Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

VIDEO / QUIRINALE:
LE VOCI DELLA POLITICA

Quarta giornata di votazioni per eleggere il 13esimo Presidente della Repubblica. Ecco alcune voci dei grandi elettori.

BUONSENSO. "Vale per Salvini, vale per il centrodestra: si decidano”. E’ tranchant Matteo Renzi parlando con i cronisti. "Siamo in presenza della scelta più importante nei prossimi 7 anni. Ma vi sembra normale che di fronte a questo si continuino a fare i giochini come quelli che abbiamo visto in questi primi quattro scrutini? Il mio è un appello al buon senso, all'intelligenza e al senso di responsabilità”.

DIALOGO. Maurizio Lupi, di Noi con l'Italia, sostiene il dialogo con il centrosinistra ma con una dinamica chiara: il centrodestra propone nomi di alto profilo che possano essere condivisi dal centrosinistra.

VERTICE CDX ALLE 19. "Stasera alle 19 si riunirà il centrodestra e si troverà una sintesi, perché non si può procrastinare. Sono state prese queste ore, necessarie affinché Salvini potesse parlare per conto di tutti noi con i leader del centrosinistra e con il Movimento 5 Stelle. Io sono ottimista, perché c'è da parte di tutti una grande preoccupazione nel chiudere subito la partita del presidente vista la situazione del paese, sia sul piano della pandemia che sul piano economico. C'è la voglia e l'intenzione di chiudere velocemente". Queste le parole di Lorenzo Cesa, segretario dell'UdC, che non ha escluso dalla corsa la presidente del Senato e Casini: "La Casellati è ancora in corsa e su Casini non c'è il veto di nessuno".

IMPASSE. "Oggi ho sentito Salvini, che ha fatto le stesse dichiarazioni di sempre, che partirà da un nome di centrodestra, ma questo mi pare che non sia possibile". Così Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico. "Dunque siamo punto a capo - ha proseguito l'esponente dem - Si cerca di trovare un nome condiviso che sia accettato da tutti, un nome di alto profilo, credo sia l'unica soluzione. Draghi secondo me sarebbe un ottimo presidente della Repubblica. Io Draghi sicuramente lo voterei".

RICHETTI E CARTABIA. Matteo Richetti, senatore del gruppo misto (+Europa - Azione), si interroga sul perché non possa godere di favori il profilo dell'attuale ministro dlela Giustizia come possibile nome per il Quirinale. "Il Presidente della Repubblica è un profilo super partes, e Marta Cartabia non è di nessun partito. Un garante della Costituzione, e lei è stata presidente della Corte Costituzionale. Può essere la prima donna al Quirinale e Marta Cartabia è una autorevole donna delle istituzioni. Nessuno ci ha saputo dire perché la Cartabia non va bene. I veti degli altri non li comprendo più".

(© 9Colonne - citare la fonte)