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direttore Paolo Pagliaro

FIGLIUOLO: IL VACCINO
ANTIDOTO PER VARIANTI

Il pericolo rappresentato dalle varianti “è un rischio concreto, specie per l'elevata contagiosità che ha mostrato la variante Delta. L'antidoto più efficace, come indicato dalla comunità scientifica, consiste nella vaccinazione completa, cioè con entrambe le dosi. Completare il ciclo vaccinale per tutte le classi, anche dei più giovani, rende la vita difficile al virus e alle sue mutazioni, impedendo conseguenze gravi e rendendolo un fenomeno sicuramente più gestibile”. Lo assicura il commissario Francesco Paolo Figliuolo in una intervista ad Avvenire.

C'è un rallentamento in atto sulle prime dosi: erano 272mila il 21 maggio, sono state 54mila l'11 luglio… “In questo momento prevalgono le seconde dosi, aumenta così il numero di persone che ottengono il massimo grado di protezione dal virus e dalle sue varianti, rispetto a chi riceve la prima somministrazione. È un fatto fisiologico, legato alle tempistiche dei richiami. Ma il ritmo della campagna è regolare, anche superiore alle 500mila somministrazioni al giorno prefissate per chiudere le vaccinazioni al 30 settembre. Nei prossimi giorni vedrà che si assisterà ad un'inversione di tendenza e cominceranno nuovamente ad aumentare la prime dosi”. Inoltre il commissario per l’emergenza sottolinea che “in stretto coordinamento con l'Istituto Superiore di Sanità, ho emanato proprio in questi giorni una ordinanza, con cui si dispone l'adozione di opportuni provvedimenti volti a potenziare il sequenziamento delle varianti genetiche del virus, allocando le relative risorse. Questo anche nell'ottica di verificare l'efficacia delle misure attualmente in essere nell'ambito della campagna vaccinale nazionale”. Inoltre evidenzia che ora “occorre senz'altro iniziare a pensare ad un sistema di somministrazione che veda la vaccinazione come un qualcosa di strutturale, più capillare e più vicino alla gente. Il sistema per un eventuale futuro richiamo dovrà essere ricondotto il più possibile nell'alveo del Sistema sanitario nazionale, contando sulla partecipazione di tutte le professioni sanitarie che hanno già manifestato la loro adesione alla campagna vaccinale: i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i farmacisti2. Altro tema: la ripartenza della scuola: “A livello nazionale circa l'85% del personale scolastico ha ricevuto almeno una dose di vaccino e questo è un ottimo risultato. Va però detto che esistono delle disomogeneità, visto che diverse Regioni rimangono ben al di sotto dell'80%. Per questo motivo ho chiesto alle Regioni e Province Autonome di raggiungere in modo attivo il personale scolastico che non ha ancora aderito alla campagna vaccinale, coinvolgendo anche i medici competenti per sensibilizzare la comunità scolastica in maniera ancor più capillare. Le somministrazioni andranno incentivate anche attraverso corsie preferenziali presso gli hub vaccinali, venendo incontro il più possibile al personale scolastico”. (21 LUG - red)

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