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direttore Paolo Pagliaro

EUROPA, IL VIRUS VOLA
E FA STRAGE AD EST

Mentre il mondo prende atto della scoperta in Sudafrica di una nuova e potenzialmente pericolosa variante del Covid, la pandemia tocca nuovi drammatici traguardi oltrepassando la quota dei 260 milioni di contagi accertati dei quali ben 5.182.569 rivelatisi letali (fonte JHU). Solo negli ultimi 28 giorni, i casi sono stati oltre 14 milioni e i decessi poco meno di 200mila. In tale lasso di tempo, le nazioni dove il virus ha viaggiato di più sono state Stati Uniti, con 2,27 milioni di contagi, Germania (1,11), Gran Bretagna (1,09), Russia (1,04), Turchia (717mila) e Ucraina (564mila). Se però si considera il numero dei decessi, sempre negli ultimi 28 giorni, la tragica scaletta vede in testa la Russia con 33.148 casi letali, seguita da Stati Uniti (31.049), Ucraina (18.189), India (9.789), Romania (9.399), Brasile (6.574), Turchia (5.842), Messico (5.518), Filippine (5.552) e Polonia (5.413).

Da sottolineare anche il dato impressionante, in rapporto al numero di abitanti e sempre relativo agli ultimi 28 giorni, di alcuni paesi europei come Bulgaria (91mila contagi e 4.173 morti su 6,9 mln ab.), Ungheria (197mila contagi e 3.012 morti su 9,75 mln ab.), Serbia (118mila contagi e 1.672 morti su 6,9 mln ab.), Slovacchia (238mila contagi e 1.130 morti su 5,4 mln di ab.), Croazia (130mila contagi e 1.427 morti su 4,04 mln ab.).

Nella sola Europa, tornata ad essere il focolaio mondiale della pandemia, il Covid ha provocato fino ad oggi la morte di almeno un milione e mezzo di persone.

Di fronte alla recrudescenza dei contagi, la maggior parte delle nazioni si appresta a varare nuove misure di contenimento, misure che in Germania la cancelliera uscente Angela Merkel ha esortato il nuovo governo ad adottare il più rapidamente possibile al fine di affrontare il picco di contagi registratosi ieri mentre il paese superava la soglia dei 100mila decessi legati al virus.

Il governo ceco ha invece dichiarato lo stato di emergenza di trenta giorni, che comprende la chiusura dei mercatini di Natale e dei locali notturni.

Forte preoccupazione anche in Belgio dove l’escalation dei contagi è “superiore alle curve più pessimistiche” disegnate dagli esperti, come ha affermato il premier Alexander De Croo, che questa mattina si incontrerà con la cabina di regia per varare nuove misure di contenimento sanitario a livello nazionale. Secondo l'istituto di sanità pubblica Sciensano, lunedì scorso i contagi hanno battuto un record in Belgio con 23.621 nuove infezioni.

Anche l’Olanda si avvia a un giro di vite, e nelle prossime ore potrebbe essere annunciata la chiusura di bar e ristoranti alle 17 anziché alle 20. (26 NOV - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)