Nella giornata di ieri il Brasile ha registrato 2.494 morti e 76.692 casi di Covid-19 portando il numero totale di vittime e contagi rispettivamente a 428.034 e 15.359.397, secondo quanto riferito dal Consiglio nazionale della sanità (Conass). I dati rappresentano un calo rispetto al numero di decessi registrati mercoledì scorso, 2.811, e un aumento del numero di contagi, che una settimana fa erano stati 73.295. La media mobile giornaliera della mortalità su base settimanale continua a diminuire, da 1.993 a 1.948, mentre il tasso di contagio è nuovamente aumentato, passando da 60.831 a 61.316 infezioni.

LETALITÀ AI MASSIMI A RIO. Il tasso di mortalità, a sua volta, rimane al 2,8% a livello nazionale. Nell’ambito dei singoli stati, Rio de Janeiro è quello con l'indice più alto del Paese, 5,9%, seguito da Pernambuco (3,5%), Amazonas (3,4%) e San Paolo (3,4%). Il Brasile è il secondo paese al mondo per numero di morti, dietro solo agli Stati Uniti che ne contano oltre 583mila, secondo la Johns Hopkins University. L'indagine dell'istituto evidenzia inoltre che il Paese guidato da Jair Bolsonaro è la terza nazione con il maggior numero di contaminati dal coronavirus Sars-CoV-2, dietro Usa e India.

SAN PAOLO LO STATO PIÙ COLPITO. In numeri assoluti, San Paolo resta lo Stato più colpito dalla pandemia, con oltre 102mila morti e 3 milioni di contagiati, a seguire ci sono Minas Gerais, Rio de Janeiro, Rio Grande do Sul, Paraná e Bahia. Nel frattempo, il governatore di San Paolo, João Doria, ha reso noto che la vaccinazione delle donne in gravidanza e dopo il parto con comorbidità sarà ripresa in tutto lo stato il 17 maggio. L'immunizzazione del gruppo è stata interrotta martedì mattina, dopo che l'Agenzia Nazionale di Sorveglianza Sanitaria (Anvisa) ha raccomandato l'immediata sospensione dell'applicazione del vaccino sviluppato da AstraZeneca nelle donne in gravidanza senza consiglio medico. (13 MAG - DEG)