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TURISMO DELLE RADICI

Porto Ercole: il borgo toscano dove morì Caravaggio

Porto Ercole: il borgo toscano dove morì Caravaggio

Furono i Focesi, una popolazione della Grecia antica devota a Ercole, a dare il nome a Porto Ercole, nel quale riconobbero una somiglianza con la baia della loro terra d’origine. Secondo altri il nome viene dagli etruschi, come dimostrerebbe la necropoli posta a monte di Cala Galera, collocata nel settore dello zodiaco etrusco corrispondente alla costellazione di Ercole. Sta di fatto che l'insediamento nasce nel VII secolo a.C., quando gli etruschi della vicina città di Cosa costruiscono il porto Cosanus, su una costa dove erano presenti già i fenici. Tante le influenze storiche che hanno attraversato Porto Ercole: dai cartaginesi ai romani, da Siena (che nel 1416 fece erigere le mura ed ampliare il sistema di torri costiere) allo stato della Chiesa, passando per il dominio spagnolo. Tra gli eventi storici, uno in particolare ha segnato Porto Ercole: il 18 luglio del 1610 muore sulla spiaggia o, più probabilmente, nell’ospedale di Santa Maria Ausiliatrice, Michelangelo Merisi detto Il Caravaggio. Morì tra le torri di avvistamento e le fortezze spagnole, nell'area attualmente parte della riserva naturale incontaminata della Feniglia. Oggi, Porto Ercole è un borgo marinaro dove si innalzano tre forti: Forte Filippo, edificato da Giovanni Camerini nel 1558 su incarico di Filippo II e dal camminamento di ronda ancora percorribile; il settecentesco Forte Santa Caterina; Forte Stella del '500, così chiamato per la forma di stella a sei punte che consentiva l’avvistamento dei nemici dai diversi punti cardinali. Sono da vedere anche la torre del Mulinaccio del '500, la porta in stile gotico sormontata da una bertesca con la torre dell’Orologio, la piazza Santa Barbara (che si eleva sopra il quattrocentesco bastione di Santa Barbara) dove si trova anche il palazzo del Governatore del '500, la chiesa di Sant’Erasmo del XV secolo, l’antica chiesa ospedale di Santa Croce, ora sconsacrata (dove probabilmente è morto Caravaggio, assistito dalla confraternita di Santa Croce), la chiesa di San Rocco, la quattrocentesca torre dell’Acqua, la torre Avvoltore, il faro ottocentesco e il giardino Corsini del 1868 (uno dei primi “giardini di acclimatazione” in Italia). La maestosa rocca aldobrandesca sovrasta il paese vecchio. La prima costruzione risale al 1296, fu poi ampliata dai Senesi e di nuovo nel 1543 con il rafforzamento delle mura di cinta. Al suo interno si trova il Museo della Rocca Spagnola, che espone maioliche, boccali, scodelle, piatti di età compresa tra la fine del XVI secolo e l’ultimo quarto del XVII. Menzione speciale per i luoghi raggiungibili solo in barca: l’Isolotto sotto la Rocca Spagnola, la Grotta Azzurra e la Cala dei Santi, cavità carsica in cui sono stati rinvenuti resti dell’uomo di Neanderthal. Proprio al mare sono le legate le feste locali come la "Notte dei Pirati" a inizio maggio, dove vengono rievocate le incursioni saracene, o la Festa di Sant’Erasmo il 2 giugno, che ricorda il mito popolare secondo il quale il santo patrono calmò la tempesta salvando i pescatori nel mare agitato. Importanti per le radici culturali locali sono i piatti della tradizione enogastronomica. Il più antico e più tradizionale è la zuppa di sarde e patate, oltre a zuppa di scampi, triglia rossa in guazzetto e stocchetto alla portercolese con patate, pinoli e olive nere. Il tipico dolce di Pasqua è la pastiera, in una versione senza grano. Il tutto accompagnato da un bicchiere di Ansonica, il vino bianco locale ottenuto dall’omonimo vitigno autoctono.
COME ARRIVARE: L'aeroporto più vicino è il Leonardo da Vinci di Fiumicino (145 km). Per chi arriva in treno, la stazione di arrivo è Orbetello - Monte Argentario, dalla quale si prosegue in bus. In automobile da Roma: prendere l'autostrada A12 in direzione Civitavecchia, continuare sulla statale SS 1 verso Grosseto, attraversare Orbetello e poi seguire la direzione Porto Ercole.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Imperdibile la vista dal punto panoramico La Cacciarella. Oltre alle spiagge, come la Spiaggia sassi verdi e la Cala del Bove, vale la pena ammirare la Torre di Capo d'Uomo.

(© 9Colonne - citare la fonte)