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Binetti: ripartire da famiglia, restituire sicurezza e tranquillità

Roma, 6 set - "Il Paese in questo momento ha bisogno proprio di restituire alle famiglie le condizioni di sicurezza e tranquillità che permettano loro di affrontare questo cambiamento forte che c'è nell'aria: penso a tutti i figli che riprenderanno la scuola e non sanno con che tipo di scuola si dovranno confrontare, quali ambizioni potranno coltivare per i propri figli. C'è il rischio di una grande dispersione scolastica soprattutto per chi in questi due anni ha affrontato la scuola media superiore prendendola un po' sottogamba e quindi si troverà in difficoltà seria a confrontarsi con gli obiettivi che vengono posti". Così a 9colonne la senatrice Udc Paola Binetti, che oggi promuove il convegno "Ripartire dalla famiglia" nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. "Penso anche però al grande tema, in discussione alla Camera, della riforma delle politiche fiscali - aggiunge - quale sarà il carico che graverà sulle famiglie? E' vero che noi oggi raccontiamo di un Pil che cresce più di quanto credevamo ma sulle famiglie questo ancora non si nota, mentre si nota una pressione fiscale che le schiaccia. Le famiglie contavano sull'assegno unico garantito per ogni figlio, che però hanno avuto solo parzialmente a differenza della stangata tipica di ogni anno a inizio scuola, tra acquisto dei libri, trasporti ecc. Serve ripensare tutto questo". La senatrice pensa "anche al grande dramma della solitudine degli anziani: sono i nonni che possono ancora dare una mano ma anche le persone che soffrono di patologie croniche e altri disagi, e che hanno bisogno di essere sostenuti". "Il tema vero - conclude Binetti - è che sta finendo lo smartworking: i genitori torneranno a lavorare in ufficio, i figli torneranno a scuola: i problemi troveranno un punto di sintesi, autenticamente migliorativo della qualità, oppure andremo incontro a una ulteriore complessità. Ripartire dalla famiglia significa rivalutare, anche in termini positivi di speranza e di ottimismo, ma senza l'ingenuità di chiudere gli occhi davanti alle difficoltà". (PO / Roc) ////

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