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L'intervista / Matrisciano (M5s): sicurezza e salari, tema lavoro ora mainstream ma c'e' da fare

Roma, 12 mag - Le chiusure dovute alla pandemia hanno come messo in pausa per oltre un anno la questione della sicurezza del lavoro, la morte della giovane Luana D'Orazio l'ha fatta tornare drammaticamente sulle pagine di tutti i giornali, e sulla bocca di tutti i politici, tanto che oggi alla Camera anche il premier Draghi ha dedicato un omaggio alle 5 vittime cadute sul lavoro solo nell'ultima settimana. E proprio questa mattina, al Senato si è riunita per la prima volta, a oltre un anno dalla sua istituzione, la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati. "Oggi il tema della sicurezza è mainstream" dice a 9Colonne Susy Matrisciano, presidente della Commissione Lavoro di Palazzo Madama, "ma noi ci dobbiamo occupare di sicurezza sempre, non soltanto quando avvengono tragedie come quelle che sono accadute la settimana scorsa: abbiamo dei numeri spaventosi, se pensiamo che ogni giorno muoiono tre persone sul lavoro". E allora, scandisce la senatrice cinquestelle, "questo deve essere un tema sul quale la politica deve parlare meno e fare di più". L'insediamento della commissione di inchiesta in questo senso è un segnale importante, "e ci tengo a specificare che la definizione non comprende solo la sicurezza ma anche le condizioni del lavoro e sullo sfruttamento - sottolinea Susy Matrisciano -  Sono due punti fondamentali perché sono spesso le condizioni sul lavoro a portare agli incidenti. Ma a parte l'istituzione della commissione, che è un dato importante, dobbiamo continuare a investire in sicurezza e in formazione, e informazione, dei lavoratori, perché questo è il punto fondamentale per chi lavora nelle aziende. La sicurezza deve diventare un valore organizzativo".   Organizzazione, ma anche legislazione e certezza della pena: "Abbiamo presentato un disegno di legge sull'istituzione della Procura nazionale del lavoro come organo specializzato per quanto riguarda le indagini" circa gli incidenti sul lavoro, in pratica "un pool di magistrati specializzati che possa diventare anche un punto di riferimento per tutti gli addetti ai lavori, come i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza". E se condizioni di lavoro e sfruttamento sono concause importanti della mancata sicurezza sui luoghi di lavoro, a queste situazioni si associano molto spesso anche paghe troppo basse, una piaga contro la quale il Movimento 5 Stelle sventola da sempre la bandiera del salario minimo. Un altro punto, spiega Matrisciano, sul quale si sta muovendo qualcosa: "Proprio ieri abbiamo partecipato a un incontro insieme il ministro Di Maio, c'erano i rappresentanti del movimento a più livelli, le nostre europarlamentari che si stanno occupando della direttiva sull'adeguamento dei salari all'interno dell'Unione, la ex ministra Catalfo che ha depositato un disegno di legge sul salario minimo": insomma, "il M5s non ha mai abbandonato questa battaglia che oggi più che mai diventa fondamentale perché la pandemia ci restituisce un dato importante che è quello del lavoro povero: se la nostra Costituzione dice che la nostra repubblica è fondata sul lavoro, non può essere un lavoro povero". Anche perché "questo significa avere una pensione bassa domani, è un tema che non possiamo più rimandare. Va fatto un discorso ampio con le parti sociali, dobbiamo attuare l'articolo 36 e 39 della Costituzione, fare in modo che il salario minimo non vada in contrasto con la contrattazione collettiva, ma anzi ne spinga i limiti verso l'alto". Dall'altra parte ci sono le imprese: "il costo del lavoro va aiutato  - conclude la presidente della Commissione Lavoro - . Per esempio abbiamo messo nella risoluzione votata qui in Senato per la direttiva europea di chiedere all'UE di creare dei piani di aiuto per i paesi che si adeguino, ad esempio con una detassazione della parte di aumento".

(PO / Sis) ///

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