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Donne, Sabbadini (Women20): "Sorellanza" per costruire pace

Roma, 11 mag - "Noi come Italia abbiamo svolto un ruolo fondamentale lo scorso anno, ottenendo moltissimo con il varo di una road map per l'uguaglianza di genere che è particolarmente centrata su molte questioni riguardanti il mercato del lavoro, il processo di condivisione delle responsabilità genitoriali, le molestie sessuali sul lavoro, la salute delle donne, i diritti sessuali e riproduttivi. Insomma, un salto di qualità grazie una forte battaglia portata avanti dal W20". Così a 9colonne Linda Laura Sabbadini, chair del "Women20" (gruppo ufficiale del G20 sulla parità di genere) presieduto dall'Italia nel 2021, a margine del meeting internazionale promosso presso il ministero della Cultura in vista del prossimo Summit dei 20 grandi della Terra che si terrà a settembre in Indonesia. “Donne e futuro. Combattere la discriminazione femminile per il giusto ruolo delle donne nella società” il titolo dell'evento, con ospiti italiani e internazionali e testimonianze dirette delle violenze e discriminazioni di cui sono vittime le donne, dall'Afghanistan all'Ucraina. "Quest'anno, nell'ambito della presidenza indonesiana, stiamo contribuendo molto al dibattito e questo international meeting fa parte proprio di questo tentativo di arricchirlo ulteriormente - aggiunge - Oggi abbiamo di fronte un tema durissimo, quello di donne e guerra, siamo in un periodo buio e la guerra è sempre più vicina all'Europa" sottolinea Sabbadini, ricordando in merito al conflitto in Ucraina che "ormai siamo arrivati a 6 milioni di profughi, in gran parte donne e bambini che sono fuoriusciti dall'Ucraina e che chiedono di essere accolti in tutti i Paesi europei. Siamo in una situazione in cui per la decisione di pochi maschi, Putin in primis, sono poi le donne a pagare il prezzo più alto. Le donne sono invece grandi costruttrici di pace, le donne creano ponti, sono fondamentali per prevenire la guerra, per la ricostruzione e sono loro a fuggire in gran parte dai Paesi coinvolti nei conflitti, con i loro bimbi. Il dolore è enorme per le donne ucraine ma anche per le donne russe, ignare che i loro figli sarebbero andati in guerra. Il dolore è anche quello delle donne russe che vorrebbero ma non possono manifestare". 

 "Ci troviamo in una situazione in cui l'emergenza umanitaria è ai livelli che aveva raggiunto in Siria, una tragedia dimenticata ma abbiamo anche lì donne e bambini in condizioni disperate - sottolinea la numero uno del W20 Italy - Le donne devono scendere in campo per la difesa dei diritti umani, perché questa situazione non può protrarsi più a lungo, perché la battaglia per la democrazia è un presupposto fondamentale per lo sviluppo e la libertà femminile, per questo ho fatto appello a tutte le donne del G20 perché si uniscano: in un momento in cui è più difficile l'unità tra tutti i Paesi, le donne devono dimostrare di saperla costruire, perché è molto più facile perdere diritti che conquistarli. Dobbiamo difendere chi è stato colpito e tutti coloro che soffrono a causa delle guerre, dobbiamo essere in prima fila. Questo è il concetto di 'sorellanza' delle donne del W20 Italy - conclude Sabbadini - e in nome di questo concetto ci vogliamo impegnare insieme alle donne degli altri Paesi". (PO / Roc) ////

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