quello del gender procurement: gli enti che appaltano i progetti potrebbero chiedere certificazioni di questo tipo per assegnare un maggiore punteggio nelle gare. È una strada ancora tutta da costruire. L'obiettivo resta quello di avviare un percorso perché non ci siano più soffitti di cristallo e discriminazioni nelle retribuzioni. Però non bastano le norme: ci vuole anche un grande impegno culturale” ed “è fondamentale investire nelle infrastrutture sociali: il Pnrr prevede 3,6 miliardi perla costruzione di asili nido, 4,6 se si considerano anche le scuole per l'infanzia. Arriveremo a garantire una copertura del 33%, che è l'obiettivo che l'Europa si era dato per il 2010: siamo molto indietro pero noi dobbiamo essere consapevoli che al momento la copertura è intorno al 15%, si arriva al 24-25% solo con quelli privati. Per gli anziani non autosufficienti e le persone con gravi disabilità viene stanziato un miliardo. Non c'è ancora tutto ma il Pnrr è un inizio di percorso per il Paese”. (4 mag / red)

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