Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

VIA LE MASCHERINE
ALL’APERTO A RIO

Segnali di luce nel buio dell’epidemia a Rio de Janeiro dove da oggi non è più obbligatorio indossare la mascherina all'aperto, come ha annunciato ieri il governatore Claudio Castro. La misura, che segna un importante passo verso la normalizzazione post-Covid, è stata resa possibile dall’avanzamento della vaccinazione. “Renderemo l’uso delle mascherine più flessibile all'esterno e questo è motivo di grande soddisfazione. A più di un anno e mezzo dalla dichiarazione dello stato di calamità a causa della pandemia, è una vittoria importante per tutti”, ha esultato il governatore su Twitter.

RIAPRONO I LOCALI NOTTURNI. Le mascherine saranno obbligatorie solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, “grazie all'andamento della vaccinazione e al basso tasso di trasmissione” del Covid-19. Nella città di Rio potranno riaprire locali notturni e sale da concerto, anche se al 50% della loro capacità.

BRASILIA “COPIA”. Dal 3 novembre, lo stop alla mascherina all’aperto scatterà anche a Brasilia e le autorità di San Paolo, la più grande metropoli del Paese, stanno pensando di fare lo stesso, ma in questo caso nessuna data è stata ancora annunciata.

VACCINATI IN AUMENTO… Più di 68mila persone sono morte a causa del Covid-19 nello stato di Rio de Janeiro, con un tasso di mortalità di 394 decessi ogni 100mila abitanti, ben al di sopra della media nazionale (288 su 100mila). Ma il numero giornaliero delle letalità è diminuito drasticamente nelle ultime settimane grazie all'incremento della vaccinazione, con oltre il 65% delle persone che hanno seguito un ciclo d’immunizzazione completo nella città di Rio.

…MA IL VIRUS UCCIDE ANCORA. Va comunque sottolineato che niente sarebbe più sbagliato che considerare la malattia come definitivamente battuta in Brasile. A dimostrarlo, i numeri purtroppo ancora importanti dell’ultimo bollettino sanitario, che ieri hanno registrato 433 ulteriori decessi e 17.184 contagi, per un totale ormai giunto a 606.679 vittime e 21.766.168 infezioni dalla comparsa del morbo. Si tratta di numeri che, sebbene siano decisamente inferiori rispetto a quelli dei momenti più impattanti dell’epidemia risultano comunque in aumento rispetto a quelli dello stesso giorno della scorsa settimana, quando si sono contati 15.610 contagi e 373 vittime. (28 OTT - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)