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direttore Paolo Pagliaro

TOTI: IL GOVERNO
DEVE ANDARE AVANTI

TOTI: IL GOVERNO <br> DEVE ANDARE AVANTI

“Credo che nessuno sia più titolato di me ad auspicare la fine definitiva di un movimento che ha fatto più danni che le piaghe di Egitto, però la priorità è andare avanti con questo governo, con la sua agenda, le sue priorità, il suo posizionamento internazionale, la sua credibilità sui mercati in Europa. Quindi deciderà Draghi sentito Mattarella, con quale geometria e con quali alleanze intenda proseguire, ma i partiti che oggi hanno senso di responsabilità, devono avere una sola parola d'ordine, ovvero Draghi torni a bordo e i nostri voti ci saranno senza se e senza ma”, “abbiamo di fronte la seconda tranche di riforme del Pnrr, tutto il dialogo con gli enti locali che entro fine anno devono finire la progettazione degli investimenti programmati. Abbiamo davanti un aumento dei prezzi che rischia di bloccare i cantieri prima che partano, vedi la Diga di Genova su cui questo governo ha dato ampie garanzie di copertura extra costi, ed è solo un esempio, ma senza Legge di Stabilità che ne sarà?”. Il governatore della Liguria e leader di "Italia al centro" Giovanni Toti, in una intervista a Repubblica, si appella ai suoi colleghi presidenti di Regione perché si schierino per la conferma dell'attuale premier: “La maggior parte degli amministratori di territorio, come i cittadini che incontro per la strada, la pensa come me” sostiene. Sulle posizioni nel centrodestra favorevoli ad un ritorno alle urne dice: “Giorgia Meloni è l'unica che ha titolo per mantenere la sua coerente linea di opposizione, peraltro con posizioni in politica estera più vicine a quelle del governo Draghi rispetto ad altri che sono dentro l'esecutivo. Per tutti gli altri questo non vale, tanto più che stiamo ragionando di anticipare il fine legislatura di sei-otto mesi”. Inoltre evidenzia che “chi andrà al governo dovrà continuare le liberalizzazioni che riempiono le piazze, avere la credibilità internazionale per garantire che lo spread non diventi insostenibile e assicurare ai nostri alleati internazionali che continui il sostegno all'Ucraina. Le elezioni che tanti oggi auspicano, non solo vanno vinte, cosa non scontata, ma poi devono produrre un governo stabile, coerente, in grado di affrontare problemi complessi”. (18 LUG - red)

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