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direttore Paolo Pagliaro

G20, M5S: SU GLOBAL TAX
PRIMO TIMIDO PASSO

“L’accordo sulla ‘minimum tax’ raggiunto nel summit di Roma del G20, rappresenta un primo, timido passo in avanti per costruire un fisco equo e solidale e combattere i paradisi fiscali: obiettivo, questo, fortemente perseguito dal MoVimento 5 Stelle, che quindi avrebbe preferito un compromesso più coraggioso tra i leader mondiali sulla tassazione unitaria delle multinazionali”. Lo dichiarano le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Politiche Ue.

“Le conclusioni nella bozza del summit impongono a queste aziende il pagamento delle tasse nei Paesi in cui operano e questo è senz’altro molto positivo. Dobbiamo però constatare che la previsione di un’aliquota minima al 15% è un arretramento rispetto alle posizioni emerse nei mesi scorsi, in particolare alla proposta di aliquota al 21% sostenuta anche dagli Stati Uniti e da diversi Paesi europei. Ci si sta muovendo nella direzione giusta, finalmente, ma non possiamo dirci pienamente soddisfatti. Ricordiamo infatti che, stando a questo accordo, l’Italia recupererebbe solo 2,7 miliardi di euro di gettito, ben al di sotto dei 7,6 miliardi che potrebbe recuperare se venisse applicata alle multinazionali un’aliquota del 21%. In vista della negoziazione sul primo pilastro, che aumenterà la capacità impositiva degli Stati sulle aziende multinazionali, ci aspettiamo maggiore coraggio. La lotta ai paradisi fiscali è una lotta per la giustizia, la tutela delle piccole e medie imprese e contro le disuguaglianze: non fermiamoci qui” concludono i portavoce pentastellati. (Red – 31 ott)

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