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direttore Paolo Pagliaro

Ronaldo e Pogba
un no post-moderno

Ronaldo e Pogba <br> un no post-moderno

di Paolo Pagliaro

Il 16 ottobre1968 i velocisti Tommie Smith e John Carlos passarono alla storia mostrando il pugno chiuso sul podio olimpico di Città del Messico, dopo la finale dei 200 metri. Dietro quel gesto c’era la battaglia per i diritti civili, in particolare per quelli degli afroamericani.
Ora, dopo oltre mezzo secolo, in occasione degli europei di calcio il gesto trasgressivo che ha suscitato maggior scalpore è stato quello di Cristiano Ronaldo che sposta la Coca Cola e la rimpiazza con una bottiglietta d’acqua, e di Paul Pogba che con gesto altrettanto ostentato allontana una birra.
Anche se la questione razziale è tutt’altro che risolta, alle due star del calcio è parso più urgente farci sapere che il mondo non è governato dagli sponsor e che anche nelle scelte di consumo può esserci una certa libertà. Una sensibilità che potremmo definire post moderna e che ha esposto Ronaldo e Pogba a insulti di ogni genere (perché non è previsto che un ricco si ribelli al sistema), ma che va invece al cuore del problema in un’epoca sempre più militarmente organizzata per trasformare i cittadini in consumatori etero-diretti e ipersfruttati.
Le istituzioni politiche più avvedute, come l’Unione Europea, tentano di arginare quel fenomeno per cui noi ogni giorno regaliamo miliardi di dati personali ai padroni di internet che poi li utilizzano per indurci a consumare un certo prodotto invece che un altro. Contro Google, che con questo sistema l’anno scorso ha incassato pubblicità per 147 miliardi di dollari, l’Antitrust europeo ha aperto un’indagine e la commissione ha fatto sapere che intende farne una questione prioritaria.

(© 9Colonne - citare la fonte)