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direttore Paolo Pagliaro

Il negazionismo
alla prova dei fatti

Il negazionismo <br> alla prova dei fatti

di Paolo Pagliaro

Migliaia di negazionisti sono scesi in piazza nei giorni scorsi a Chivasso,  e a Bolzano,  a Pesaro a Mantova e in molte altre città per gridare che il Covid è una menzogna e i vaccini una trappola.
Fatti e numeri continuano però  imperterriti a raccontarci altro. L’eccezionalità del disastro che grazie alle restrizioni e ai  vaccini ci stiamo lasciando alle spalle è riassunta nei dati forniti da Giancarlo Blangiardo, professore di demografia e presidente dell’Istat. Ricorda Blangiardo che nel 2020 in Italia ci sono stati 112 mila morti in più rispetto al 2019 e che solo tre volte, nella  storia dell’Italia Unita, c’è stata una crescita superiore ai 100 mila morti tra un anno e l’altro. La prima volta fu 1867 in seguito all’imperversare del “colera asiatico”. La seconda volta fu nel 1915, al tempo di quella che poi sarebbe passata alla storia come la “Grande Guerra”. La terza  volta fu nel 1918, a causa del terribile pandemia di “spagnol".
La strage del 2020 si colloca invece entro una cornice di pace. Ma di fronte ai circa 120mila italiani che sono morti per o con il Covid-19 Blangiardo si chiede -  intervenendo su Neodemos -  se essi non siano assimilabili ai caduti di una nuova guerra, certo non convenzionale ma non per questo meno cruenta. Una sorta di “Terza Guerra” altrettanto  o forse ben più mondiale delle due precedenti, combattuta contro un nemico invisibile e in gran parte del pianeta ancora in pieno svolgimento. 

(© 9Colonne - citare la fonte)