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direttore Paolo Pagliaro

RIAPERTURE, DRAGHI:
APPROCCIO GRADUALE

Per il presidente del Consiglio Mario Draghi le regole di bilancio sono inadeguate per una economia in uscita dalla pandemia. E' la posizione emersa durante il question time odierno alla Camera dei Deputati, in cui il premier ha spiegato che "nei prossimi anni dovremo concentrarci soprattutto su un forte rilancio della crescita economica, che anche il modo migliore per assicurare la sostenibilità dei conti pubblici. La revisione delle regole deve assicurare margini di azione più ampi alla politica di bilancio nella sua funzione di stabilizzazione anticiclica. Le nuove regole devono anche puntare a ridurre le crescenti divergenze tra le economie degli stati membri e a completare l'architettura istituzionale europea". Mario Draghi, inoltre, ha ribadito il suo sostegno a Biden sulla questione della liberalizzazione dei brevetti. La sua posizione è stata chiarita durante il question time, in cui il presidente del Consiglio ha dichiarato che "L'indirizzo verso cui si muovono gli Stati Uniti va condiviso secondo me". Tuttavia, Draghi ha anche segnalato numerose criticità sulla questione liberalizzazione, in primis che "la sospensione dei brevetti rappresenti un disincentivo alla ricerca e produzione di altri vaccini. Una sospensione temporanea e circoscritta, secondo gli esperti, non dovrebbe costituire un disincentivo. Però vorrei indicare anche la complessità della situazione, che va oltre la liberalizzazione dei brevetti, che da sola non assicura la produzione dei vaccini". "La produzione non è facilmente replicabile con il solo brevetto e non garantisce di per sé gli standard qualitativi - ha continuato - Prima di arrivare alla liberalizzazione occorre fare passi più semplici: rimuovere il sostanziale blocco alle esportazioni, aumentare la produzione individuando nuovi siti anche nei paesi poveri, finanziare iniziative sull'acquisto dei vaccini come Covax".
Molti i temi toccati nei riguardi della graduale riapertura delle attività, in primis la necessità di "riaprire al più presto l'Italia al turismo nostro e straniero". Draghi prosegue sostenendo il lavoro fatto finora per la campagna vaccinale: "la prima iniziativa a sostegno del turismo è lo sforzo che il Governo, nella figura del commissario straordinario, sta compiendo per procedere rapidamente al completamento della campagna vaccinale". Sulla ripresa dei flussi turistici, ha assicurato che il Governo prevede di "ampliare le sperimentazioni dei voli Covid tested. E' poi in corso una revisione delle misure esistenti nei paesi Schengen per permettere gli accessi a fronte di presentazione di tampone negativo senza quarantena. Manterremo invece le precauzioni verso quei paesi ad ampia diffusione del Covid e con presenza di varianti". Stessa attenzione sulla ripartenza è stata data al tema della sicurezza sul luogo di lavoro, sulla quale Draghi ha ribadito il suo impegno, ricordando anche Luana D'Orazio e i morti sul lavoro nell'ultima settimana. Sempre per assicurare una ripartenza delle attività lavorative, ha ricordato che "La questione del settore delle cerimonie sarà al centro dell'attenzione della prossima cabina di regia che si terrà lunedì 17 maggio". Infine, non è mancata una sua considerazione sugli sbarchi di migranti avvenuti a Lampedusa lo scorso 9 maggio. L'analisi del premier si è basata sulle cause del fenomeno migratorio e sulle possibili misure portate avanti dall'Italia, in particolare "promuovere iniziative bilaterali e condurre azioni da parte dell'UE, affinché le autorità libiche contrastino i traffici di armi ed esseri umani. Inoltre, esercitare una pressione intraeuropea affinché si torni ad una redistribuzione credibile ed efficace dei migranti approdati in Italia. La priorità a breve termine è il contenimento della pressione migratoria nei mesi estivi"
(gci - 12 mag)

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