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BONOMI: INTERVENIRE
SUL CUNEO FISCALE

BONOMI: INTERVENIRE <BR> SUL CUNEO FISCALE

“Abbiamo veramente un'occasione storica. Questa legge di Bilancio è importante, aldilà delle cifre, perché dovrebbe essere il primo mattone di un percorso diverso. La sensazione è che ancora oggi i partiti non abbiano capito che bisogna concentrare le risorse sulla crescita e sulla produttività. Stanno dando l'assalto alla diligenza com'è successo in tutte le manovre finanziarie precedenti, in cui ognuno di solito dà battaglia per la sua bandierina”. Lo afferma il presidente di Confindustria Carlo Bonomi in una intervista al Corriere della Sera. “Un partito dà battaglia per le pensioni – sottolinea -, un altro per il reddito di cittadinanza, un terzo per qualcos'altro ancora. Non capiscono che ora bisogna concentrare le risorse su una visione d'insieme, che anteponga a tutto misure a maggior impatto sul Pil. Invece ho l'impressione che non venga permesso al governo Draghi di fare quello che il premier ha sempre detto che serve all'Italia: tecnologia, produttività e crescita. Noi siamo sicuri che il governo sappia bene ciò che va fatto, ma i partiti lo assediano”. E sostiene che servirebbe “un grande intervento coraggioso sul cuneo fiscale. L'Ocse ci sta dicendo che abbiamo il quinto livello più alto di oneri contributivi tra i Paesi avanzati che non entrano in busta paga, perché diventano prelievo”, “si parla di 7-8 miliardi di riduzione del fisco. Ma non è chiaro su cosa. Non si parla invece di tagli al cuneo fiscale, che si calcola non sulle tasse ma sui contributi dovuti per ogni posto di lavoro. Di questi due terzi sono a carico delle imprese. Ma meno oneri contributivi significa più retribuzione lorda che resta in tasca al dipendente e imprese più competitive, se un taglio della quota contributiva riguarda anche loro”. (21 OTT - red)

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