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direttore Paolo Pagliaro

OMS: INFEZIONI IN CALO
MA VARIANTI “VOLANO”

Oltre 5,5 milioni di nuovi casi di coronavirus e oltre 90mila decessi sono stati registrati in tutto il mondo nella scorsa settimana, il 4% in meno rispetto al precedente periodo di sette giorni, secondo il bollettino settimanale dell’Organizzazione mondiale della sanità. L'incidenza di casi e decessi, tuttavia, rimane al livello più alto dall'inizio della pandemia. Nel periodo di riferimento, dal 3 al 9 maggio, l'Oms ha registrato 5.517.602 nuovi contagi a livello globale nonché 90.242 decessi provocati dal nuovo coronavirus. Al 9 maggio, un totale di 157.362.408 casi di infezione e 3.277.834 decessi da Covid erano segnalati in tutto il mondo.

La crescita più evidente dei casi (+ 6%) è stata registrata nel Sudest asiatico, che, secondo la classificazione dell'Oms, include anche l'India. I casi sono diminuiti del 23% in Europa, del 13% nel Mediterraneo orientale, del 5% in Africa, del 4% in Nord e Sud America. (

La mortalità è aumentata nel Pacifico occidentale (+ 34%) e nel Sudest asiatico (+ 15%), ma è diminuita in Europa (-18%), Mediterraneo orientale (-13%), Nord e Sud America (-4%) e Africa (-3%).

Nei sette giorni presi in esame, oltre 919mila persone hanno contratto l'infezione in Europa, e oltre 19mila contagiati sono morti. Il numero di casi in Nord e Sud America è aumentato di oltre 1,2 milioni nel periodo segnalato, mentre i decessi sono aumentati di 33mila unità. Nel Sudest asiatico, le autorità sanitarie hanno registrato oltre 2,8 milioni di nuovi casi del nuovo coronavirus, e oltre 28mila persone hanno perso la vita.

L'India rappresenta la maggior parte dei casi registrati dal 3 maggio al 9 maggio (2,7 milioni), seguita da Brasile (oltre 423mila nuovi casi), Stati Uniti (oltre 334mila), Turchia (oltre 160mila), Argentina (oltre 140mila), Iran (oltre 124mila), Francia (oltre 122mila), Colombia (oltre 108mila), Germania (oltre 103mila), Italia (oltre 67mila) e Russia (oltre 57mila).

Per quanto riguarda la diffusione dei ceppi mutati, l’Oms segnala che la variante inglese è ormai stata rilevata in 149 paesi (+7 rispetto alla settimana precedente), quella sudafricana in 102 (+5), quella brasiliana in 60 (+4) mentre quella indiana al momento risulta essere stata diagnosticata almeno una volta in 44 paesi, di cui cinque la scorsa settimana. (12 MAG - DEG)

 

(© 9Colonne - citare la fonte)