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direttore Paolo Pagliaro

ZELENSKY: TRADITORI
TRA I NOSTRI 007

Mentre la guerra in Ucraina giunge al 145esimo giorno, fa scalpore la notizia del siluramento da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy del il capo della potente agenzia di sicurezza interna, la SBU, e il procuratore generale dello stato, sui quali a suo dire penderebbero dozzine di casi di presunta collaborazione con la Russia attuati dai funzionari delle loro agenzie. Alla porta con quest’accusa gravissima sono stati duqnue messi ieri il capo della SBU Ivan Bakanov, un amico d'infanzia di Zelenskiy, e il procuratore generale, Iryna Venediktova, che ha svolto un ruolo chiave nel perseguimento dei crimini di guerra russi. Il “giro di vite” è stato annunciato sul sito web del presidente.

Zelenskiy ha detto di aver licenziato gli alti funzionari perché era venuto alla luce che molti membri delle loro agenzie avevano collaborato con la Russia. “Ad oggi – ha detto il presidente – sono stati registrati 651 procedimenti penali riguardanti tradimento e attività di collaborazione di dipendenti di procure, organi di indagine preliminare e altre forze dell'ordine. In particolare, più di 60 dipendenti della procura e del servizio di sicurezza dell'Ucraina sono rimasti nel territorio occupato e stanno lavorando contro il nostro Stato. Una tale serie di crimini contro le basi della sicurezza nazionale dello stato e le connessioni rilevate tra i dipendenti delle forze di sicurezza ucraine ei servizi speciali della Russia pongono interrogativi molto seri alla dirigenza competente. Ognuna di queste domande riceverà una risposta adeguata”. (18 LUG - deg)

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