Una tragedia nella tragedia. Negli Stati Uniti, unico paese al mondo ad avere superato le 700mila vittime da Covid, il nuovo coronavirus ha colpito indirettamente anche 140mila bambini, che a causa dell’epidemia hanno perso un genitore o un nonno. Si tratta di una valutazione che si basa sui dati raccolti dall’autorevole rivista Pediatrics durante 15 dei 19 mesi della pandemia. Nella maggioranza dei casi, i genitori sopravvissuti o altri membri della famiglia sono rimasti a provvedere a questi bambini, che i ricercatori definiscono genericamente “orfani”. Per una percentuale di questi sfortunati minori, però, le autorità federali sono dovute ricorrere all’affidamento.

In un numero non trascurabile di casi, 22mila, era un nonno che provvedeva ai bisogni del bambino rimasto senza sostentamento, oppure era la persona presso il cui alloggio abitava il minore. Un altro dato rivelato dalla ricerca è che più della metà dei bambini che hanno perso un genitore durante la pandemia apparteneva alla comunità afroamericana o ispanica, nonostante queste rappresentino solo il 40% circa della popolazione americana. In California, il 67% dei bambini che hanno perso il loro “tutore primario” erano ispanici mentre nel Mississippi erano afroamericani per il 57%.

“Questi risultati evidenziano senza ombra di dubbio che i bambini sono stati resi più vulnerabili dalla pandemia e che in loro supporto dovrebbero essere destinate risorse aggiuntive”, ha affermato in una nota uno degli autori dello studio, la dottoressa Alexandra Blenkinsop dell'Imperial College di Londra.

Una ricerca precedente di diversi studiosi stimava che circa 40mila bambini americani avessero perso un genitore a causa del Covid-19 entro febbraio scorso. Il nuovo studio non si basa sui dati ufficiali sui decessi per coronavirus, ma sull'eccesso di mortalità, ovvero sul numero di decessi eccedenti quelli che ci si sarebbe dovuto attendere in un determinato periodo. (8 OTT - deg)