di Paolo Pagliaro

In Italia c’è una situazione di eccezionalismo demografico, che detto in altre parole significa che sono da record l’invecchiamento della popolazione, la bassa fecondità, la permanenza dei giovani nella casa dei genitori, l’aumento degli stranieri, la desertificazione delle aree interne. Di tutto questo parla il Rapporto Scientifico sulla Popolazione, presentato oggi al Cnel e pubblicato dal Mulino.
Cosa può fare la politica perché l’Italia ritorni a una demografia “normale” sarebbe uno dei temi di competenza del Festival dell’Economia, che si è aperto questa mattina a Trento e che da 15 anni ha la capacità di mettere e fuoco le nostre urgenze sociali. Impresa alla portata di una rassegna che da oggi a domenica vede tra i relatori cinque premi Nobel, il governatore della Banca d’Italia e sette ministri . Il tema del 2021 è “il ritorno dello Stato”, che per alcuni è un’evidenza, per altri un auspicio, per altri ancora una iattura. Tito Boeri., direttore scientifico del Festival, sa che questi diversi punti di vista hanno tutti diritto di cittadinanza nel dibattito pubblico e dunque sul palco del Festival.
Boeri ritiene che la fine della pandemia potrà essere l’occasione per ridisegnare i confini dello Stato, rafforzare la sua presenza dove ce n’è maggiore necessità progettandone la ritirata altrove. Perché è ben vero che la scienza – che non aveva mai impiegato meno di 12 anni per trovare un vaccino contro patogeni virali - questa volta grazie ai finanziamenti pubblici ha fatto molto in fretta. Ma è anche vero che questo c’entra poco con l’idea di far rinascere l’Iri o le banche gestite dallo Stato.