Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Sassoli, Licata: Addio a un compagno di viaggio del Rapporto Migrantes

Sassoli, Licata: Addio a un compagno di viaggio del Rapporto Migrantes

“Abbiamo perso una gran bella persona e un insostituibile compagno di viaggio. Questo era, sicuramente per tanti, il presidente Sassoli, dove per tanti intendo dire tutti coloro che sono impegnati nel sociale, tutti coloro i quali sono impegnati alla realizzazione di un mondo migliore dove al centro di ogni discorso c'è la persona. Dove il pensiero parte alla persona e l'azione arriva alla persona intesa nella sua interezza, quindi con il massimo rispetto delle sue diversità”. La curatrice del Rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes Delfina Licata ricorda così a 9colonne il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli scomparso ieri.  Lo scorso 9 novembre, impossibilitato a partecipare a Roma alla presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo della Migrantes Sassoli aveva inviato un messaggio alla redazione del Rim in cui sottolineava che “oggi più che mai è necessario valorizzare quell'idea di cittadinanza globale e solidale che sta alla base di una società aperta e inclusiva” e che “se vogliamo costruire un'Unione più vicina ai cittadini, è necessario rafforzare l'accoglienza nei diversi paesi europei, "prendersi cura" delle persone”. Parole che non potevano non essere apprezzate da Licata e da tutti coloro che hanno lavorato al Rapporto Italiani nel mondo. Licata torna poi a parlare così di Sassoli e di quel “metodo” che “di lui affascinava”: “rettitudine, sensibilità, apertura al diverso e rispetto per la diversità: in qualsiasi forma essa si esplicava. In un diverso atteggiamento politico, in una diversa cultura, lingua, anche per quanto riguarda la fede. Da questa divergenza, da questa moltitudine, doveva avvenire quel miracolo in cui lui, da profondo europeista, credeva tanto: l' Unione Europea la cui forza era data proprio dall'unità”. Sassoli per la sociologa e ricercatrice rappresenta “un compagno di viaggio insostituibile anche per noi del Rapporto Italiani nel Mondo e per tutti gli studiosi, gli analisti di mobilità umana, italiani in particolare. Proprio perché – conclude Licata - alla base di chi studia la mobilità c'è la propensione a considerare la diversità non un elemento di negazione di qualcosa ma sicuramente un arricchimento potenziale, un'opportunità”. (PO / red – 12 gen)

(© 9Colonne - citare la fonte)