Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

A LUGANO IL SUMMIT
SULLA RICOSTRUZIONE

Nel 131esimo giorno di guerra in Ucraina, un conflitto che secondo Kiev avrebbe visto finora la distruzione di almeno 800mila case, si riunisce a Lugano la Ukraine Recovery Conference in sostituzione della quinta conferenza sulla riforma ucraina, prevista prima dell’attacco russo. Nell’attuale, tragica contingenza, la conferenza ospitata dalla Svizzera cercherà oggi e domani di tracciare i contorni della ricostruzione del paese aggredito. Il premier ucraino Denys Chmyhal e il presidente del Parlamento Ruslan Stefanchuk sono da ieri nella città elvetica dove è previsto il loro incontro in particolare con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. In tale appuntamento dovrebbero essere gettate le basi del “Piano Marshall” per l'Ucraina, anche se la fine della guerra purtroppo non è in vista e le cifre che potrebbero rivelarsi necessarie potrebbero giungere alle centinaia di miliardi di dollari.

A sottolineare l’urgenza di stabilire una road map per la ricostruzione del paese anche in assenza di una tregua è stato il direttore generale del Comitato internazionale della Croce Rossa, Robert Mardini. Secondo Mardini, nonostante sia ovvio che la ricostruzione dovrà attendere la fine dei combattimenti, è altrettanto indubitabile che sia necessario fornire alla popolazione civile una “prospettiva positiva”.

Particolarmente atteso, oggi a Lugano, l’intervento del ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, che presenterà il vasto piano di sostegno della ricostruzione varato da Londra. “La ripresa dell'Ucraina dalla guerra d'aggressione russa sarà un simbolo del potere della democrazia sull'autocrazia. Questo dimostrerà a Putin che i suoi tentativi di distruggere l'Ucraina hanno solo portato a una nazione più forte, più prospera e più unita", ha affermato il capo della diplomazia britannica, prima della conferenza. Tra le iniziative fortemente sostenute da Londra anche quella della ristrutturazione della rete ferroviaria ucraina, al fine anche di permettere l’esportazione del grano via terra. (4 LUG - deg)

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