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MOSCA: AVANTI FINO
“PIENA DENAZIFICAZIONE”

La guerra in Ucraina giunge al 130esimo giorno senza che ancora s’intraveda una soluzione diplomatica al conflitto e mentre la Russia ha di fatto preso il controllo dell’intera provincia di Lugansk grazie alla conquista della città di Lysychansk. Da parte sua, il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, ha dichiarato questa mattina che gli obiettivi dell'“operazione speciale” russa saranno raggiunti “nonostante il fatto che gli Stati Uniti assieme ad altri paesi occidentali forniscano assistenza militare all'Ucraina”. “Gli obiettivi dell'operazione speciale – ha detto Patushev – sono quelli di garantire la protezione dei cittadini dal genocidio da parte del regime neonazista ucraino, smilitarizzare e denazificare il territorio dell'Ucraina, di fatto raggiungere il suo status neutrale, enunciato nella costituzione ucraina”, ha detto Patrushev, parlando a Khabarovsk in una riunione sulle questioni di sicurezza nazionale.

“Nonostante la fornitura di assistenza militare da parte degli Stati Uniti e dell'Occidente all'Ucraina, con la crescente consegna di armi letali, questi obiettivi saranno raggiunti”, ha sottolineato il Segretario del Consiglio di sicurezza.

Patrushev ha ribadito la narrazione putiniana del conflitto, secondo la quale che la Russia ha dovuto lanciare l’attacco al paese confinante in quanto “la diffusione del neonazismo in Ucraina, il funzionamento sul suo territorio di laboratori biologici coinvolti nel programma biologico militare statunitense, nonché i piani annunciati dalle autorità di Kiev per creare armi nucleari e l'adesione alla Nato hanno creato minacce significative alla sicurezza non solo della Russia, ma del mondo intero”. (5 LUG - deg)

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